"Con un Hazard così, il Chelsea può accompagnare solo..." E' proprio il caso di dirlo, i Blues hanno liquidato il Burnley con una grande prova del fantasista belga, autore di una rete e tantissima sostanza, rendendosi una spina nel fianco degli avversari per tutti gli ottanta minuti della sua partita. Il Burnley, che aveva battuto il Liverpool nella giornata precedente, va subito in svantaggio dopo dieci minuti, con la rete di Hazard, mentre il colpo di grazia arriva a ridosso dell'intervallo, con il raddoppio di Willian, per poi completare il tabellino con Moses allo scadere. Conte può gongolare, il suo Chelsea ha dominato nell'arco della gara, senza dover rischiare sul finale, come nelle gare precedenti. Nove punti in tre gare per i Blues, chi ben comincia è alla metà dell'opera, si diceva. 

Conte lancia un 4-1-4-1 con Kantè in solitaria a fare la diga davanti alla difesa, composta da Terry e Cahill centrali, accompagnati dai terzini Azpilicueta e Ivanovic, in copertura della porta di Courtois. Trequarti sostanziosa con Matic e Oscar interni, mentre Willian e Hazard laterali e spiccatamente offensivi, di supporto all'unica punta, Diego Costa.

Il Burnley viene disposto su un 4-4-2 all'italiana, con Mee e Keane al comando della retroguardia, assieme a Ward e Lowton sulle fasce. Marney e Defour in tandem come mediani, supportati dagli esterni Boyd e Arfield. In avanti la coppia Gray e Vokes

Primo pallone per il Chelsea, che si riversa subito pericolosamente in area, con Oscar e Ivanovic sull'attenti. Al nono minuto di gioco, i Blues vanno subito a segno, con un gran gol di Hazard: il belga riceve sulla sinistra a ridosso della trequarti, per poi accentrarsi e dalla lunga distanza beffa Heaton con un rasoterra chirurgico, sul fil del palo. Cinque minuti dopo il gol, grande azione corale dei londinesi, con Kantè che ribalta sul lato opposto, servendo Willian, che, al termine di un rapido scambio con Hazard, va sul sicuro con un rasoterra, ma Ben Mee è provvidenziale nel salvare sulla linea, mentre Cahill sfiora il palo con un tiro al volo nel calcio d'angolo successivo al salvataggio di Mee. Dopo la sfuriata iniziale, la truppa di Conte si gioca la carta della prudenza, abbassando i ritmi, in attesa di trovare gli spunti più congeniali per chiudere i conti. Dopo la buona occasione di Diego Costa, che si fa parare da Heaton, arriva il due a zero, su firma di Willian: servito da Diego Costa sulla sinistra, buca la rete con un mancino rasoterra da posizione abbastanza defilata in area, mentre il Burnley prova a reagire con una conclusione mancina di Arfield, spenta sul fil del palo. Finisce il primo tempo sul due a zero per i padroni di casa, che hanno manifestato la netta superiorità sia sul piano tecnico che su quello tattico. 

La ripresa si apre con un missile terra-aria di Marney, che si disperde in curva, mentre il Chelsea assume un approccio attendista, provando ad addormentare il gioco in fase di possesso palla. Al 56', Hazard, sugli sviluppi di un corner, si vede negare un eurogol dalla distanza con una botta al volo, sulla ribattuta Terry spreca clamorosamente mandando alta la sfera. La scena è tutta di Hazard, che nel suo Giardino dell'Eden inventa, punge la difesa ospite e ispira i compagni, conquistandosi gli applausi dello Stamford Bridge, mostrando segni di una sua rinascita. Negli ultimi quindici minuti, calma piatta, ma Moses timbra il cartellino all'ottantanovesimo minuto di gioco, appoggiando a rete in scivolata un bel lob di Pedro dall'out sinistro. Triplice fischio e il Chelsea vola a nove punti, il Burnley incassa la seconda sconfitta in tre gare.

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.