3-1 Chelsea e 3-1 Benfica. Vincono le squadre di maggior talento, due delle favorite per questa Europa League. Il Chelsea domina, anche senza Hazard e Oscar, sale due a zero coi gol di Torres e Moses e chiude nella ripresa, sempre con il Nino, dopo che il rigore di Natcho aveva fatto tremare Stamford Bridge. Applausi per gli uomini di Benitez, tecnico mai amato qui e anche stasera nell'occhio del ciclone. Ripetuti cori per Josè Mourinho da parte del pubblico inglese. Qui rivogliono il vate di Setubal. Il Benfica non è da meno. Soffre l'inizio veloce e pimpante dei magpies, va sotto dopo il gol di Cissè e rischia di capitolare, ma esce alla distanza guidato da Rodrigo e Cardozo. Due risultati che chiudono la porta a Rubin e Newcastle, anche se il gol segnato da entrambe in trasferta lascia spazio a sogni di remuntada.

CHELSEA-RUBIN KAZAN 3-1

Benitez deve rinunciare all'idolo di FA Cup Demba Ba e rilancia dal primo minuto Fernando Torres, campione perso in terra londinese. Solo in panchina l'estro di Hazard e Oscar, dentro il giovane Moses. Mediana d'esperienza con Ramires e Lampard. Berdyev si cautela, lascia fuori Rondon e cerca di uscire indenne da Stamford Bridge per giocarsi il tutto per tutto tra le mura amiche in Russia. Più facile a dirsi che a farsi. Al quarto d'ora blues già avanti. Segna proprio il redivivo spagnolo, lesto ad approfittare di un rimpallo in area, dopo un bel lancio di David Luiz, uno dei migliori. Il Chelsea domina un Rubin troppo remissivo e raddoppia alla mezz'ora. Firma giovane stavolta. Ma di fattura assoluta. Splendida la conclusione di controbalzo di Moses che vale il 2-0. Partita che sembra in ghiaccio, ma poco dopo si riapre subito il discorso qualificazione. Terry tocca di mano sul tiro di Ansaldi e il direttore di gara assegna la massima punizione che Natcho trasforma. 2-1. Grande partita a Londra. Lo stesso Ansaldi impensierisce ancora Cech poco prima dell'intervallo.

Il Chelsea capisce il pericolo e a inizio ripresa ricomincia a macinare calcio. Mata viene fermato da un grande Ryzhikov. Il Rubin però è in partita e anche Cech deve stare attento al nuovo entrato Rondon. Al settantesimo arriva il 3-1 dei padroni di casa. Ancora Fernando Torres. L'ex Atletico Madrid insacca sul perfetto assist del solito Mata. La squadra di Benitez cerca il quarto gol che vorrebbe dire viaggio in Russia più confortevole e spinge a tutta. Hazard partecipa all'assalto finale, ma non cambia nulla. Finisce col trionfo Chelsea, ma con un lumicino di speranza ancora vivo per i russi.


BENFICA-NEWCASTLE 3-1

Il Benfica primo in Portogallo e il Newcastle in affanno in Premier. Una squadra lanciatissima e una balbettante. Sembrerebbe gara scontata, ma in Europa, si sa, non esistono partite dall'esito predefinito. Succede così che al Da Luz l'inizio sia tutto dei magpies. Cissè, prima sbaglia il controllo a tu per tu con Artur, poi porta in vantaggio gli ospiti al dodicesimo, sfruttando una incontenibile discesa a destra di Moussa Sissoko. Piatto al volo e 1-0. Stadio gelato. Poco dopo è il legno a fermare il centravanti dei bianconeri. Incredibile, il Benfica, che quest'anno in casa ha perso solo col Barcellona, sembra alle corde. Al venticinquesimo arriva invece il pari degli uomini di Jorge Jesus. Krul respinge la botta di Cardozo e sul pallone si avventa Rodrigo. 1-1 e tutto in equilibrio. Salgono i portoghesi e scendono gli inglesi. Krul deve oopporsi ancora a Rodrigo. Il match improvvisamente cambia volto.

A inizio ripresa altro brivido però per la difesa lusitana. Secondo palo per lo sfortunatissimo Cissè! Non la sua serata. Al sessantaseiesimo gira definitivamente la contesa. Gravissimo errore di Santon che sbaglia il retropassaggio e agevola il 2-1 di Lima. Colpo tremendo per il Newcastle. Tre minuti dopo rigore per il Benfica. Cardozo non sbaglia ed è 3-1. Uno-due devastante. Il finale è sempre di marca portoghese, con i ragazzi di Pardew arroccati in difesa di un fortino traballante. Vince la squadra più forte. Al St. James Park servirà un'impresa.


Benfica 3-1 Newcastle United Highlights

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo