A Londra, nell'andata dei quarti di finale di Europa League, il Basilea pareggia 2-2 contro il Tottenham. Ma forse sarebbe più corretto dirlo al contrario, perchè se doveva essere il White Hart Lane fortino degli Spurs, è stato per 90' campo di conquista degli svizzeri del Basilea, più dinamici, ordinati tatticamente e propositivi degli avversari. Il primo tempo si è chiusto sul risultato di 1-2, grazie ad Adebayor che cinque minuti prima dell'intervallo dimezza lo svantaggio. Nella seconda parte di gara, Sigurdsson mette la partita sul binario di parità. Il 2-2 non è comunque un risultato veritiero; ai punti avrebbe meritato il Basilea, mentre per il Tottenham è già una fortuna aver subito solo due gol, vista la mole di occasioni da rete creata dalla squadra di Yakin. Ma lo scenario che si presenta agli occhi di Villas Boas è impietoso: fuori per infortunio Lennon, Gallas ma soprattutto Bale, vittima di un bruttissimo infortunio alla caviglia destra che presumibilmente lo terrà fuori dai campi un mese, facendogli saltare la decisiva sfida di ritorno a Basilea tra una settimana.

Inizio di gara scoppiettante Il primo tempo a White Hart Lane è fantastico, emozionante, di quelli da incorniciare e guardare e riguardare. La prima palla della sfida è del Tottenham, ma subito il Basilea dimostra di non essere venuto a Londra per fare la vittima sacrificale. La squadra di Murat Yakin parte subito fortissimo, con un pressing asfissiante che non lascia tempo e spazio a Bale e compagni di ragionare e di giocare sulle fasce, ottimamente coperte da Steinhofer e Voser. Nel giro di tre minuti, gli svizzeri sfiorano per tre volte la rete del vantaggio. Al 9’ Steinhofer spara alto, non prima che Salah e Streller avessero sporcato i guantoni dell'over 40 Friedel per la prima volta. L’atteggiamento aggressivo e spregiudicato del Basilea impedisce qualsiasi manovra agli Spurs, che, perdipiù, al 23’ perdono la corsa e la spinta di Lennon sulla fascia destra. Questo non farà altro che favorire le ripartenze svizzere, che puntualmente mettono in difficoltà la retroguardia formata da Vertonghen, Gallas, Naughton e Ekotto. Villas Boas, al posto dell’ala inglese, mette Sigurdsson, l’islandese di cui se ne parla un gran bene, ma l’accortezza tattica avrà la meglio anche sull’ingresso del trequartista che si posiziona nel tridente offensivo alle spalle dell’unica punta Adebayor.

Basilea avanti, Spurs irriconoscibili Al 30’, gli ospiti passano meritatamente in vantaggio con Stocker, uno dei tanti prospetti interessanti da seguire in questa squadra. Classe ’89 cresciuto nelle giovanili rossoblù, il giovane Stocker corona con il tap in vincente un azione sontuosa da lui stesso creata, dopo il palo colpito da Streller. Il Basilea ha il merito di continuare a spingere sull’accelleratore e dopo soli tre giri di orologio arriva anche il raddoppio di Fabian Frei – nessuna parentela con il santone Alexander Frei – che sugli sviluppi di un calcio d’angolo trafigge Friedel, ancora una volta preferito a Lloris, per la seconda volta. Il Tottenham non riesce a reagire, e al 36’ ancora Stocker si divora il gol del possibile 3-0. Gli inglese rialzano la testa solo al 40’, dopo essere stati per poco sull’orlo del burrone; Adebayor risolve una mischia in area e accorcia le distanze. Terza rete in Europa League per il togolese e squadre che vanno a prendere un thé caldo sul risultato di 2-1 per il Basilea.

Basilea attacca, ma Sigurdsson pareggia Nelle prime battute del secondo tempo, il canovaccio non cambia: il Basilea corre a mille e il Tottenham non riesce ad arginare le incursioni dei ragazzi di Yakin. Al 57’, però, i padroni di casa pareggiano; la rete del pari porta la firma di Sigurdsson, abulico nel primo tempo, che in questo frangente trova la sfortunata deviazione di Schar su un siluro dalla distanza; niente da fare per Sommer e punteggio di parità. Villas Boas mescola le carte in tavola: fuori Holtby per Clint Dempsey, tornato malconcio dalla sua nazionale ma comunque sempre in grado di fornire la solita sostanza là davanti. Il Tottenham, però, si accende a fiammate; per contro, il Basilea dimostra una continuità impressionante e il tecnico portoghese deve ringraziare solo la scarsa precisione di Salah, che per ben due volte, al 59’ e al 63’, non inquadra lo specchio della porta, solo davanti a Friedel. Questo giocatore egiziano, classe 92’, è ancora acerbo, pecca di lucidità e freddezza sotto porta, ma se Yakin soprà lavorarci con le giuste mani, può davvero diventare un giocatore di ottimo livello. Il Basilea, allora, sembra accontentarsi del pareggio, risultato comunque ingiusto ai punti.

Fuori Bale per infortunio Per gli Spurs, invece, il 2-2 di White Hart Lane è un affarone, perché poteva andare molto peggio. All’88’, il tecnico ex Porto perde Gallas per infortunio. Finite le sostituzioni, il Tottenham è costretto a giocare in 10 per i restanti 6 minuti. Proprio sul fischio finale, arriva la beffa: in un contrasto, Bale si infortunia gravemente a seguito di uno scontro con Degen; la caviglia destra si piega in modo innaturale. Le prime ipotesi parlano di una fortissima distorsione, ma bisognerà aspettare gli esami per capire se anche i legamenti sono danneggiati. Villas Boas, così, dovrà fare a meno del gallese, capocannoniere della squadra con 17 reti, sia per il prossimo impegno di Premier League contro l’Everton sia al St. Jakob Park tra una settimana, quando gli inglesi dovranno praticamente vincere per riuscire a passare il turno e approdare alle semifinali.