Sorprese d'Europa. Il Benfica, imbattuto da 38 partite, cade nel tempio di Istanbul, contro una squadra certamente meno dotata tecnicamente, ma decisamente più affamata. Un rigore sbagliato, tre pali, il gol decisivo di Korkmaz e tanto altro. Se al Da Luz, tra le mura amiche, i lusitani vorranno conquistare il pass per l'Amsterdam Arena dovranno scendere in campo con un atteggiamento totalmente diverso. Non ha pagato la scelta di J.Jesus di rispolverare l'arte offuscata di Aimar, relegando in panchina Gaitan. Come di consueto encomiabile invece l'impegno mostrato dai turchi. Una compagine ostica, capace di ridurre al minimo gli errori e di sfruttare quanto concesso dagli avversari. Chiedere a Petkovic e alla Lazio per maggiori informazioni.

Non basta la presenza di Roger Federer sugli spalti al Basilea. Un deciso passo indietro per gli svizzeri, dopo la scintillante qualificazione contro il Tottenham di Villas Boas. Prova di grande maturità quella del Chelsea di Benitez. In vantaggio col gol di Moses, i blues hanno controllato agevolmente l'incontro, sprecando più volte il raddoppio. Subito il pari, su un rigore inesistente, sono stati in grado nell'assedio finale di ottenere l'intera posta. L'errore di Sommer, uno degli eroi della campagna del Basilea, sulla velenosa punizione di David Luiz, consegna probabilmente agli inglesi la finale. Difficile ribaltare a Stamford Bridge la sconfitta subita a domicilio.

FENERBACHE - BENFICA

Jorge Jesus presenta un Benfica d'assalto nell'arena infuocata di Istanbul. Il paraguaiano Cardozo punta centrale, con ai lati John e il talentuoso Salvio, ma non solo. La sorpresa è in mediana. Si rivede Pablito Aimar, dopo una travagliata stagione, trascorsa ai margini della rosa, con l'ultima apparizione in Champions contro il Celtic. Proprio in una sfida decisiva come il penultimo atto dell'Europa League. In difesa la pesante assenza di Luisao. La stellina Matic, arrivato dal Chelsea nell'affare David Luiz, e ora ambito da mezza Europa, in cabina di regia. Kocaman non è però da meno del suo avversario e, oltre all'eterno Kujt, si affida a Webo e Sow, spesso attaccante di riferimento a Lille, prima punta, mentre esterno di sacrificio in questo Fenerbache. La grinta di Mereiles a centrocampo e l'esperto Demirel tra i pali, con la conferma sulla corsia di Reto Ziegler, vecchia conoscenza del calcio italiano.

Il primo quarto d'ora è di marca lusitana. Cardozo, al quinto, trova una splendida verticale per Salvio, ma è bravo a chiudere in uscita Demirel, oscurando lo specchio al folletto classe '90. La più ghiotta chance portoghese arriva però al quattordicesimo. Protagonista il ripescato Aimar. Dopo un batti e ribatti in area l'argentino si ritrova il pallone in mezzo ai piedi, ma sparacchia malamente oltre la traversa. Errore grossolano. Da qui in poi cresce il Fenerbache. Forza fisica, agonismo, assordante incitamento del pubblico. I gialloneri diventano via via padroni del campo. In due minuti Sow prima gira verso la porta il cross basso di Webo, mettendo i brividi a Arthur, poi colpisce in pieno l'incrocio dei pali con l'estremo difensore del Benfica impietrito. Garay e Jardel soffrono la prestanza degli avanti turchi e ogni spiovente crea patemi in area portoghese. La partita si incattivisce, fioccano i cartellini. Brutto il fallo di Aimar su Demirel. Diventa corrida. Più adatta ai turchi, che allo scadere della prima frazione usufruiscono di un penalty per fallo di John su Gonul. Va Cristian Baroni, ma il palo gli dice di no. Si resta incredibilmente sulla parità a Istanbul.

Il Fenerbache non si scompone e non accusa il colpo del rigore fallito. Arthur deve superarsi a inizio ripresa. L'ex portiere della Roma è bravo su Cristian, ma ancor di più su Meireles. Non è decisamente serata fortunata per la squadra di Kocaman. Kujt prende un altro palo. E sono tre. Meriterebbero il vantaggio adesso i padroni di casa. Jorge Jesus prova la carta Gaitan ed è proprio lui a sfiorare il gol col sinistro dal limite, prima del tentativo da lontano di Cardozo che non crea problemi a Demirel. Kocaman maledice la sorte, perché perde anche Raul Meireles per infortunio. Dentro Salih Ucan. Jorge Jesus prova la carta Rodrigo, out John. Al minuto settanta, passa finalmente il Fenerbache. Korkmaz insacca di testa,, sfruttando la sponda di un compagno, sugli sviluppi di un calcio d'angolo che, occorre dirlo, non c'era assolutamente. Altra grande partita dietro di Yobo, sempre più leader della difesa turca. Perfetta la sua chiusura a dieci dala fine su Andre Gomes. Carlos Martins è l'ultima speranza dei rossi, che scelgono di lasciar fuori Lima, per evitare uno sbilanciamento eccessivo. Sono infatti i turchi a spingere e a cercare un gol che indirizzerebbe pesantemente il discorso in vista del ritorno difficile al Da Luz. Non cambia nulla però negli ultimi minuti. A Istabul è 1-0 Fenerbache.

BASILEA - CHELSEA

Benitez sa che il Basilea è squadra da prendere con le molle e schiera il miglior Chelsea possibile. David Luiz a far da argine davanti alla difesa, guidata da John Terry. Lampard, la storia blues, e poi il trio formato dal tuttofare Ramires, dal genio Hazard e dal nuovo che avanza Moses, con il Nino Torres, voglioso di rivalsa, dopo le voci riguardanti l'imminente approdo di Falcao alla corte di Abramovich. Di là la sorpresa Basilea, mai così avanti in una competizione europea. In grado di eliminare squadroni del calibro di Zenit e Tottenham. Una fila interminabile di gioielli esposti in vetrina. Dal portiere Sommer al centrale Dragovic, che piace e non poco all'Inter, fino all'esterno egiziano Salah.

Il St. Jakob Park è ovviamente esaurito in ogni ordine di posto. L'inizio è di marca inglese. Il Chelsea prova a sfruttare la maggior esperienza in gare di questo genere e al dodicesimo Lampard mette subito alla prova Sommer, girando il traversone di Azpilicueta. Risponde presente il portierone svizzero. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina arriva però il vantaggio ospite. Lo stesso Lampard va a calciare e Moses brucia tutti e timbra il vantaggio blues. Reagisce subito il Basilea, dimostrandosi squadra vera. La botta di Schar su punizione chiama Cech alla grande risposta. Un quarto d'ora di fuoco dei padroni di casa, con gli uomini di Benitez costretti alla strenua difesa. Poi, dopo la mezz'ora, con calma, si rivedono gli inglesi e per la prima volta si nota Torres. Botta da fuori, ma Sommer blocca. Poco dopo è Ramires a sfiorare il raddoppio. Al quarantaquattresimo Hazard grazia gli svizzeri, calciando fuori a tu per tu con Sommer. Colossale occasione per chiudere partita e qualificazione.

Si sveglia il Basilea, dopo l'intervallo. Al terzo paura vera per Cech. Stocker è imprendibile e il suo diagonale è fermato solo dal legno. Partita di grande intensità. Non ci stanno gli svizzeri. Botta e risposta bellissimo! Hazard crea scompiglio, trova Torres che col sinistro batte potente verso la porta, ma è ancora palo! Anche per il Chelsea! Emozioni europee. Ovvio che il Basilea, alla ricerca del pari, conceda spazi e si esponga pericolosamente alle ripartenze di gente come Hazard e Moses. Benitez si gioca Mata, con l'intento ovvio di usufruire della tecnica e della velocità dello spagnolo in questo finale. Importante sia per tener palla, sia per affondare. Ci prova Diaz, ma il suo tiro è di poco a lato. Poi è bravo Cech in uscita su Salah. Il Chelsea regge con la testa e senza frenesia mantiene il vantaggio. Con il passare dei minuti cresce la tensione invece in casa Basilea. Episodio chiave al minuto ottantasette.Stocker cade in area, ma non c'è assolutamente intervento falloso ai suoi danni. Non la pensa così il direttore di gara che concede la massima punizione. Schar non sbaglia! 1-1! Panchina Chelsea su tutte le furie! Il finale è tutto di marca londinese. Che reazione! Fioccano le occasioni e allo scadere, all'ultimo minuto di recupero, David Luiz punisce Sommer, non impeccabile. Il triplice fischio arriva proprio in questo momento. La punizione del brasiliano spinge il Chelsea verso Amsterdam.


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