Fiorentina urrah! Udinese, ahi ahi! Questo il responso in chiave italiana dell'andata dei playoff di Europa League. I viola soffrono, soprattutto nel finale, ma alla fine portano a casa un ottimo risultato in chiave ritorno: il 2-1 maturato in Svizzera infatti da un leggero vantaggio ai ragazzi di Montella, che a Firenze dovranno amministrare con saggezza il prezioso raccolto di stasera. Viola in vantaggio già al minuto tredici: lancio perfetto di Rodriguez da centrocampo, Cuadrado brucia la retroguardia elvetica e insacca. Il raddoppio è invece una doccia fredda che si abbatte sul Letzigrund dopo solo venti secondi dall'inizio della ripresa: Gomez viene mandato a tu per tu con il portiere avversario da Pepito Rossi, Grichting prova ad anticiparlo ma spedisce la palla nella propria porta. 0-2 e qualificazione pressochè in cassaforte per i Viola. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere e al 64esimo è Ngamukoi a riaprire i conti e a dare il là a un principio di assedio dell'area fiorentina. Il triplice fischio arriva come una benedizione per Montella, che porta a casa una vittoria preziosa: non c'era modo migliore per festeggiare il fresco rinnovo di contratto con la famiglia Della Valle.

Slovan cinico, Udiense sfortunata - L'Udinese, per l'occasione in trasferta a Trieste causa lavori in corso al Friuli, accoglie invece i cechi dello Slovan Liberec. Squadra tosta e gasata da uno spumeggiante avvio di campionato, oltre che più avanti nella preparazione. Ma all'inizio tutto questo non sembra manifestarsi, perchè è proprio la squadra di Guidolin a partire a tavoletta: Muriel fa tremare al traversa di Kovar al quinto minuto, dopo aver slalomeggianto in area di rigore fra i difensori cechi. Poi sono Di Natale a ancora Muriel a far paura all'estremo difensore dello Slovan. Ma il clacio è crudele e così quando meno te lo aspetti, ecco il vantaggio degli ospiti: è Rybalka a fulminare Kelava con un sinistro dalla trequarti, è il minuto 13. Al 34esimo Gabriel Silva capitalizza in girata acrobatica uno splendido cross di Di Natale e impatta sull'1-1. Nella ripresa il copione non cambia: Udiense che fa la partita, Slovan cinico. Perchè la differenza è tutta fra il tiro di Lazzari (che a porta vuota spara sul difensore avversario appostato sulla linea di porta) e quello di Delarge, che invece si insacca. Prima della fine della gara, c'è tempo per il legno di Basta (palla sul palo), per il gol del 3-1 Liberec con Kusnir e per la rabbiosa reazione friulana che si schianta dapprima contro i guantoni di Kovar (ottimo sul destro a glro di Maicosuel) e poi contro il terzo legno della serata, palo colpito da Danilo. A Liberec servirà il miracolo per evitare di uscire ancora una volta ai play off di una competizione europea: per i friulani sarebbe la terza volta, dopo le due uscite consecutive ai preliminari di Champions contro Arsenal (2011) e Sporting Braga (2012).

Inglesi a valanga - Nelle altre partite di oggi, non tradisce il Tottenham, che travolge 5-0 in trasferta la Dinamo Tbilisi. Spurs che quindi non paiono essere condizionati troppo dalla partenza della loro stella Bale, e che anzi ora possono cominciare a guardarsi intorno per godersi il gruzzolo recuperato dalla cessione del gallese. Townshend, Paulinho,Rose e una doppietta di Soldado mettono ko i georgiani e garantiscono ai londinesi l'accesso al tabellone principale di Europa League. Altra inglese, altra goleada: lo Swansea spazza via 5-1 i rumeni del Petrolul Ploiesti con i gol di Routledge (doppietta), Michu, Bony e Pozuelo. Di Grozav il gol della bandiera per i rumeni. In serata da registrare la vittoria del Siviglia sui polacchi dello Slask Wroclaw (4-1) e dei portoghesi dell'Estoril (2-0 al Pasching). Cade lo Stoccarda a Rijeka (2-1), mentre partita incredibile fra i danesi dell'Esbjerg e i francesi del Saint-Etienne: alla fine la spuntano i padroni di casa per 4-3, ma il risultato è comunque comodo ai francesi, che tornano a casa con un cospicuo bottino di gol in trasferta. Da segnalare infine la sconfitta del Feyenoord contro i russi del Krasnodar, 1-0 il risultato finale.