Andata del terzo turno preliminare di qualificazione alla prossima edizione di Europa League. Scende in campo la prima italiana, il Torino di Ventura è di scena in Svezia, contro il Brommapojkarna. La squadra svedese giocherà l’andata in casa, nella stupenda Tele2 Arena di Stoccolma.

BROMMAPOJKARNA - Per i padroni di casa sarà una gara fondamentale. In casa hanno costruito la qualificazione nei primi due turni, nei quali ha superato prima il VPS per 2-0, poi i Crusaders per 4-0 nel secondo turno. Fuori casa, invece, nelle due partite dei primi turni, non sono apparsi cosi compatti come in quel di Stoccolma. Un giocatore su tutti da seguire con particolare attenzione : Dardan Rexhepi. Mastodontico centravanti di 190 centimetri, il classe 92 svedese ha già realizzato due gol nelle prime tre gare giocate. Entrambi i gol sono arrivati nel turno precedente contro i nord irlandesi (uno per gara). Nelle due gare casalinghe, l’allenatore Billborn ha schierato la squadra con un camaleontico 4-3-3 in fase offensiva che diventa un 4-4-1-1 in fase di non possesso. Ha mischiato molto le carte nelle partite di campionato che hanno preceduto la gara e, nonostante i numerosi dubbi di formazione, questi sono gli undici che dovrebbero scendere in campo : Blazevic; Bjorkstrom, Segerstrom, Larsson, Jonsson; Martinsson, Magnusson, Karlstrom; Barkroth, Petrovic, Rexhepi, .

Oltre al centravanti Rexhepi, la squadra torinese dovrà fare anche moltissima attenzione ai calci piazzati. Jacob Larsson, classe 94, è un difensore centrale molto forte fisicamente e sugli stacchi aerei. Anche per lui, come per il compagno attaccante, già 2 gol. Il faro della squadra, ed anche uno dei più esperti, è il centrocampista Gabriel Petrovic. Può agire come centrale dei tre o anche come rifinitore alle spalle della punta. 1 gol e 2 assist nelle tre partite disputate finora.

Nonostante le buone prestazioni e le due vittorie casalinghe, gli svedesi viaggiano sulle ali dell’entusiasmo di una squadra giovanissima, che però, potrebbe avere qualche difficoltà affrontando una squadra come il Torino, ben più blasonata ed esperta.

TORINO - Gara molto delicata per il Toro che si presenta all’esordio europeo in non perfette condizioni fisiche. Con la preparazione iniziata poco meno di un mese fa e le numerose assenze che accompagneranno Ventura in Svezia (Cerci, Quagliarella, Darmian e Maksimovic), l’allenatore si affiderà al consolidato 3-5-2. Padelli confermatissimo in porta, Glik, Bovo e Moretti i centrali. Al posto di Matteo Darmian dovrebbe giocare Vesovic. A sinistra il neo acquisto Molinaro. Vives, Nocerino ed El Kaddouri a centrocampo, con Barreto e Larrondo di punta. Il dubbio dell’ultima ora riguarda proprio quest’ultimo, in ballottaggio con Josef Martinez. Alla fine, Ventura dovrebbe confermare i “senatori” che conoscono alla perfezione i movimenti della squadra.

Per Giampiero Ventura esordio assoluto in Europa, alla sua ottocento novantesima partita ufficiale della sua carriera. Numeri da capogiro che, legati alla sua prima presenza in Europa, coronano una carriera lunghissima di un grande allenatore.

In conferenza stampa, a Stoccolma, è intervenuto lo stesso tecnico del Torino : "Conosco poco il calcio svedese. Ma ho studiato bene il Brommapojkarna per preparare la partita, e so che è una squadra che lancia tanti giovani talenti. Potrebbe essere difficile per noi perche hanno entusiasmo e vogliono fare bene, dobbiamo stare attenti". Sulla partita, e sulle indicazioni da dare ai suoi ragazzi: "Non c'e niente da dire ai miei giocatori, niente di particolare. Se sono qui, è perché l'hanno voluto, ed e frutto del loro lavoro. Frutto della voglia di arrivare fin qua, anche se è stata dura. Questo potrebbe essere l'inizio di un qualcosa che farà grande piacere al Torino, per tutti noi è una grande possibilità".

Ha parlato anche il capitano del Torino, Kamil Glik : "Sicuramente non sottovaluteremo l'avversario, abbiamo tutto il rispetto per loro. Sarà dura, anche perche non abbiamo tutti i giocatori con noi, e sicuramente affronteremo l'impegno con attenzione. Il Torino è un modo di vivere e un modo di vedere il calcio, a noi interessa questo. Sarà il campo a dire quello che valiamo, non è una finale di Champions ma una partita comunque importantissima, e sarà il campo a dire la verità. Spero che i giocatori piu giovani non abbiano paura". Il Toro torna in Europa, dovrà tornare ad essere un'abitudine? "Arrivare qua era un nostro obiettivo, ma l'obiettivo di una società con la storia del Toro non può che essere quello di lavorare per farlo diventare un abitudine e per crescere continuamente. Questo sarà un passaggio fondamentale, perché se sbagliamo, siamo fuori".

Il patron granata Cairo ha poi aggiunto: ''E’ una grande soddisfazione essere qui, tuttavia deve servire come stimolo per fare ancora di più e ancora meglio. Non potevo certo mancare a questo appuntamento: ho visto i ragazzi belli carichi, non c’è bisogno di dir loro nulla. Il Tele2 Arena è un bellissimo stadio, sarà un piacere vedere il nostro Toro all'opera ma auspico che questo sia soltanto l’inizio”.

I NUMERI DELLA GARA – Nessun precedente tra le due squadre. Due, però, i precedenti del Torino in terra svedese. In nessuna delle due gare è arrivata la vittoria : 1-1 nel 76/77 contro il Malmo e 0-1 nel 92/93 contro il Norrkoping. Gli uomini di Ventura sperano di sfatare questo piccolo tabù.

Il Torino torna in Europa 12 anni dopo la partecipazione all’intertoto del 2002. In quella occasione l’avversario fu il Villarreal. La squadra di Camolese passò per 2-0 al Delle Alpi (gol di Comotto e Ferrante) per poi andare a perdere con lo stesso risultato in Spagna al ritorno. I padroni di casa la spuntarono ai rigori.

Per tornare all’ultima rete ufficiale in trasferta dei granata in Coppa Uefa bisogna invece tornare al 1992, quando il Torino di Mondonico affrontò il Real Madrid. Al Santiago Bernabeu, il gol storico fu di Walter Casagrande. Il Torino passò in vantaggio per poi perdere 2-1, ma riuscì ugualmente a raggiungere la finale contro l’Ajax di Van Gaal. La finale passata alla storia per il gesto di Mondonico all’Amsterdam Arena di alzare in aria la sua sedia in segno di protesta contro le decisioni arbitrali e contro la sfortuna (tre pali per il Toro).