Varsavia, 27 maggio 2015, Stadion Narodowy. Viaggio di sola andata per Dnipro e Siviglia, di fronte per la prima volta nella loro storia con una Coppa lì a bordo campo pronta per essere alzata al cielo. Ci si gioca tutta una stagione, un intero anno di sudore e sacrifici, tutto in 90 minuti destinati ad essere ricordati per sempre nel bene o nel male. 

Da una parte c'è la tradizione del Siviglia, protagonista già da un paio di stagioni in Spagna ed Europa; campione in carica, pronto per concedere il bis come nelle stagioni 06-07. Dall'altra una cenerentola ucraina chiamata Dnipro. Ad inizio stagione in pochi, se non nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul Dnipro finalista, ed invece dopo un girone poco entusiasmante ed una qualificazione molto fortunosa, la squadra ucraina ha saputo trovare la quadratura necessaria per sbaragliare la concorrenza e guadagnare una finale a dir poco storica. Tutt'altra storia per il Siviglia, come detto campione in carica e vincitore per ben tre volte della vecchia Coppa Uefa (primato condiviso con Inter e Juve).

Siviglia e Dnipro sono arrivate a Varsavia attraverso un calcio di natura diametralmente opposta, ma ugualmente efficace: Il Dnipro ha costruito i propri successi sulla compattezza di una squadra sprovvista di grandi talenti, ma sempre generosa e tenace. Per questo è stato proprio il reparto difensivo dei ragazzi guidati da coach Markevych a fare la differenza nelle partite definite "impossibili" contro avversari come il Napoli di Higuain, praticamente annullato da quella che è una delle migliori difese di tutta la competizione. A tutto ciò, però, va aggiunto anche un pizzico di fortuna che ha accompagnato gli ucraini sia nel girone, che nel doppio confronto con il Napoli; chissà che la storia non possa ripetersi anche in quel di Varsavia... 

Il Siviglia, numeri alla mano, ha dimostrato di essere la squadra migliore dal punto di vista della produzione offensiva. Bacca su tutti si è mantenuto sugli standard della passata stagione, risultando come uno dei giocatori più decisivi di tutta l'Europa League. Il segreto dei sivigliani  però è racchiuso nell'organizzazione di gioco che un tecnico preparato come Emery ha saputo dare ad una squadra formata da giovani in rampa di lancio (Suarez, Rico, Krychowiak) e giocatori esperti (Mbia, Banega, Reyes).

In campo, la sfida più suggestiva sarà di sicuro quella tra Bacca e Seleznyov, veri e propri trascinatori di Siviglia e Dnipro. Il colombiano che piace al Milan ha già realizzato 5 reti, mentre l'attaccante del Dnipro è andato a segno 3 volte, risultando spesso decisivo per la sua squadra. Anche sulle fasce andrà in scena un duello ad alto tasso qualitativo: da una parte la corsa e il dinamismo di Aleix Vidal, fresco di convocazione in nazionale, e dall'altra l'eleganza e la tecnica del gioiello di casa Konoplyanka, dato per partente al termine della stagione. Grande sfida anche tra i pali con due protagonisti di sicuro avvenire: Sergio Rico difenderà la porta del Siviglia, mentre il sorprendente Bokyo, già eccezionale nel doppio confronto con il Napoli, avrà il complicatissimo compito di stoppare la premiata ditta sivigliana.