Al 99,9% finisce ancor prima di iniziare sul serio l'avventura europea della Sampdoria di Walter Zenga. La figuraccia rimediata a Torino contro i serbi del Vojvodina, inaspettata e clamorosa, apre nuovi scenari per la stagione blucerchiata, non certo rosei.

Iniziamo subito con la cronaca dei primi 45 minuti, che vedono la Samp partire all'attacco, con Muriel, il quale tenta la conclusione da destra ma il suo tiro termina fuori. Passano pochi secondi ed a sorpresa passa in vantaggio il Vojvodina: fraseggio perfetto al limite dell'area doriana ed il capitano Ivanic non perdona e battendo Viviano porta i suoi sull'1-0. Sembra il classico incidente di percorso, ma non è cosi. La Samp cerca di rialzarsi dopo questo colpo a freddo ma non riesce a creare occasioni degne di nota, se non la punizione di Fernando che si spegne a lato non di molto con Zakula battuto. Ma sono i serbi di mister Zagorcic a fare la partita, e vanno ad un soffio dal due a zero, il tiro di Stanisavljecic si stampa sulla traversa, tra l'immobilità di Viviano in porta e lo sgomento dei tifosi in tribuna. Dal canto loro i liguri provano ad inventarsi qualcosa, ed è Krsticic al 35' che da sinistra si accentra e tenta la conclusione ma la strozza troppo ed il suo tiro diviene innocuo, c'è tempo anche per il tentativo di Soriano il quale sugli sviluppi di una punizione viene servito di petto da Silvestre, ma il suo tiro svirgolato si spegne fuori. Ultimo acuto del primo tempo un tiro rasoterra di Muriel, sul quale Zakula non ha problemi nel bloccare la palla.

Le due squadre tornano in campo dopo il riposo senza apportare modifiche. Si inizia sulla falsa riga del primo tempo, con il Vojvodina che lentamente si avvicina verso l'area dei padroni di casa per piazzare il colpo letale, ed è proprio così. Al 49' minuto infatti sugli sviluppi di un contropiede Viviano mette una pezza sul primo tiro di Puskaric ma non può davvero nulla sulla ribattuta a porta sguarnita di Stanisavljeic. La Samp è con il morale sotto i tacchi, Eder su punizione impegna Zakula che con i pugni devia in angolo, ma è troppo poco, troppo poco per impensierire la squadra serba che ormai gioca sull'onda dell'entusiasmo mista ad incredulità per il parziale. Il tris viene calato al minuto 58, con Ozegovic lanciato in profondità che colpisce al volo il pallone con Viviano in uscita, mettendo a segno un pallonetto sontuoso. Sampdoria al tappeto, Zenga ormai non si alza più dalla panchina, cerca di scuotere la squadra con gli innesti di Regini e Wszolek ma è tutto inutile perchè il tempo passa ed il Vojvodina gestisce con tranquillità ed attenzione la gara, concedendo poco o nulla ai più quotati avversari sulla carta. Sul finire di gara Viviano prova ad evitare il poker deviando in angolo un tiro, ma nulla può sulle giocate di Ozegovic che dopo aver superato con una finta la difesa scarica un sinistro ad incrociare che fissa sul 4 a 0 il punteggio.

La sfida finisce così, tra i fischi a Zenga e Ferrero che si scusano pubblicamente sotto lo spicchio di tribuna occupato dai tifosi doriani. Ritorno giovedi prossimo a Nova Gorica, ma la storia sembra già tutta scritta, e non per la Samp come in molti potrebbero pensare, ma a favore del Vojvodina.