Vigilia alquanto turbolenta e tormentata in casa Brugge. La squadra di Michel Preud'Homme, che si appresta a sfidare il Napoli nella decisiva quinta giornata della fase a gironi di Europa League, sarà costretta a giocarsi le sue residue speranze di qualificazione tra la costante apprensione per le note vicende legate al terrorismo e la decisione del sindaco di disputare la sfida a porte chiuse.

L'ex portiere del Belgio ha analizzato con calma e fermezza la situazione nella classica conferenza stampa del giorno antecedente alla gara, provando a motivare la decisione presa dal primo cittadino della comunità belga. 

"Non ho mai giocato in casa in uno stadio vuoto ed ho intenzione di preparare i giocatori mentalmente anche a questa situazione. Sappiamo la forza del nostro pubblico, ma ora dovremo contare solo su noi stessi. Capisco la delusione dei tifosi, ma dobbiamo accettare la decisione".

Dall'aspetto ambientale, che sicuramente condizionerà gran parte dell'avvicinamento alla gara ed il match stesso, a quello che vede i belgi partire con un piccolo margine di vantaggio dal momento in cui il Napoli si presenterà a Bruges senza alcuni dei migliori interpreti e con la testa già rivolta alla sfida contro l'Inter. 

"Turnover del Napoli? Il Napoli può consentire di riposare ad un certo numero di giocatori senza però far scendere il proprio livello di qualità. Noi siamo concentrati sui giocatori che ci saranno, non su quelli che non ci saranno. Battere il Napoli sarebbe un'impresa. Stiamo meglio rispetto a quando abbiamo giocato a Napoli".

Assieme al tecnico del Club Brugge, c'era il centravanti Jelle Vossen, che ha sì commentato la decisione del sindaco di chiudere lo stadio ai tifosi, ma anche sottolineato l'importanza del match ai fini della qualificazione.  

"Domani sarà un'atmosfera fredda senza tifosi, ma noi dobbiamo fare del nostro meglio. Sarà una sfida 11 contro 11 per novanta minuti ed abbiamo la possibilità di regalare qualcosa ai nostri tifosi".

Nel frattempo, il consigliere dell’Ambascia italiana a Bruxelles, Andrea Samà, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli per aggiornare la situazione in vista della gara: "Ho parlato con il Comune di Bruges, la decisione del Sindaco non è stata presa perché ci sia una minaccia specifica sulla gara o sulla stadio, ma semplicemente per una questione di gestione delle forze dell’ordine. Giocando a porte chiuse, le forze dell’ordine potranno impegnarsi su altre operazioni e sulla sorveglianza di obiettivi sensibili. Voglio ricordare che l’allerta terrorismo è massima, livello quattro, soltanto a Bruxelles. Nelle altre città del Belgio il livello di allerta è “tre”, quindi c’è un rischio minore".