En plein Napoli. La squadra di Sarri fa 6 su 6 nel giorne e lancia un chiaro segnale alle avversarie, per la conquista dell'Europa League. Nonostante l'ampio turnover in vista del match con la Roma, gli azzurri non hanno particolari problemi e demoliscono i Polacchi grazie alla prima rete di Chalobah e i soliti Insigne, Mertens e Callejon. Napoli perfetto che adesso spera in un sorteggio benevolo, ma con un gioco spumeggiante e ampie scelte di formazione ogni avversario può essere battuto.

La gara - Sarri cambia nove uomini rispetto alla sconfitta di Bologna. Insigne sarà il riferimento centrale in attacco e lancia Chalobah a centrocampo con il redivivo Valdifiori. Il Legia si affida ad un 4-2-3-1 con Nikolic unica punta.

Partenza molto intensa del Napoli, che non vuole concedere nessun regalo al Legia nonostante il primo posto già ampiamente in cassaforte. Gli azzurri all'8' vanno vicino al vantaggio con una punizione dai venticinque metri di Mertens che chiama Kuciak al grande intervento. Al 19' traversa del Napoli: tiro dal limite di David Lopez, deviazione di Pazdan con il pallone che si stampa sulla traversa, rimbalzando sul terreno senza oltrepassare la linea. In campo c'è una sola squadra e al 28' Insigne con un tiro a giro accarezza il vantaggio ma il suo tiro finisce in angolo dopo una deviazione. Al 32' però il Napoli passa: palla in profondità di David Lopez per El Kaddouri, tocco meraviglioso di prima per Chalobah che al limite dell'area salta Pazdan con un tunnel ed infila il pallone sotto la traversa.

Passa un minuto e Napoli vicino subito al 2-0: palla a centro area di Martens per Insigne, il piattone del numero 24 finisce fuori di un soffio. La gioia per lo Scugnizzo di Frattamaggiore arriva al 39': errore clamoroso di Jodłowiec, che cerca un passaggio al portiere senza accorgersi della presenza di Insigne. Tutto facile per il numero 24 azzurro, che infila il pallone all'angolino alla sinistra di Kuciak. Il Napoli cerca il tris con Insigne e Mertens ma il primo tempo si conlude sul 2-0 che sta stretto ai partenopei. 

Nella ripresa  ricomincia come aveva finito il Napoli, che conquista subito un corner. Dalla bandierina parte Valdifiori, Chiriches anticipa tutti ed infila all'angolino. La rete viene però annullata per un presunto fallo di El Kaddouri. Al 51' prima vera occasione per gli ospiti: palla di Nikolic per Bereszynski, il laterale batte a colpo sicuro dall'area piccola ma trova una deviazione di Strinic. Al 55' Sarri inserisce Callejon per Insigne e lo spagnolo, tre minuti dopo, trova la rete: cross perfetto di Mertens dalla destra, palla sul secondo palo per Callejon che non può sbagliare il tocco sotto porta. Quinta rete in Europa League per l'ex Real, ancora a secco invece in campionato.

Mertens vuole partecipare alla festa e al 61' ci prova  da fuori, con il classico destro a giro sul palo lontano. Kuciak si distende ed allontana il pallone. Al 63' il Legia accorcia:  Il nuovo entrato Prijovic lavora un buon pallone sulla sinistra e dal fondo serve a centro area Vranjers. Il numero 23 con un mancino di prima intenzione batte Gabriel. Passano due minuti e ristabilisce subito le distanze il Napoli con Martens che  serve Callejon, bel pallone di ritorno dello spagnolo per il belga che scarica il destro dai venti metri. Pallone all'angolino basso, che carambola sul palo e poi in porta, meritato gol di Mertens. Al 71' ancora Napoli: azione devastante di Mertens, che salta due uomini, arriva davanti al portiere e prova il pallonetto. Lewczuk salva sulla linea, alla ribattuta Callejon con il destro pizzica il palo. Il tempo scorre senza che nulla accada fino al 91' quando Mertens si inventa una perla: azione personale del Belga , che salta un uomo e scarica all'incrocio un destro dai venti metri. Chapeau. Il Legia al 93' si consola con il gol di Prijovic che di testa batte Rafael fissando il punteggio sul 5-2 finale.

Dimostrazione di forza ancora del Napoli che, nonostante la qualificazione acquisita e formazione rimaneggiata, si riscatta dopo la sconfitta di Bologna mentre per il Legia arriva l'eliminazione. Gli undici di Sarri fanno paura alle avversarie e in campioanto la Roma è avvisata. Gli azzurri diventano, inoltre, la prima squadra di sempre in Europa League a centrare 22 volte il bersaglio grosso nella fase a gironi della competizione.