Chiuso il primo paragrafo del libro Europa League 2015/16 con la fase a gironi in archivio, è già tempo di aprire il secondo capitolo alla voce 'sorteggio dei sedicesimi di finale'. Ventiquattro le compagini qualificatesi tramite la fase a gironi della competizione, otto quelle 'gentilmente' concesse dopo retrocessione dalla sorella maggiore Champions League. Il sorteggio che si effettuerà lunedì vedrà di fronte trentadue squadre agguerrite, in una delle fasi ad eliminazione diretta dell'Europa League più combattute di sempre. 

Nel nostro viaggio verso Basilea andremo oggi, in vista dello svolgimento del sorteggio a dare uno sguardo a tutte le partecipanti, andando a scoprire quali tra le trentadue può ambire alla conquista della finale di Basilea prevista per il 18 Maggio dell'anno venturo. 

Il quadro completo della situazione: 

Teste di serie - Prime classificate: Napoli, Molde, Liverpool, Krasnodar, Rapid Vienna, Braga, Lazio, Lokomotiv Mosca, Basilea, Tottenham, Schalke 04, Athletic Bilbao. Migliori terze in Champions: Porto, Olympiakos, Manchester United e Bayer Leverkusen

Non teste di serie - Seconde classificate: Fenerbahce, Sion, Borussia Dortmund, Midtjylland, Villarreal, Marsiglia, Saint-Etienne, Sporting Lisbona, Fiorentina, Anderlecht, Sparta Praga, Augsburg. Peggiori terze in Champions: Siviglia, Valencia, Galatasaray e Shakhtar. 

Il nostro power ranking, in una classifica di valori delle squadre presenti nell'urna di Nyon. 

Prime classificate

Molde 2/5 – Ostica ma non troppo la squadra norvegese, prima qualificatasi del gruppo A ed ottimamente allenata da Solskjaer. Meglio lontano dalla Norvegia, dove può chiudersi e ripartire in contropiede (caratteristica principale). In casa subisce molto e, spesso, pecca in personalità. Occhio alla coppia d’attacco Elyounoussi e Kamara davanti.

Liverpool 4/5 – Non servono presentazioni per i Reds di Jurgen Klopp che da quando ha preso il posto di Rodgers ha svoltato come un calzino la squadra. Resta però una squadra difficilmente giudicabile a questi livelli, dal valore assoluto ma non eccellente proprio perché non sembra ancora pronta a fare il definitivo salto di qualità per poter vincere la competizione, soprattutto nelle gare che contano. L’entusiasmo kloppiano potrebbe però fare la differenza.

Krasnodar 2/5 – Impeccabile tra le mura amiche la squadra russa, che ha costruito la qualificazione proprio nella fredda Russia. Tuttavia, come ogni anno, le squadre nordiche potrebbero essere penalizzate dalla lunghissima sosta, quasi un letargo, che penalizza le compagini alla ripresa del campionato a Febbraio. Meriterebbe più considerazione, ma l’impatto col ritorno potrebbe penalizzarli e non poco.

Napoli 5/5 – La migliore squadra della fase a gironi: prima per vittorie ottenute, gol fatti, gol subiti. Basterebbe questo. In più la possibilità di inserire in pianta stabile negli undici titolari, i pezzi grossi, schierati soltanto in rarissime occasioni. Favorita numero uno per la conquista del titolo. L’unico aspetto che può frenare la squadra di Sarri è il doppio impegno tra campionato e coppa, che potrebbe distrarre i partenopei.

Rapid Vienna 3/5 – Organizzazione, equilibrio e ottima distribuzioni dei gol tra i protagonisti in campo fanno degli austriaci una delle mine vaganti della competizione. Guai a sottovalutarli, soprattutto all’Ernst Happel Stadion o Prater. Nell’Austria che si sta riscattando a livello europeo, particolare attenzione meritano i talenti classe 1993 Prosenik e Schobesberger (attaccanti), Hofmann (difensore) ed il mediano classe 1990 Schwab. La pecca potrebbe essere rappresentata da una fase difensiva non impeccabile.

Braga 2/5 – Il primato nel gruppo F può sembrare alquanto fuorviante per la squadra portoghese, che fa del cinismo e della solidità difensiva le proprie armi principali. I gol dei vari Crislan, Eduardo e Silva sono valsi la vittoria contro il Marsiglia tra le mura amiche ed il primo posto nel girone, ma ciononostante il valore medio di una rosa composta in maggioranza da portoghesi e brasiliani resta mediocre. In casa è una squadra che si entusiasma facilmente, fuori casa non subisce molto, ma non segna praticamente mai. 

Lazio 3/5 – L’involuzione tecnica dalla passata stagione ad oggi è lampante. Ma quale Lazio arriverà ai sedicesimi di finale? Quella scialba vista in campionato oppure quella che seppur opaca è riuscita a passare il raggruppamento come prima del girone senza mai perdere? Se ritrova lo smalto della scorsa stagione, potrebbe puntare in alto, ma sembra davvero troppo lunatica e specchio di un marasma che, tra società e gestione tecnica, sta condizionando l’esito di questa stagione.

Lokomotiv Mosca 3/5 - Al di là del classico discorso che vale per il freddo inverno russo, la Lokomotiv ha nelle sue corde qualcosa in più rispetto al Krasnodar e per questo motivo propendiamo per il tre nella scala valori. Solida e compatta, fatta di un discreto potenziale offensivo e di una difesa quadrata: Corluka, Samedov, Niasse e Maicon gli uomini da tenere d'occhio della truppa allenata da Cherevchenko, che può dare filo da torcere in casa e fuori. 

Basilea 4/5 – La squadra di Fischer ha la possibilità di arrivare a giocarsi la finale nello stadio di casa: aspetto che sicuramente che motiva gli svizzeri. Embolo e Janko non sembrano sbagliare un colpo, in casa e fuori. Squadra completa sotto tutti gli aspetti, tecnici e mentali, che riesce ad esaltarsi davanti al pubblico amico ed essere ermetica ed efficace in trasferta. La dottrina Sousiana si vede, nei movimenti e nelle idee.

Tottenham 4/5 – Voglia, abnegazione e pressing asfissiante le caratteristiche della squadra di Pochettino, che ha avuto la meglio di Anderlecht e Monaco nel raggruppamento, squadre che, probabilmente, avevano meno esperienza dei londinesi. Questo l’aspetto che manca ancora agli Spurs per fare il salto di qualità definitivo, oltre ad alcuni cali di concentrazione difensivi che ne possono pregiudicare la qualificazione in un doppio confronto.

Schalke 04 3/5 - Per descrivere il potenziale dello Schalke basterebbe citare alcuni degli interpreti offensivi della squadra di Breitnereiter, ma che per sua sfortuna non rappresentano l'intera rosa di valori. Ai vari Huntelaar, Di Santo, Chupo-Moting e Sané fa da contraltare una lantente fase difensiva dove il valore di alcuni singoli come Howedes ed Aogo non sempre è sufficiente a rimediare alle mancanze di Matip e degli altri, oltre alle innumerevoli fasi lunatiche della squadra della Veltins Arena. 

Athletic Bilbao 3/5 – Squadra sempre temibile quella basca, soprattutto tra le mura amiche (ed il Napoli di Benitez ne sa qualcosa). Tuttavia Aduriz e compagni, già eliminati dal Torino nella passata stagione, sembrano avere qualcosa in meno, come al solito, a lungo andare, che gli preclude la strada per arrivare fino in fondo nella competizione. Mai però sottovalutare l’orgoglio dei baschi, capaci di imprese epiche davanti al pubblico del San Mames.

Le seconde classificate

Fenerbahce 3/5 - Probabilmente la più forte squadra del gruppo A, alla quale sembra mancare sempre il centesimo per completare l'Euro. In Turchia fanno le cose in grande, ma dopo gli ingenti investimenti estivi l'insieme non sembra riuscire a rispecchiare appieno i valori individuali dei calciatori: da Van Persie a Nani, passando per Diego, Meireles e Fernandao. Possono battere chiunque in gara unica, ma nel doppio confronto ed a lungo andare pagano una struttura poco salda. 

Sion 2/5 – Probabilmente l’avversario che tutti vorrebbero incontrare. Tra stupore e ‘biscottone’ con il Liverpool, la squadra svizzera si è qualificata grazie ai regali offerti dai Reds (2 punti in due gare). Con un po’ di fortuna (un autorete al 94’ contro il Bordeaux) e di cinismo, Kamara e compagni sono riusciti ad avere la meglio di Kazan e Bordeaux, accreditate dei favori del pronostico alla vigilia dell’inizio del girone.

Borussia Dortmund 5/5 – Non ci si aspettava, dopo l’addio di Klopp, un Borussia così forte e soprattutto così pronto. Dal recupero di Gundogan, barometro fondamentale delle fortune del Dortmund in mediana, all’esplosione o definitiva consacrazione di Aubameyang. Non c’è molto da dire, considerando inoltre che bisogna sempre fare i conti con il muro giallo-nero al Westfalen Stadion. Bene, non benissimo. Favorita numero due.

Midtjylland 2/5 – La favola dell’Europa League, un po’ come il Gent in Champions. Da Cenerentola ai sedicesimi di finale. L’organizzazione di una squadra umile nella costruzione ha permesso a Thorup ed i suoi di iniziare il girone sorprendendo Brugge e Legia, probabilmente più accreditate dei danesi, che sono stati bravi a conservare spirito combattivo e voglia di scrivere la storia. Tutto quello che verrà sarà ovviamente tutto di guadagnato, il loro l’hanno già fatto.

Villarreal 3/5 - La compagine di Marcelino, protagonista di uno splendido avvio di Liga, ha parzialmente deluso le attese in Europa, mostrando lacune difensive che l'hanno costretta ad accontentarsi del secondo posto nel girone alle spalle del Rapid Vienna. In attacco il talento non manca, con i vari Castillejo, Leo Baptistao e Denis Suarez a scambiarsi ruoli e gerarchie nel sistema del sottomarino giallo. Al momento è un'incognita, tra due mesi potrebbe essere un avversario ostico per chiunque.

Marsiglia 3/5 - La squadra francese è stata letteralmente trascinata dai gol del belga Batshuayi e marginalmente da Ocampos, ma non ha mai dato l'impressione di convincere fino in fondo sull'aspetto del gioco e della continuità. Al Velodrome si deve fare molta attenzione, prendendo con le dovute precauzioni l'impegno, ma sia in casa che fuori la fragilità difensiva dell'OM è di tutt'altra pasta rispetto a quella della gestione Bielsa. Tuttavia il valore di una rosa composta da Cabella, N'Koulou, Diarra, N'Koudou e Mendy resta di tutto valore. 

Saint-Etienne 2/5 – Il doppio scontro con la Lazio ha messo in evidenza tutte le lacune della squadra francese, temibile sì tra le mura amiche ma alquanto modesta lontana da casa. Ottime le individualità, soprattutto offensive, che permettono ai transalpini di andare quasi sempre a segno. Fa da contraltare una fase difensiva assolutamente indecorosa, blanda e sfilacciata tra reparti ed interpreti. Galtier dovrà cacciare un coniglio dal cilindro prima in sede di sorteggio, poi in campo.

Sporting Lisbona 3/5 – Basterebbe il trio Jorge Jesus – Teofilo Gutierrez – Slimani (per non dimenticare Bryan Ruiz) per far impallidire chiunque, tuttavia i lusitani sono squadra tutt’altro che ermetica ed insuperabile, che stavano persino per compromettere il passaggio del turno ai portoghesi: 11 i gol subiti dallo Sporting, che ha avuto la meglio del Besiktas di Gomez nell’epilogo della fase a gironi. Squadra completa ma lunatica e poco stabile, tecnicamente e mentalmente.

Fiorentina 4/5 – Dopo la semifinale della scorsa stagione, persa contro il Siviglia, la Fiorentina di Paulo Sousa si presenta all’appuntamento con maggiore cognizione di causa ma percorso leggermente in flessione rispetto a quanto fatto un anno fa. Brillantezza e talento non mancano, con il portoghese ex Basilea che sa, quando serve, come vincere una gara decisiva. Mina vagante, che in giornata può battere chiunque, ma che nel doppio confronto potrebbe pagare ancora qualcosina.

Anderlecht 3/5 - Alla fine Stefano Okaka è riuscito ad avere la meglio di El Shaarawy nel derby tutto italiano alle spalle del Tottenham. La squadra belga è riuscita a superare il turno non sensa difficoltà, soprattutto di struttura, in difesa, che non le hanno permesso di giocarsi il primato con i londinesi, apparsi un insieme più compatto e quadrato. Come ogni squadra del Belgio, nonostante un discreto arsenale offensivo, sono troppe le pecche nella retroguardia che non le permettono di giocarsi qualcosa di più importante. 

Sparta Praga 2/5 - Sebbene il giudizio complessivo non sia eccellente, attenzione ai cechi, che puntano tutto sulla vena realizzativa di Dockal e Lafata, oltre ad unire un misto di gioventù ed esperienza che potrebbe esaltare la squadra di Scasny. Infallibile tra le mura amiche, perde di equilibrio e fiducia lontano dalla Repubblica Ceca, dove tende a subire qualche gol di troppo: in tutte e tre le trasferte del girone è tornata a casa con un pallone nel sacco, precludendole la possibilità di portare a casa ulteriori successi. 

Augsburg 2/5 - Bobadilla e poco altro. Solita squadra da carattere, grinta ed organizzazione di stampo tedesco, ma la mancanza di talento è un fattore determinante nel valutare la squadra teutonica come una delle meno accreditate del gruppo a passare i sedicesimi di finale. Così come il Midtjylland ed altre, il loro probabilmente è stato già ampiamente fatto e non hanno quasi più nulla da chiedere alla competizione. 

Le 'retrocesse' dalla Champions

Shakhtar Donetsk 3/5 – Sempre temibile la squadra di Lucescu, che però non riesce a scrollarsi dalle spalle quei problemi extra calcistici che inevitabilmente condizionano il valore di una rosa che è comunque di primo livello, ma che non permettono agli ucraini di investire sul mercato come vorrebbero e potrebbero. Texeira e compagni valgono anche un quattro nel nostro ranking, ma torneranno, come spesso accade, dalle vacanze natalizie a ridosso dell’inizio della competizione.

Man. United 4/5 – Meriterebbe 5 per il valore della squadra e della rosa, unite al blasone di quella che è probabilmente la squadra più titolata della competizione con il Siviglia. Tuttavia, il pessimo epilogo del raggruppamento di Champions e le continue critiche sulla gestione Van Gaal potrebbero condizionare a lungo andare i Red Devils, che non sono sembrati così squadra al cospetto di compagini inferiori. Possono vincere la coppa, così come possono anche uscire ai sedicesimi.

Galatasaray 3/5 - Per sommi capi potrebbe riproporsi il discorso fatto in precedenza per il Fenerbahce. Tanto talento individuale, con Sneijder e Podolski a guidare la folta schiera turca allenata da Denizli. Tuttavia, resta una squadra senza identità nè mordente, incapace di battere anche i kazaki dell'Astana in casa e fuori e che difensivamente ha delle enormi lacune per provare a puntare al bottino grosso. 

Sevilla 5/5 – Per valore, per precedenti, per crediti infiniti che la squadra andalusa ha nei confronti dell’Europa League, la favorita numero uno solo perché deve difendere il titolo, anzi due, conseguiti negli ultimi due anni. Non c’è più Bacca, però ci sono Emery, c’è Konoplyanka, c'è una struttura ed una identità ben precisa, uno stato d'animo di una città che ribolle e si immedesima nella squadra di calcio: insomma, il Siviglia c’è. Provate a batterlo.

Bayer Leverkusen 4/5 – Schmidt ha a disposizione una bomba tra le mani. Calhanoglu e compagni sono pronti per la definitiva consacrazione a livello europeo e puntare alla vittoria dell’Europa League consacrerebbe definitivamente le ‘Aspirine’ nel Gotha del calcio europeo. Un mix tra esperienza e gioventù, che per un’inezia non è riuscito a conquistare l’accesso agli ottavi di Champions. Tra i più temibili dell’intero lotto.

Olympiacos 4/5 – Squadra capace di tutto: vincere all’Emirates contro l’Arsenal per poi perdere in casa avendo due risultati su tre a disposizione. Tuttavia, sottovalutare i greci sarebbe un peccato di gola, rischiando di considerare di minore importanza il fattore Karaiskakis, che in una fase ad eliminazione diretta può non solo condizionare l’esito della sfida in sé ma anche esaltare i protagonisti in vista del ritorno o in caso di rimonte insperate.

Porto 4/5 - La squadra di Lopetegui ha tutte le carte in regola per provare a tornare sul trono d'Europa. Dopo il ciclo mourinhano, nonostante le numerose partenze estive (Danilo, Alex Sandro e Jackson Martinez su tutti), si è ripartiti dall'esperienza di Casillas, Pereira, Marcano ed Herrera e dalle scorribande di Brahimi, Corona, Tello ed Aboubakar. Un mix perfetto che potrebbe dare fastidio a molti, che preferiranno evitare i lusitani nel percorso verso Basilea. 

Valencia 4/5 - Al cospetto di un enorme talento individuale in rosa, fa da opposizione il cambio di allenatore appena effettuato (da Nuno Espirito Santo a Neville) e di un'atmosfera non propriamente eccezionale che si respira nello spogliatoio del Mestalla. Tuttavia resta sempre una pessima gatta da pelare, con giocatori del calibro di Abdennour, Mustafi, Enzo Perez, Dani Parejo, Javi Fuego, Feghouli, Paco Alcacer, Santi Mina e Negredo