Per stasera è tutto. Michele Patanè e Vavel.com - Italia vi ringraziano per averci seguito e vi augura un buon proseguimento di serata.

Gara senza storia a Torino, soprattutto dopo la rete di Vidal che ha spezzato il gracile equilibrio della prima mezz'ora. Per i bianconeri di Conte una serata confortante in vista dell'anticipo di Parma che precederà una settimana molto importante, con le sfide contro Real Madrid e Napoli in casa tra Champions e campionato. Molto da registrare invece per il Catania di De Canio, schiacciato oltre il prevedibile dalla qualità e dalla freschezza atletica ma soprattutto dalla personalità e dalla compattezza della Vecchia Signora: doti, queste, che il Liotro non ha mostrato minimamente di avere, ed è questo a preoccupare al di là dell'entità del risultato e delle gravi difficoltà in termini di uomini e di condizione in cui versano gli etnei. Sabato sera un'altra dura sfida improbabile a Napoli, e la classifica nel frattempo si fa più preoccupante in zona rossa.

90' + 2' - Finisce la gara allo "Juventus Stadium": Juve batte Catania 4-0.

90' - Guida concede due minuti di recupero.

88' - Giovinco vuole il gol, la "Formica Atomica" colpisce ancora verso la porta etnea, Andujar respinge.

86' - Se l'Udinese difendesse fino alla fine il vantaggio sul campo del Sassuolo, il Catania da stasera sarebbe l'unica squadra in serie A a non aver ancora fatto punti fuori casa. La Juve, dal canto suo, amministra il largo vantaggio e gestisce il possesso.

84' - Piove sul bagnato per il Catania: Guarente viene espulso per doppia ammonizione. Poco prima Andujar aveva bloccato un tentativo di Giovinco.

76' - Il risultato è sin troppo poco esaustivo circa i rapporti di forza e di intensità in campo: una Juve orgogliosa e in cerca di conferme in vista dei prossimi importanti eventi (dopo l'anticipo di sabato a Parma sfide con Real Madrid e Napoli nel giro di quattro giorni) asfalta un Catania impallinato e senza reazione. Ammonito Chiellini.

74' - Cambio nella Juventus: entra Motta al posto di Llorente.

70' - BONUCCI! SONO QUATTRO PER LA JUVENTUS! Giovinco penetra dalla sinistra, facilitato anche da un rimpallo, e serve in mezzo per Bonucci che insacca. Il tutto nel contesto di una difesa assolutamente immobile. Poco prima era entrato Capuano per Rolin nel Catania.

65' - CARLITOS TEVEZ! 3-0 JUVENTUS! Scambio dell'"Apache" con Llorente in area, agevolato da un rimpallo, l'ex Boca, United e City salta Gyomber, dribbla Andujar e deposita in rete. Poco prima nel Catania Maxi Lopez era entrato al posto di Petkovic, dopo il gol Tevez lascia il posto a Giovinco.

61' - Sostituzione nella Juventus: dentro Pogba, fuori Vidal.

60' - Violento sinistro dal vertice basso dell'area di Marchisio, la palla sbatte sull'incrocio dei pali. Poco dopo destro velleitario di Keko dalla trequarti, Catania più volitivo e aggressivo in questo avvio di ripresa, ma i riscontri concreti sono risibili.

55' - Pirlo cade nell'area avversaria, ma il regista bianconero non subisce nessun contatto da Legrottaglie e Rolin: l'arbitro se ne accorge e lo ammonisce per simulazione.

53' - Il difensore viterbese ci prova di testa sugli sviluppi di una punizione: la sua deviazione aerea su cross di Marchisio si spegne sul fondo.

49' - Bonucci raccoglie in area un tiro svirgolato di Vidal dal limite, ma manca la coordinazione.

47' - Petkovic si libera dal mucchio in area su un calcio di punizione e va a colpire di testa mandando a lato da buona posizione, ma l'Under 21 croato era stato segnalato in fuorigioco.

46' - Riprendono le ostilità allo "Juventus Stadium" con il secondo tempo. Cambio nel Catania: fuori Biraghi, dentro Castro.

Per la Juve tutto è diventato più facile dopo la rete di Vidal, che ha segnato soltanto nel punteggio la superiorità bianconera già concretizzatasi in avvio. Come prevedibile possesso palla e dominio territoriale in mano ai bianconeri, Catania predisposto alle ripartenze ma la caselle degli etnei per i tiri totali, escludendo il tentativo di Bergessio respinto in angolo da Chiellini, segna lo "0".

45' - Senza recuperi, finisce il primo tempo allo "Juventus Stadium": Juventus meritatamente in vantaggio per 2-0.

40' - Diagonale di Tevez, servito da Marchisio, blocca Andujar. Bianconeri in totale controllo, Catania senza reazione.

34' - ANDREA PIRLO! Punizione vincente del candidato italiano al Pallone d'Oro, esecuzione non angolatissima ma perfettamente calibrata, non esente da colpe Andujar.

29' - Caceres, su angolo di Pirlo, cicca il pallone tentando una spettacolare mezza rovesciata, poi tenta da terra per altre due volte di colpire il pallone senza esito. Qualche minuto prima contatto sospetto in area etnea tra Gyomber e Tevez, le immagini avvalorano le istanze dei bianconeri che, senza proseguire nelle proteste, hanno reclamato il rigore.

27' - ARTURO VIDAL! JUVENTUS IN VANTAGGIO! Il cileno spara dal limite e trova la deviazione in scivolata di Guarente che beffa Andujar.

19' - La prima occasione degna di nota della gara si annota adesso: cross dalla sinistra di De Ceglie, Llorente incoccia di testa da ottima posizione mandando però fuori. Finora serata poco esaltante per lo spagnolo.

13' - Possesso palla nettamente a favore della Juventus, nel Catania De Canio ha disposto Keko e Bergessio dietro Petkovic in un 3-4-2-1. I rossazzurri provano a venire fuori conquistando il primo angolo, effetto di una chiusura di Chiellini su un destro rasoterra di Bergessio.

9' - Pallonetto di Tevez, Andujar è in posizione e blocca.

8' - Le soluzioni dalla distanza sono l'arma principale cui fa ricorso la Juve in questo avvio di gara: adesso tentativo di Pirlo, esecuzione imperfetta e palla a lato.

4' - Ci prova poco dopo, ma con risultati meno lusinghieri, anche Vidal, che calcia male col sinistro. Subito dopo un altro tentativo del cileno, stavolta col destro, ma pallone sempre fuori.

1' - Squilla subito Carlitos Tevez, l'"Apache" colpisce da fuori area non mancando di molto lo specchio della porta.

1' - Partiti! Fischio d'inizio di Guida a Torino

Formazioni ufficiali:

Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Isla, Marchisio, Pirlo, Vidal, De Ceglie; Tevez, Llorente.

Catania (3-4-1-2): Andujar; Gyomber, Legrottaglie, Rolin; Alvarez, Almiron, Guarente, Biraghi; Keko; Petkovic, Bergessio.

Qualche sorpresa nelle formazioni ufficiali, in particolare per i tifosi rossazzurri: De Canio punta per la maggiore densità al centro e sceglie il 3-4-1-2, lanciando Keko come trequartista e affiancando il giovane Petkovic, protagonista l'anno scorso nella Primavera, a Bergessio; dentro anche Gyomber nel terzetto difensivo, Alvarez viene avanzato ad esterno destro, Biraghi confermato a sinistra mentre la coppia in mediana sarà formata da Almiron e Guarente, con Tachtsidis e un Izco non al meglio in panchina. Qualche novità anche nella Juve: Tevez alla fine giocherà, al suo fianco Llorente, Caceres verrà impiegato come centrale in difesa con Isla che va ad occupare la posizione di esterno destro nel 3-5-2, rimane escluso Ogbonna che veniva dato come titolare alla vigilia.

Amici lettori, benvenuti alla diretta live di Juventus-Catania, gara valida per la 10^ giornata del campionato di serie A. Michele Patanè e Vavel.com - Italia vi augurano una buona serata in nostra compagnia.

La scena biblica dello scontro di Davide contro Golia sembra lo sfondo giusto su cui collocare, stasera, la sfida dello “Juventus Stadium” tra la Juventus di Antonio Conte e il Catania di Luigi De Canio. Alle 20.45, per il turno infrasettimanale della decima giornata del campionato di serie A, i bianconeri cercheranno di dare continuità all’autorevole vittoria di domenica sul Genoa cogliendo altri tre punti contro gli etnei, in palese difficoltà nei risultati ma soprattutto nella condizione fisica globale.

All’infermeria già stracolma di Torre del Grifo (fuori tra gli altri Spolli e Bellusci in difesa) si sono aggiunti Pablo Barrientos e Jaroslav Plasil, due elementi che rappresentavano confortanti certezze in un gioco latente e povero di trame e vitalità: sia l’argentino (vertebra fratturata) che il ceco (lesione all’adduttore) dovranno stare fuori per almeno un mese. Un quadro medico ai limiti del tragico, aggravato dalle evidenti difficoltà tecniche di una squadra che, soltanto cinque mesi fa, festeggiava uno strepitoso ottavo posto finale.

L’avvio della nuova stagione è stato un brusco risveglio per tutti, dopo un pre-campionato in cui non si è riusciti evidentemente a mantenere la stessa concentrazione, lo stesso spirito e la stessa cura dei dettagli che l’anno scorso alla distanza sono stati un lubrificante prezioso per il Liotro, praticamente salvo già a febbraio e proiettatosi con entusiasmo e intraprendenza alla lotta per l’Europa League. Le probabilità di riuscita nell’impresa erano già molto basse, ma per la squadra di Maran il finale fu gratificante con l’ottavo posto finale, davanti all’Inter di Stramaccioni. Tuttavia le cose, come detto sopra, sono cambiate: il Catania ha sofferto oltre il previsto la partenza di alcune pedine fondamentali del proprio scacchiere, come Lodi, Gomez, Marchese e un uomo-spogliatoio come Biagianti, ma soprattutto non ha più saputo riprodurre quella freschezza e lucidità nel manovrare e reggere ogni confronto con l’avversario, riflesso di una sensazione di fallace sicurezza che per tutta l’estate ha aleggiato sulla società del presidente Pulvirenti del vice Cosentino, nonchè sui giocatori.

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Dopo nove giornate i rossazzurri sono penultimi in compagnia di Bologna e Sassuolo con 6 punti, appena due in più del Chievo fanalino di coda. Rolando Maran, timoniere della stupenda traversata dell’anno scorso, ha pagato per tutti la situazione disastrata del gruppo dopo il ko di Cagliari: due domeniche fa Luigi De Canio è stato chiamato a risollevare le sorti della squadra e a rivitalizzarla nelle idee e nelle gambe. Un percorso che ha come requisito essenziale il recupero della dimensione “da coltello fra i denti” avuta nelle difficili stagioni di affermazione in serie A: «Il campionato non sarà finito, se dovessimo vincere con merito o per fortuna sarebbe soltanto un momento positivo, non sarebbe finita la nostra crisi. Insisto su questo concetto, tutti dobbiamo avere la stessa mentalità. La Juve è una squadra forte, ha vinto gli ultimi due scudetti e lo ha dimostrato anche con la strabordante prova di domenica contro il Genoa: abbiamo il dovere di provarci, le partite iniziano 0-0» ha dichiarato De Canio nella conferenza della vigilia. Segui la diretta di Juventus-Catania (ore 20.45).

Non ha parlato invece ieri Antonio Conte, ufficialmente per “impegni ravvicinati della squadra”, ma è intuitivo pensare che l’annullamento della conferenza stampa sia stato dovuto alla volontà di evitare altri scontri con la stampa e preservare la squadra da ogni malumore o distrazione legata alle situazioni esterne. Nei confronti televisivi e in sala stampa dopo la gara col Genoa il tecnico leccese non ha nascosto il proprio disappunto sulle voci di una rottura tra lui e l’ad Marotta, ribadendo nella sostanza il concetto della destabilizzazione cercata dall’esterno. In questa fase la Juve cerca ogni tipo di conforto sul terreno di gioco, dove è stata superba la risposta di domenica scorsa dopo le scoppole di Firenze e Madrid: se il quarto d’ora da incubo contro gli acerrimi rivali viola ha concorso a sollevare dubbi sull’affidabilità di Buffon, bersaglio di aspre critiche per il ritardo sul secondo gol di Rossi, oltreché sulla tenuta mentale e sull’organizzazione difensiva, differenti sono stati gli argomenti a margine della gara di Champions persa al “Bernabeu”, dove alle recriminazioni sull’arbitraggio si sono aggiunte le preoccupazioni circa il cammino del girone, adesso assai impervio.

«Riconfermarsi sarà difficile»: un concetto espresso e ribadito più volte sia da Conte che da Buffon, anche perché l’affermazione autorevole negli scorsi due campionati, prima da outsider in partenza poi da autentica leader, fa risaltare con un pizzico di negatività il primo scorcio della terza stagione di Conte. Eppure sette vittorie su nove gare, con quattro vittorie centrate su quattro gare interne, non sono un dato tragico e la Vecchia Signora è saldamente in corsa per il vertice del campionato, al momento occupato dall’impeccabile Roma di Garcia.

In quattro gare tra oggi i successivi undici giorni la Juve giocherà buona parte del proprio destino in stagione, almeno per la prima parte: dopo il match di stasera con gli etnei i bianconeri andranno sabato pomeriggio a Parma, mercoledì prossimo cercheranno la vittoria del rilancio in Champions con il Real di Ancelotti allo “Juventus Stadium” e domenica 10 riceveranno il Napoli di Benitez nel posticipo. Diretta Juventus-Catania (ore 20.45).

Le esigenze di turn-over sono quindi molto attuali per Antonio Conte, anche perché Lichtsteiner, Vucinic e Quagliarella, insieme ad un Pepe perennemente in preda ai guai muscolari, non hanno ancora recuperato: nel terzetto difensivo Ogbonna dovrebbe far rifiatare Barzagli, mentre Caceres è favorito su Isla nella posizione di esterno destro nel 3-5-2. Vidal dovrebbe essere titolare in mezzo al campo insieme a Pirlo e Marchisio, panchina per Pogba. In attacco Conte darà due maglie a Tevez, Llorente e Giovinco: più indicati i primi due, ma l’”Apache” potrebbe essere tenuto a riposo appannaggio della “Formica Atomica”.

Semmai non lo si fosse compreso prima, in casa Catania è totale emergenza. Con sette infortunati e tanti giocatori non al meglio, De Canio pensa a tante soluzioni ma quella più probabile è il 3-5-2, dettato non tanto dall’intenzione di giocare a specchio quanto dalla necessità di trovare una disposizione il più possibile adatta per i propri giocatori. L’unica notizia positiva è il rientro dalla squalifica dell’ex di turno Legrottaglie, in difesa insieme a Rolin, in un ottimo momento, e Alvarez, ristabilitosi dall’infortunio e adattato come centrale sinistro. Capitan Izco stringerà i denti e agirà stavolta come tornante destro, Biraghi giocherà a sinistra mentre Guarente prende il posto di Plasil in mediana; in avanti Castro sosterrà Bergessio. Diretta Juventus-Catania (20.45).

Queste le probabili formazioni:

Juventus (3-5-2): Buffon; Ogbonna, Bonucci, Chiellini; Caceres, Marchisio, Pirlo, Vidal, Asamoah; Tevez, Llorente.

Catania (3-5-2): Andujar; Rolin, Legrottaglie, Alvarez; Izco, Almiron, Tachtsidis, Guarente, Biraghi; Castro, Bergessio.

La gara sarà diretta dal signor Marco Guida di Torre Annunziata, coadiuvato dagli assistenti De Luca e Petrella, quarto uomo Schenone, Baracani e Di Bello saranno gli arbitri addizionali. I precedenti sono ovviamente a favore dei bianconeri: in quindici confronti nella città della Mole nove vittorie dei padroni di casa, quattro pareggi e due successi per gli etnei. Nelle due gare giocate allo “Juventus Stadium” Buffon e compagni hanno sempre vinto, spezzando un digiuno interno con i siciliani che durava da quattro incroci: 3-1 nel 2011-12, con il vantaggio iniziale etneo di Barrientos (prima volta in cui la Juve si trovò in svantaggio in campionato nel suo nuovo impianto) ribaltato da Pirlo, Chiellini e Quagliarella, e 1-0 nella passata stagione, con Giaccherini che risolse il match al 91’. In queste ore molti tifosi catanesi, in virtù della similarità delle difficoltà in classifica anche se ad onor del vero non nelle prestazioni (in tal senso molto più complessa quella attuale), invocano il ripetersi di quanto accaduto il 20 dicembre 2009: i rossazzurri di Mihajlovic, alla sua seconda gara dopo aver rilevato Atzori e reduce da uno sfortunato ko interno col Livorno che proiettava gli etnei all’ultimo posto solitario e destinati alla serie B (esordio non bagnato da una vittoria risolutiva come con De Canio domenica col Sassuolo), centrarono il miracolo in casa dei bianconeri di Ferrara, nel pieno della crisi che li accompagnerà per tutta la stagione; Martinez firmò il vantaggio iniziale su rigore nel primo tempo, l’assalto dei torinesi nella ripresa produsse il pari di Salihamidzic e tante altre situazioni gestite malamente in avanti, prima del contropiede vincente di Izco all’87’. Segui con noi la diretta di Juventus-Catania, alle ore 20.45.

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