Il calcio è così. Imprevedibile anche in questo. Quando ormai giornalisti e siti web davano per scontato il ritorno di mister Nicola, Spinelli dribla tutti cambiando completamente idea chiamando alla guida della sua squadra Domenico Di Carlo, l'ex allenatore del Chievo Verona, che dopo una trattativa lampo avrà la possibilità di un rinnovo automatico del contratto in caso di raggiunta salvezza.

LA DECISIONE - E' stata una scelta difficile ammette l'attuale amministratore delegato, che fa sapere che le trattative con Di Carlo sarebbero iniziate solo alle prime ore del mattino trovando poi un facile accordo. C'era stato anche un colloquio con Nicola prima del cambiamento di rotta, nel quale l'ex  tecnico avrebbe accettato la nuova proposta solo in cambio ti alcuni innesti dal mercato i quali però sembrano sempre più lontani.

LA CONFERENZA - "Si sentre pronto per quest' esperienza alla quale non mancheranno le difficoltà?" è una delle prime domande, alla quale il tecnico risponde dicendosi pronto per questa nuova avventura con il Livorno. Ha scelto la piazza toscana per un motivo semplice: la voglia di fare qualcosa di importante, di proseguire il lavorofatto da Nicola, al quale fa i complimenti, e di riuscire in un impresa quasi imposibile. I commenti sul mercato sono concisi ma ammette che due o tre ruoli in effetti sono scoperti e che sarà meglio approfondire. 

LE PROTESTE - Sono sempre più arrabbiati i tifosi amaranto e, con tutto il rispetto per la dirigenza, non ci sentiamo di dargli torto. In un momento molto complicato per la squadra, quando nel pieno di una sessione invernale di mercato qualcosa si poteva rimediare, non è stata fatta alcuna cosa se non confusione. Sui muri dello stadio campeggiano insulti verso Spinelli mentre l'unico a salvarsi sembra proprio solo Davide Nicola. Sembrano dare fiducia solo a lui i tifosi e, per la mancanza di risultati utili, proprio quest'ultimo viene sollevato dall'incarico facendo subentrare al suo posto Attilio Perotti.

Ora, un nuovo cambio; gli ultras invitano Spinelli ad andarsene e, come si legge in un comunicato, spiegano come a differenza dei tifosi occasionali che vanno allo stadio per vedere le 'big', loro tengono in modo particolare a maglia e città. Tra gli "errori" del presidente da loro citati ci sono la voluta esclusione dalla Coppa Uefa, l'invito di andare al cinema invece che presentarsi allo stadio, la mancata presenza sul mercato in entrata. Gli ultras infine,concludono la loro lettera così: "Per queste ragioni terremo la Curva Nord vuota per i primi 10 minuti. Per protestare contro una società che non onora né la maglia né i propri tifosi. Per contestare l'arroganza di Spinelli. Per far capire che NOI non ci arrendiamo".