Ci ha provato fino all'ultimo il patron Squinzi. Troppo stuzzicante, per desistere, l'idea Inzaghi. Affidare a un rapace dell'area, a un entusiasta, un progetto salvezza difficile, ma non impossibile. Un giocatore di carattere, un uomo di campo, per motivare ragazzi alle prime armi verso la difficile permanenza nella massima serie. A cozzare contro la volontà del Presidente, il secco no del Milan. Resta alla Primavera Super Pippo, così vuole Galliani, così impone Berlusconi. Lui candidato per il dopo Allegri, scavalcato nella corsa alla panchina da Clarence Seedorf, vede sfumare un'altra chance importante.

"Desidero ringraziare il Presidente Squinzi e il Sassuolo Calcio per l'opportunità offerta di poter far parte del loro progetto. Sono lusingato e onorato che il Sassuolo, società ambiziosa con idee chiare, innovative, concrete, abbia pensato a me per la guida tecnica. Mi è sembrato giusto però rispettare la decisione del Milan". Queste le parole di Inzaghi.

Sfumato il sogno, ecco il ritorno alla realtà. Un allenatore navigato, esperto, abituato alle sabbie mobili del fondo classifica. Al Sassuolo arriva Alberto Malesani. Per lui contratto fino a fine stagione, con rinnovo automatico in caso di salvezza. Esordio subito da ex, contro il Verona, allenato dal 2001 al 2003. Non fortunata l'ultima esperienza del tecnico su una panchina di A. Il fumantino Zamparini lo cacciò lo scorso anno, dopo tre pareggi. Resta da compendere la scelta di rinunciare a Eusebio Di Francesco. Fatale la sconfitta con una concorrente diretta come il Livorno, ma il Sassuolo, dopo lo 0-7 subito a Reggio con l'Inter aveva invertito la marcia, tenendo un ritmo salvezza nelle successive giornate, conseguendo risultati di prestigio come la vittoria sul Milan. Terz'ultimo in classifica, un sol punto dietro Bologna e Chievo. Non certo già spacciato.

Il mercato ha rinforzato la rosa. Sono giunti Ariaudo e Manfredini per completare la difesa. Sansone e Biondini in mediana e Floccari per l'attacco, unico reparto già all'altezza della A. La Roma ha inoltre parcheggiato qui il talento Sanabria. Sul fronte cessioni la partenza più illustre è stata quella di Schelotto, nel maxi scambio col Parma. In dirittura d'arrivo lo scambio Brighi - Kurtic col Torino.