Rudi Garcia l'aveva anticipato. Riteneva il Campionato di Serie A 2013/14 bello che andato. 24 ore dopo ha mantenuto le promesse ed è sceso in campo a Catania con una formazione rimaneggiata perdendo così anche matematicamente - e non solo logicamente - la possibilità di aggiudicarsi lo Scudetto. Oggi la Juventus diviene aritmeticamente Campione d'Italia per la terza volta consecutiva, cosa che non gli succedeva dagli anni '30. Tutto grazie ad una debacle clamorosa della Roma a Catania per 4-1. Vittoria etnea che rimette i rosso-azzurri in corsa per la salvezza: dopo tante giornate passate in fondo alla graduatoria, infatti, il Catania lascia l'ultima posizione in classifica, complice anche la sconfitta esterna del Livorno ad Udine per 5-3. Nella lotta per non retrocedere perde colpi il Chievo che cade contro il Torino e ne guadagna il Bologna che pareggia a Genova. In zona Europa, dietro le ormai qualificate all'Europa League Fiorentina ed Inter, corrono Parma ed appunto Torino, con Lazio, Milan e Fiorentina che ancora devono scendere in campo. Prima del racconto del promeriggio, eccovi la classifica di Serie A aggiornata al 36° turno:

Catania - Roma 1-4

Senza voglia e molle come mai l'abbiamo vista, la Roma di Garcia perde solamente la 3° partita della sua Serie A 2013-14 4-1 a Catania. Addio speranze di rimonta per i giallorossi, che si erano arresi forse già dopo l'1-3 della Juventus in casa del Sassuolo. Quattro le reti impartite dal Catania ai capitolini, mai nessuno ci era riuscito quest'anno con la Juventus che si era fermata a 3. Con questa sconfitta la Roma rimane 12 punti dietro la Juventus e con due turni ancora a disposizione potrà arrivare massimo a 92, un punto in meno rispetto dell'attuale somma bianconera. Interrotta la striscia di 9 vittorie consecutive. E' invece la seconda vittoria consecutiva casalinghe per il Catania, che conta 6 punti nelle ultime 3 gare. Adesso la salvezza dista appena tre punti: solo il Sassuolo si frappone fra etnei e 17° posto.

La partita si sblocca al 26° grazie alla rete di piatto ed in contropiede di capitan Izco su assist di tacco di Leto. Dodici minuti dopo raddoppia addirittura il Catania, in una gara che sembra surreale: l'autore della rete è ancora una volta Izco con il secondo inserimento propiziatorio sull'out sinistro, dove Dodò e Romagnoli svolgono i loro compiti in maniera pessima. Terzo gol stagionale per un centrocampista che in carriera ne aveva segnati appena cinque. La Roma è crollata ma prova a rialzarsi: accorcia le distanze Francesco Totti che rompe il digiuno che durava dal 17 Marzo con una voleé su sponda di testa di Florenzi un minuto prima che Garcia si inalberi e mandi in campo Gervinho, inizialmente lasciato in panchina. Nel secondo tempo chiudono senza troppo sudare la pratica prima Bergessio con unra ribattuta su parata di De Sanctis e poi Barrientos a dieci minuti dal termine con una potente staffilata. Parziale attenutante della Roma l'assenza contemporanea di Toloi e Benatia.

Chievo - Torino 0-1

Un'autorete decisiva di Gennaro Sardo, autore della deviazione fatale all'altezza del primo palo su azione di calcio d'angolo, comporta la terza sconfitta consecutiva del Chievo e la terza caduta consecutiva al Bentegodi (la terza consecutiva per 0-1). Il Chievo ha inoltre perso quattro delle ultime cinque gare. Salvarsi, così, diventa difficile. La classifica racconta ora di un Chievo con appena 2 punti sul Sassuolo terzultimo e quindi sulla zona rossa. Vietato sbagliare la trasferta di Cagliari domenica prossima. Il Torino dei sogni di Cerci&Immobile ottiene, per contro, il sesto risultato utile di fila, la quarta vittoria nelle ultime cinque partite ed il settimo match consecutivo con almeno un gol segnato in trasferta.

Il gol che decide la gara giunge al 54° e fattore chiave è il tacco di Kurtic sul tiro dalla bandierina con la traiettoria che si crea che colpisce Sardo e batte Agazzi. Ora il Torino raggiunge quota 55 punti e risponde alla vittoria del Parma, rispetto al quale conta 1 punto in più. Nella diatriba per la sesta piazza, quella che qualifica all'Europa League, invischiate anche Lazio, Verona (52 con una gara in meno) e Milan (51 con una partita in meno). Da segnalare l'espulsione ingiustissima di Sergio Pellissieri al 66°.

Genoa - Bologna 0-0

Chi approfitta della sconfitta interna del Chievo è il Bologna che con il pareggio ottenuto in casa del Genoa si avvicina ai gialloblù ed adesso dista appena un misero punto. Uno solo come il punto ottenuto a Marassi, dove le due squadre si dividono la posta in gioco in una gara apparentemente senza squilli. Il Genoa, ormai salvo, si accontenta della X che non fa soffrire. Dal momento in cui la permanenza in A è diventata certezza il Genoa non ha più vinto (non trionfa da 6 partite). Il Bologna fa addirittura peggio: 7 gare senza tre punti, 6 gare senza vittoria in trasferta ed a secco di reti segnate da ormai tre incontri.

Parma - Sampdoria 2-0

Una Sampdoria arrendevole si presenta al Tardini senza motivazioni e diventa vittima sacrificale del Parma che cerca l'Europa League. Finisce 2-0 con i ducali che rimangono un punto dietro la zona desiderata, visto lo 0-1 del Torino che disinnesca la vittoria odierna. Superate tuttavia Lazio ed Hellas in attesa delle gare di domani e martedì. Sul tabellino i nomi sono quelli di Cassano (grandissimo contropiede di Biabiany che poi, davanti al portiere, sbaglia il controllo ed appoggia involontariamente a FantAntonio che non esulta per rispetto verso la sua ex squadra) e Schelotto (rasoterra da appena fuori area) all'alba ed al tramonto della gare. Per Cassano è il dodicesimo gol in A quest'anno ed il 105° in carriera nel Campionato Italiano.

Interrotta per i gialloblu l'astinenza da reti durata due gare. Inoltre quella di oggi è seconda vittoria nelle ultime 5 partite e la terza nelle ultime 5 nel proprio stadio. Fermata la caduta libera di due sconfitte di fila. Per la Doria è la quarta partita persa nell'ultimo mese su cinque giocate e la quarta trasferta improduttiva nelle ultime cinque.

Udinese - Livorno 5-3

La partita meno italiana del secolo finisce 5-3 e sorride all'Udinese trionfante. Piange il Livorno, ormai condannato alla retrocessione: a due gare dal termine sono quattro i punti da recuperare al Bologna (oppure cinque al Chievo). Eppure non è la gara con più reti di questa stagione: anche Fiorentina - Verona era terminata 5-3. Il parziale del primo tempo è di 5-2. Passa in vantagigo il Livorno con Paulinho, padre di una punizione magistrale che batte Scuffet. Tre minuti dopo Di Natale sbaglia un rigore per fallo dell'ex Coda ma nemmeno un giro di lancette d'orologio dopo si fa perdonare facendosi trovare solo soletto sul secondo palo per il facile appoggio al volo su traversone di Bruno Fernandes. Al 21° rimonta completata per l'Udinese di Guidolin: Badu fa 2-1 con il suo solito inserimento di dietro. Ma Paulinho pareggia ancora, trovando le forze necessarie per calciare la seconda punizione che fa male a Scuffet: 2-2 con complicità ingente di Danilo, che devia la palla in barriera ed inganna Scuffet. 2-2 e palla al centro, con il Livorno affamato di punti. Passano undici minuti prima che Pereyra metta dentro il 3-2 al termine di un'azione fantastica della squadra di casa: Di Natale riceve palla fuori area spalle alla porta, apre in fascia di prima per Gabriel Silva che sempre di prima mette in mezzo e trova il tiro di Pereyra. Dopo l'assistenza a Gabriel Silva tocca il gol: battuto Anania, titolare al posto di Bardi, punito per i troppi errori, senza patemi su traversone basso di Allan. Al 45° c'è ancora tempo per il 5-2 di Totò Di Natale. Classico gol alla Di Natale: scatto sul filo del fuorigioco dietro il centrale, stop e colpo al volo. Totò diventa l'ottavo marcatore all-time in Serie A superando Signori e Del Piero a quota 188 reti. Nel secondo tempo gli animi si placano ed arriva solo il 5-3 di Mesbah dopo un'azione personale di Belfodil sullafascia destra e la ribattuta di Scuffet.

Finisce 5-3 col Livorno che precipita ultimo a 25 punti ed infila la quinta sconfitta di fila dopo il 2-2 interno con l'Inter, sono 6 sconfitte nelle ultime 7. L'Udinese torna alla vittoria dopo 4 match ma vince la quarta nelle ultime 6 in casa.

Il resto della 37° giornata di Serie A:

Milan - Inter (oggi, ore 20.45)
Lazio - Hellas Verona (domani, ore 19)
Juventus - Atalanta (domani, ore 21)
Fiorentina - Sassuolo (martedì, ore 19)
Napoli - Cagliari (martedì, ore 21)