Quando neanche la notte riesce a spazzare via la delusione, allora il mattino lascia spazio alla rabbia. Twitter è stato il teatro di sfogo per Giuseppe Rossi, lasciato fuori dai 23 che voleranno in Brasile, dopo il test contro l'Irlanda sabato, a causa dei problemi fisici (e mentali) che hanno hanno costretto Prandelli a rinunciare a lui e a chiamare, a sorpresa, Lorenzo Insigne.

Nesuno si aspettava della mancata convocazione di Pepito (questa é la terza occasione persa: aveva già saltato Mondiale 2010, Europeo 2012 ed ora, inaspettatamente, anche Mondiale 2014) che sabato non aveva brillato particolarmente ma non aveva neanche deluso. Poi ieri la doccia fredda: a malincuore il ct degli azzurri Cesare Prandelli, suo primo grande estimatore, ha dovuto escluderlo. Tante le rivolte sul web, le discussioni, i commenti poco carini ma ancora nessuna parola da parte del giocatore. Anche la fidanzata si era espressa, proprio tramite lo stesso social network. Poco fa però ecco che Pepito ha avuto qualcosa da ridire.

Era stato accusato di "aver smaltito l'infortunio, forse, ma non il blocco mentale che lo tiene lontano dai possibili tackle degli avversari. Si vede che non cerca il contrasto". L'attaccante della Fiorentina mostra il suo dissenso in tre tweet:

Alla fine Pepito capisce che può bastare così, che l'unica cosa da fare è appoggiare i suoi compagni che andranno in Sudamerica a vincere certamente anche per lui, e non può che sperare di risentire e cantare (un po' amaramente) "po-po-po".