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Tavecchio nel caos, la Fiorentina dice no

Anche la viola, dopo Roma e Juve, contro la possibile presidenza di Carlo Tavecchio.

Tavecchio nel caos, la Fiorentina dice no
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Di Johnathan Scaffardi

Si allarga il fronte anti-Tavecchio. Il Mondo del calcio, da tempo immobile, ancorato a usi e costumi antichi, batte un colpo. Sarà il tempo a dire se il montante scagliato da Firenze porterà con sè proseliti e nuovi seguaci. Resta per ora forte la candidatura alla Presidenza Figc di Carlo Tavecchio, ma i primi spifferi cominciano a insinuarsi nel forte benestare ricevuto al momento della candidatura. Con il massimo sostegno di Lega Pro, Serie B e Serie A, eccezion fatta per gli eccellenti rifiuti di Juve e Roma, sembrava impossibile pensare a possibili stravolgimenti, con l'inserimento della novità Albertini.

A cambiare, parzialmente, scenario, le parole del Presidente viola Mario Cognini "Candidatura non più sostenibile". La rivolta del panorama sportivo italiano e internazionale per le parole, quantomeno fuoriluogo, di Tavecchio ha sancito la prima scissione. Fino ad ora, nonostante polemiche e dissenso, nessuno aveva manifestato apertamente l'intenzione di cambiare bandiera, voltare pagina.

Giunge anche dal campo una forte risposta all'ingloriosa uscita razzista, questo il pensiero di Okaka "La gente dovrebbe averlo già convinto a fare un passo indietro. Dispiace che nel 2014 si parli ancora di colore della pelle". Sostegno invece per Tavecchio da Zdenek Zeman "Uscita censurabile, ma i troppi stranieri fanno male all'Italia".