La richiesta ufficiale dei nove club di Serie A sortisce i primi effetti. La lettera firmata da quasi la metà delle società della massima serie provoca immediate reazioni. Il primo a prendere posizione è Demetrio Albertini. Lo sfidante lancia una frecciata a Carlo Tavecchio. L'ex centrocampista del Milan è pronto a ritirare la candidatura, come chiesto dai "rivoltosi", a patto che con lui lasci la scena anche il leader della serie D. 

Attraverso i social, strumento di diffusione dominante in questa lotta di potere, Albertini propone un passo indietro "Se nell'interesse del calcio Tavecchio ritirasse la propria candidatura sarei pronto a fare altrettanto, con l'unico fine di tenere unito il nostro mondo che ha urgente bisogno di riforme e dialogo".

Difficile che Tavecchio, sorretto da Lotito e Galliani, ma soprattutto dalle leghe minori, accetti la proposta del rivale. 

Nel frattempo posizione contrastante a quella dei suddetti nove club è quella del Presidente rosanero Zamparini "Sono inorridito dal documento che hanno fatto, sono un branco di citrulli. Hanno anche tentato di cooptarmi, mi hanno telefonato Cairo e Agnelli, ma li ho mandati a quel paese. L'inziativa dei club mi fa schifo, si devono vergognare. Cercare di sovvertire una maggioranza attraverso il potere è vergognoso".