Nel grande prato del calcio olandese, tra ciuffi d'erbetta ancora troppo verdi, tra meravigliosi fiori già colti, un tulipano sta sbocciando: Tonny Emilio Trindade de Vilhena, ma per noi sarà solo Vilhena.

Vilhena nasce a Maassluis, una delle città più romantiche, una Venezia nei Paesi Bassi, città situata nel Sud dell'Olanda, il 3 gennaio 1995. Mamma olandese pura, papà angolano ma è stato proprio quest'ultimo a svolgere un ruolo fondamentale nella sua vita: a otto anni il padre lo porta a fare un provino per il Feyenoord. Dura poco, davvero poco. “Quindi o é andato bene e mio figlio ce l'ha fatta, o torniamo a casa e gli spiego che non é colpa sua” pensa lui. Lo staff del Feyenoord arriva davanti al padre e gli dice “Lo prendiamo”. E' fatta, è dentro. Tonny è il più giovane di tutti ed anche il più magrolino. No problem, scala tutte le gerarchie in primavera e conquista tutti gli allenatori. L'enfant prodige. Nel 2011, a 16 anni, l'Under 17 decide che é il momento di chiamarlo e lo porta con sé all'Europeo di categoria in Serbia. Il ragazzino viene schierato titolare in ogni singola partita (tranne la terza del girone per farlo rifiatare contro una talentuosa Inghilterra che avrebbe affrontato nella quarta partita). Nella seconda partita del girone, castiga la Romania con un bel goal. Contro i tedeschi, in finale, si scatena (quella partita finirà 5-2 per gli arancioni): due goal (video sotto) e due assist e Olanda campione d'Europa. Dopo la gioia per la vittoria europea c'è però il Mondiale di categoria da giocare, dopo appena un mese. Arrivati con i favori del pronostico, gli olandesi si perdono e non passano nemmeno il girone eliminatorio.

Per quanto riguarda il club, arriveranno le prime gioie l'anno dopo, nel 2012. Dopo nove anni (dal 2003 al 2012) entra in prima squadra grazie a Ronald Koeman e debutta alla tenerissima età di 17 anni contro il VVV-Venlo in trasferta il 22 Gennaio 2012: solo nove minuti per lui, subentrato a Leerdam quando la partita era ormai chiusa a favore degli avversari (2-1). Per vederlo titolare la prima volta dobbiamo aspettare circa due mesi, il 18 Marzo, ancora fuori casa, contro il Twente (vittoria del Feyenoord per 2-0, novanta minuti per lui). Per vedere il primo goal in maglia bianco-rossa voliamo al 25 novembre nella sfida ad Alkmaar con l’Az.

Ma é il 2013 l'anno della consacrazione di Vilhena: il 3 Febbraio entra di diritto nella storia del Feyenoord diventando il più giovane calciatore (18 anni e 31 giorni) a siglare una doppietta (3-1 al Willem II). Ottiene un posto da titolare e firma 4 goal in 27 presenze (e un assist) in Eredivisie 2012/2013. L'anno scorso in Eredivise ha migliorato la capacità di assistere i compagni sotto porta (chiedere a Graziano Pellé per conferma) ed ha siglato 6 goal e 7 assist in 32 match.

Vilhena nasce trequartista, ha abbandonato subito quel ruolo per prendere in mano le chiavi del centrocampo. Koeman lo schierava come mezzala sinistra per sfruttarne al massimo la visione di gioco e la tecnica. Giocando accanto ad un regista è libero di far valere il suo dinamismo in fase di recupero palla, per poi lanciarsi nello spazio quando la squadra è in fase offensiva (per capirci, un po' come Marchisio e Vidal nella Juve che affiancano un regista come Pirlo). Con la palla fra i piedi sa sempre cosa fare, ricama assist fantastici (citofonate ancora a Pellé se non ci credete) e trova sempre gli spazi giusti per inserirsi in zona offensiva. Quello che impressiona maggiormente è la sua facilità di corsa, ciò gli permette di poter dare una mano anche in copertura. Alto 175cm per 73 kg, Tonny ha qualcosa di magico nel suo piede sinistro (suo piede preferito ma é bravo anche col destro). Qualità e sostanza, corsa, visione di gioco, buone capacità di inserimento, grinta, pressing, forza nei contrasti, padronanza nella gestione del pallone e nell’organizzazione della manovra. Un giocatore completo.

Un video dove vengono mostrate le abilità del giocatore: