Se per riforme intendiamo un passo verso la modernità e la semplificazione, non possiamo fare a meno di interrogarci sui problemi del nostro calcio. La moviola in campo darebbe un contributo sostanziale al nostro gioco in termini di rispetto delle regole. Una lotta all'ambiguità e alla cattiva fede, con buona pace dei complottisti. La moviola in campo é diventata una necessità. Punto.
In NFL esiste dal 1987 e nacque per tutelare gli investimenti, già questo basta per convincerci che le partite devono essere decise dai calciatori, non dai guardalinee. Il nostro torneo, senza accorgimenti, rischia di essere comunque falsato, con un fiume di processi pronto a straripare su carta stampata e televisioni. A Carlo Tavecchio il compito di farsi avanti con una proposta. Ma come funzionerebbero eventualmente la moviola in campo e il suo mondo fatto di revisioni e instant replay? Soltanto il direttore di gara potrebbe usufruire di un numero illimitato di replay mentre ai due allenatori l'arduo compito di fermare il gioco (due o tre volte a partita per squadra, questa l'idea) per chiedere delucidazioni allo schermo. Un passo avanti sostanziale e che andrebbe verso un arbitro ancora più umano, non più schiavo di provocazioni e condizionamenti ambientali.
Il direttore di gara avrà tutti gli strumenti per non essere decapitato dall'opinione pubblica, anzi sarà più libero di scegliere la giusta via per un calcio condiviso e condivisibile.