La maledizione del Sant'Elia colpisce ancora. Il Cagliari in casa proprio non riesce a vincere. Stavolta tocca al Chievo lasciar la Sardegna con dei buoni punti in tasca, ed il bottino è pieno: finisce 2-0 in favore della squadra di Maran il posticipo delle 19 della 14esima giornata di Serie A. Punteggio tutto maturato nei primi minuti, in cui gli ospiti trovano il doppio vantaggio con Meggiorini e Paloschi, e che permette loro di operare il sorpasso in classifica proprio ai danni dei Cagliaritani, uscendo dalla zona retrocessione e trovando il quinto risultato utile consecutivo. Insomma, con Maran in panchina le cose vanno a gonfie vele.

LE SCELTE - Cagliari che punta su Benedetti in difesa a fianco di Rossettini al posto di Ceppitelli, mentre Avelar parte dalla panchina, con Pisano titolare. Davanti ancora assente Marco Sau, sempre Farias al suo posto vicino a Cossu e Ibarbo. Risponde con il 4-4-2 il Chievo con Meggiorini e Paloschi davanti, Hetemaj largo a centrocampo con Radovanovic e Isco al centro. Dietro ancora Zukanovic preferito a Biraghi, e tra i pali scelto Bizzarri anzichè Bardi.

PRIMO TEMPO - La difesa di Zeman sbanda sin dai primi minuti, e il Chievo ne approfitta immediatamente, con un grande uno-due nei primi 10 minuti, entrambe le volte con i due attaccanti: al 3' Meggiorini sfrutta un retropassaggio di testa abbastanza insensato di Ekdal per rovesciare alla grande il vantaggio dei suoi; solamente pochi minuti dopo è Paloschi a segnare il secondo gol, terzo per lui in stagione, sull'assist di Birsa dalla sinistra, su cui l'attaccante mette il piede per battere ancora una volta Cragno. All'11' va vicinissima al clamoroso terzo gol la squadra di Maran, che ha ottenuto 6 punti in 4 partite da quando siete sulla panchina dei gialloblu: è ancora Meggiorini ad avere sul sinistro la palla buona, servito da Paloschi sul rimorchio, ma calcia alto. Fatica per tutto il primo tempo a riprendersi dalla doppia botta iniziale, la squadra offensivamente non riesce a carburare e dietro non soffre solo perchè i Clivensi smettono sostanzialmente di attaccare e si chiudono dietro, non concedendo il minimo spazio all'attacco di un Cagliari che cerca di attaccare con gli spunti di Cossu, Ibarbo e Farias, ma riuscendo a concludere molto poco, rischiando anzi in contropiede. Proprio al 36' è Birsa a lanciare Paloschi, che però non trova la porta, e non di poco; lo stesso attaccante, migliore in campo, ci prova nel finale della prima frazione, ma Cragno risponde bene sul primo palo. Nel mezzo delle due occasioni, Cossu rischia il rosso per un bruttissimo fallo su Meggiorini, ma viene graziato.

SECONDO TEMPO - Come da copione, Zeman rivoluziona i suoi nell'intervallo e spende tutti i tre cambi, inserendo Avelar, Donsah e Longo al posto di Cossu, Pisano e Crisetig. In campo cambia decisamente l'atteggiamento, e si vede sin dai primi minuti, quando il Cagliari spinge sull'acceleratore, cavalcando il solito Ibarbo, ma il Chievo chiude tutti i buchi e non permette ai padroni di casa di concludere verso la porta di Bizzarri, vero e proprio talismano, visto che con lui in campo la squadra veronese non perde mai. Diventa nervosa la partita al 56' quando Frey e Ekdal vengono a contatto e lo svedese reagisce male, giallo per entrambi e tensione che sale nel rettangolo di gioco. Non cambia però nulla sul piano del gioco, i padroni di casa non trovano grandi spazi con le loro iniziative personali e continuano a soffrire le ripartenze: ci prova anche Izco al 64', impegnando Cragno. Col passare dei minuti il ritmo di gioco scende e ovviamente a trarne benefici è solamente la squadra ospite che nel frattempo inserisce uomini più freschi come Schelotto e Pellissier. Cerca la fiammata Ibarbo al 78', che aggancia un bel pallone ma di sinistro calcia troppo piano, e Bizzarri va in presa facile. Ultima vera palla gol per riaprire la partita che è sul piede di Longo a pochi minuti dalla fine, ma è bravissimo Zukanovic a chiudere. Nel finale non succede più nulla, ed è il Chievo a portarsi a casa tre punti fondamentali per la salvezza.

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About the author
Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]