Sempre Cristiano Ronaldo. Comunque Cristiano Ronaldo. Il Pallone d'Oro 2014 è del fenomeno portoghese. 61 gol, una Champions League e innumerevoli record: non poteva essere altrimenti. Non c'è Messi o Neuer che tenga di fronte alla grandezza del numero 7 del Real Madrid al momento, che rispetto all'anno scorso è apparso meno emozionato e più grintoso. Queste le sue parole: "Ringrazio mio figlio, la mia famiglia, la mia compagna, e tutti quelli che hanno votato per me, il mio allenatore Ancelotti, i miei compagni e chi lavora per la mia squadra. Abbiamo raggiunto molti obiettivi insieme e questa serata è unica. Questo premio mi da motivazioni per andare avanti a continuare a conquistare vittorie. Spero di riuscire ad eguagliare Messi, magari già l'anno prossimo". E poi un urlo liberatorio, magari che si allontana dallo charme della cerimonia, ma che esprime perfettamente l'emozione del momento. Una vittoria netta quella di CR7: 37.66% dei voti per lui, davanti al 15,76% di Lionel Messi e al 15.72% per Manuel Neuer.

Nadine Kessler, centrocampista del Wolfsburg e della nazionale tedesca, ha invece vinto il Pallone d'oro femminile, che ha dedicato il premio a Junior Malanda, giovane centrocampista scomparso pochi giorni fa, che fa parte della sua stessa società. Le altre due candidate battute erano Marta, fantasista Brasiliana del Rosengard, e Abby Wambach, attaccante degli Stati Uniti e dei New York Flash.

Il titolo di Coach of the year è stato invece vinto da Joakim Low, commissario tecnico della Germania campione del mondo in carica, che nel suo discorso ha ringraziato tutta la squadra che l'ha portato sul tetto del mondo, e nono solo i giocatori: Low ha infatti sottolineato anche il lavoro di tutta l'organizzazione del calcio tedesco. Il campione del mondo in carica ha battuto due colleghi che lavorano a Madrid: Carlo Ancelotti per il Real e Diego Pablo Simeone, dell'Atletico. Un altro tedesco, Ralf Kellerman, è stato invece premiato come Coach of the year del calcio femminile: il tedesco è alla guida del Wolfsburg (società pigliatutto nell'ambito femminile quest'anno) e ha battuto la connazionale Maren Meinert, allenatrice delle giovanili della nazionale tedesca, e Norio Sasaki, allenatore del Giappone.

Puskas Award, per il miglior gol, assegnato in maniera democratica, ovvero con la votazione popolare sul sito ufficiale della FIFA, vinto da James Rodriguez con lo splendido gol realizzato nell'ottavo di finale del Mondiale brasiliano contro l'Uruguay, battendo Roche, giocatrice di seconda divisione irlandese, e Robin Van Persie con il suo gol di testa contro la Spagna. Questo il gol vincente:

Scelto anche, come di rito, l'undici migliore di tutta la stagione calcistica, il FIFpro World XI, votato dai calciatori stessi: il portiere è Manuel Neuer, i quattro difensori sono: Sergio Ramos, Philipp Lahm, David Luiz e Thiago Silva; tre centrocampisti, Angel Di Maria, Toni Kroos e Andres Iniesta, mentre in attacco insieme a Lionel Messi e Cristiano Ronaldo c'è Arjen Robben.

Tra gli altri premi assegnati, anche il Presidential Award 2014, vinto dal 90enne giornalista giapponese Hiroshi Kagawa, premio assegnato a chi aiuta lo sviluppo del calcio a livello mondiale. Il Fair Play Award è stato invece assegnato a tutti i volontari che hanno collaborato con la FIFA, per cui il trofeo sarà portato in giro per il mondo, nei vari musei.