Pomeriggio di Serie A. Pomeriggio con tanti gol e tante sorprese. I gol sono ben 21 dalle sole 6 gare del pomeriggio. La sorpresa sostanzialmente è una e da lì partiamo: l'Atalanta torna a vincere dopo un digiuno di quattro partite e lo fa a San Siro, in casa del Milan, per 0-1. Decide German Denis, al terzo gol nelle ultime quattro gare. Il capitano atalantino ed i bergamaschi in generale sono bravi a capitalizzare un errore in fase di impostazione del Milan: tacco naïf di Menez in mezzo al campo, ruba palla il centrocampo ospite e ormai giunti sulla trequarti Moralez imbucherà bene per il suo centravanti. Un gol che lascerà impietrito un Milan fin lì e giù di lì padrone del gioco ma poco incisivo per esserlo anche del risultato. Il Milan bissa quindi il flop dell'Inter dal quale viene raggiunto all'ottavo posto. Non si vince dal 14 Dicembre e Natale sembra esser stato proprio maledetto: dalla sosta due sconfitte (entrambe a San Siro. Il totale di debacle casalinghe in Campionato diventa quattro contro l'unica disfatta fuori casa) ed un pareggio. Per la squadra di Colantuono appena seconda vittoria fuori da Bergamo.

Bergessio festeggia l'1-0

Riprendono quota invece le aspettative di Champions League in casa Sampdoria. Senz'altro per l'acquisto di Eto'o ma sopratutto grazie alla vittoria odierna per 0-2 sul campo del Parma. Mihajlovic ed i suoi, che non vincevano due gare di fila dalle giornate numero 5 e 6, doppiano il trionfo per 1-0 sull'Empoli di settimana scorsa vincendo anche oggi senza subire reti. Tre punti senza patemi al Tardini dove basta una leggera supremazia finalizzata dalle reti di Gonzalo Bergessio (prima rete con la Sampdoria in A per lui) su assist del solito Eder (bravissimo anche oggi) e Soriano (anche a lui basta il tap-in in mischia). Da segnalare la seconda panchina consecutiva di Okaka ed il debutto con il Parma di Nocerino. Si mette sempre più dura per i ducali che puntano alla salvezza: oggi è arrivata la 7° sconfitta stagionale in casa propria su 10 gare giocate.

L'impressionante tridente del Sassuolo: N.Sansone-Berardi-Zaza

Passiamo all'altra genovese, il Genoa di Gasperini, che dà vita ad una partita schizofrenica contro il Sassuolo sempre più sorprendente di Di Francesco. Finisce 3-3. Un continuo botta e risposta con il Sassuolo tre volte davanti e tre volte raggiunto. Dà il via alle danze Berardi che trasforma il calcio di rigore suggerito da Tagliavento (oggi giudice di linea) a Calvarese. Al 25° grande azione del Genoa: azionato, l'arrembante Iago Falqué, non sbaglia e punisce Consigli tagliando da destra verso il centro sul bel pallone di Lestienne. Lo stesso belga sarà l'autore dell'assist anche per il 2-2 di Fetfatzidis al 53° (contropiede ben giocato, cross basso, il greco scarta Consigli e deposita) appena tre minuti dopo il secondo vantaggio del Sassuolo, stavolta passato in vantaggio con Simone Missiroli, abile nel farsi trovare pronto quando si è trattato di punire le ingenuità di Perin e Rincon su angolo a favore. Al 69° è ancora Berardi a portare avanti i suoi con il 3-2 che a dir la verità come padre ha Zaza, tenace nel rubare palla ad Izzo e servire la palla giusta al suo compagno d'attacco. Quando tutto sembra terminato Calvarese assegna un altro rigore (giusto), stavolta al Genoa: Magnanelli, molto ingenuo, spinge su calcio da fermo e viene punito. Fetfatzidis capitalizzerà la chance da titolare al posto dell'infrotunato Matri (ha giocato da falso nueve) mettendo a segno il secondo gol personale. Per i liguri, comunque settimi a -3 dall'Europa League, quinta partita senza vittoria, 10 gol subiti nelle ultime 4 partite e seconda X consecutiva in casa. Prosegue il buon momento del Sassuolo (squadra più "pareggiante" della A con l'Empoli: 10 X), che ne ha persa 1 nelle ultime 10, pareggia la terza partita nelle ultime quattro e va a segno per la quarta trasferta di fila.

Sempre in zona Europa sudata ma meritata vittoria della Fiorentina che vince in casa del Chievo e si piazza a -3 dall'Europa League, proprio come il Genoa. 2-1 il risultato finale ed il nome del marcatore decisivo non è uno qualunque: è Khouma el Babacar il match-winner. Il senegalese, appena rientrato dall'infortunio, è pronto a tornare titolare con buona pace di un Mario Gomez anche oggi opaco. Tre punti che arrivano al 94°, quando tutto sembrava indirizzato verso l'1-1. Nel primo tempo chiaro dominio viola con Gonzalo Rodriguez in rete, al terzo gol in questa A ed al nono da quando è arrivato a Firenze (l'assist è di Tomovic). Dopo tanto soffrire, nella seconda frazione, era arrivato l'1-1 di Pellissier - oggi titolare al fianco di Paloschi - su palla vagante. In zona Cesarini lo stacco decisivo di Babacar su cross dalla destra di Joaquin. Quattro vittoria nelle ultime 5 fuori per la Viola.

Altre due partite molto interessanti a centro classifica. Partiamo da Cesena - Torino, terminata 2-3. I granata partono fortissimo, o meglio, i bianconeri partono malissimo. La squadra di Ventura al 22° è già sullo 0-2: Benassi - titolare al posto di Vives - scaraventa dal limite su appoggio di Farnerud e Quagliarella - finalmente in rete (non segnava dal 19 ottobre) ancora su invito di Farnerud (cross sul secondo palo) mette dentro abilmente lo 0-2. Prima dell'intervallo il Torino perde un uomo (si fa male Darmian) ed un gol di vantaggio: Brienza realizza il calcio di rigore concesso da Guida (molto bravo a non cadere nell'errore che sembrava in procinto di commettere) per uscita bassa di Padelli. Dopo un secondo tempo di transizione il Torino riceve la sua doccia gelata: ancora Brienza, ancora dagli 11 metri (grandissimo errore di Jansson, sostituto dello squalificato Glik). 2-2. A metà secondo tempo era però entrato il nuovo acquisto di Cairo Maxi Lopez. Sarà lui a dare i tre punti a Ventura (non segnava dalla 2° giornata): all'87° dai e vai nello stretto con Quagliarella e gol da manuale. Per i granata sesto risultato utile consecutivo (2 vittorie e 4 pareggi) e ritorno alla vittoria fuori casa all'ottavo tentativo. La questione salvezza si mette meglio per il Torino e peggio per il Cesena (terza sconfitta di fila, quarta nelle ultime cinque, quarta consecutiva al Dino Manuzzi e 18° partita con almeno un gol preso), fanalino di coda insieme al Parma.

Termina invece 2-2 la sfida fra Cagliari ed Udinese. Stramaccioni e Zola si dividono la posta in palio mettendo in mostra la solita truppa di bei giovanotti. Uno di questi, il 18enne ghanese Donsah (all'appena terza da titolare quest'anno), come contro il Cesena, metterà a ferro e fuoco la fascia destra servendo a Joao Pedro (secondo gol consecutivo per lui) la palla dello 0-1 al 39°. Nella seconda frazione la musica cambia in poco tempo: al 55° staffilata di Allan in contropiede (primo gol nel Campionato italiano, secondo con l'Udinese), al 56° giocata di mestiere di Di Natale che atterra il diretto avversario e mette in mezzo benissimo per Thereau (7° gol in Campionato). 2-1 in pochi minuti. Al 91° Zola puà già udire le critiche verso la decisione di lasciare in panchina i vari Conti, Farias e Sau ma riesce a scamparla grazie ad Avelar, autore del 2-2 dal dischetto (tocco di mano di Heurtaux). Secondo pareggio consecutivo e terzo nelle ultime quattro per l'Udinese che non vince dal 7 Dicembre e dal 26 Ottobre in casa. Per Zola ecco il terzo risultato diverso: dopo la vittoria con il Cesena e la sconfitta in Coppa Italia con il Parma, un pareggio. Uscire dalla zona rossa non sembra un'impresa impossibile: sono due i punti dalla 17° piazza.

I tabellini:

Parma - Sampdoria 0-2
(Bergessio, Soriano)

Parma (3-5-1-1) : Mirante; Costa, Paletta, A.Lucarelli; Rispoli, José Mauri, Lodi (46° Mariga), Nocerino (58° Palladino), Gobbi (73° Pozzi); Bidaoui; Cassano

Sampdoria (4-3-1-2) : Viviano; de Silvestri, Romagnoli, Silvestre, Regini; Duncan, Palombo, Obiang (84° Krsticic); Soriano; Bergessio (90° Luka Djordjevic), Eder (74° Okaka)

Cesena - Torino 2-3
(Benassi, Quagliarella; Brienza, Brienza; Maxi Lopez)

Cesena (3-4-1-2) : Leali; Perico, Capelli (46° Lucchini), Krajnc, Magnusson (39° Renzetti); Giorgi, de Feudis, Zé Eduardo (70° Pulzetti); Brienza, Defrel; Djuric

Torino (3-5-2) : Padelli; Maksimovic, Jansson, Moretti; Burno Peres, Benassi (61° El Kaddouri), Farnerud, Gazzi, Darmian (46° Salvatore Masiello); Josef Martinez (69° Maxi Lopez), Quagliarella

Chievo - Fiorentina 1-2
(Gonzalo Rodriguez; Pellissier; Babacar)

Chievo (4-4-2) : Bizzarri; Nicolas Frey, Gamberini, Cesar, Zukanovic; Schelotto, Izco, Hetemaj, Birsa (61° Botta); Pellissier (90° Lazarevic), Paloschi

Fiorentina (3-5-1-1) : Tatarusanu; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Basanta; Joaquin, Mati Fernandez, Badelj (82° Pizarro), Borja Valero, Pasqual (85° Vargas); Cuadrado; Mario Gomez (66° Babacar)

Genoa - Sassuolo 3-3
(Berardi; Iago Falque; Missiroli; Fetfatzidis; Berardi; Fetfatzidis)

Genoa (4-3-3) : Perin; Roncaglia, Burdisso, Izzo, Antonelli; Sturaro, Rincon, Bertolacci; Iago Falqué (90° Edenilson), Fetfatzidis (90° Rosi), Lestienne (77° Kucka)

Sassuolo (4-3-3) : Consigli; Gazzola, Terranova, Acerbi, Longhi; Brighi (73° Biondini), Magnanelli, Missiroli; Berardi (86° Chibsah), Zaza, N.Sansone (70° Floro Flores)

Milan - Atalanta 0-1
(Denis)

Milan (4-3-3) : Diego Lopez, Abate, Rami, Mexes, Bonera (36° Armero); Bonaventura, Nigel de Jong, Montolivo (77° Niang); Cerci (46° Pazzini), Menez, El Shaarawy

Atalanta (4-4-2) : Sportiello; Benalouane, Stendardo, Biava, del Grosso; Zappacosta, Cigarini (83° Baselli), Carmona, Maxi Moralez; Pinilla (67° D'Alessandro), Denis (76° Bianchi)

Udinese - Cagliari 2-2
(Joao Pedro; Allan, Thereau; Avelar)

Udinese (3-5-2) : Karnezis; Heurtaux, Danilo, Domizzi (45° Hallberg); Piris, Koné, Allan, Bruno Fernandes, Gabriel Silva; Thereau, Di Natale (87° Pasquale)

Cagliari (4-3-3) : Brkic; Francesco Pisano (62° Sau), Rossettini, Marco Capuano, Avelar; Donsah, Crisetig, Dessena; Joao Pedro (71° Farias), Ekdal; Longo (78° Cop)

La classifica: