Per il primo, sembra soltanto una questione di prezzo, una "cifra notevole" parafrasando l'a.d. bianconero Beppe Marotta, intervenuto ieri sera a un programma andato in onda su Gazzetta Tv. Juventus e Inter, seppur in condizioni di classifica e di conti ben diverse (il fatturato dei campioni d'Italia stacca di quasi 100 milioni quello interista) corrono lo stesso pericolo. Le loro stelle più rappresentative iniziano a sentire il profumo dei campionati stranieri e seguono quell'odore forse irresistibile.

In due possono valere 140 milioni: due squadre fatte bene. La cessione del polpo Paul darebbe ossigeno alle casse del club di Torino, finanziando in parte una grande operazione per il reparto offensivo (Cavani). L'Inter, in proporzione, ci perde qualcosina di più: rimpiazzare un attaccante da più di 20 gol a stagione e con una carriera davanti non sembra missione facile.

Possono restare? In un caso solo, in caso di trofei e successi. Campionato e Champions, nuovi introiti e magari nuovi sponsor. Certo, i marchi inglesi e tedeschi se vogliono ci fanno un baffo, occorre resistere e trovare presto idee funzionali e a basso prezzo. Il calcio è sempre più business, l'aspetto sportivo sta ormai passando in secondo piano.