Il sogno, l'illusione, poi la sveglia. Arriva dopo soltanto due giorni di speranza la strigliata da parte del segretario dell'Uefa, Gianni Infantino, alle parole di Adriano Galliani. In occasione della sfida casalinga contro il Cagliari, l'amministratore delegato del Milan aveva dichiarato che qualora le due italiane impegnate in Europa League (Napoli o Fiorentina) avessero conseguito la vittoria del trofeo continentale, l'Italia, e nella fattispecie Milan ma anche Torino, Genoa ed Inter, potevano sognare un posto, il settimo, nella prossima Europa League. Detto, ma anche prontamente smentito. 

Le parole di Infantino arrivano puntuali a riportare i tifosi illusi coi piedi per terra, chiarendo una volta per tutte i termini dell'assegnazione dei posti per le varie confererazioni alle manifestazioni Europee: "I club, vincendo la Champions League o la Europa League non aggiungeranno un posto extra alla loro federazione nel numero totale dei posti disponibili nella successiva stagione della competizione, con una sola eccezione. L'unico caso in cui una federazione guadagnerà un posto aggiuntivo nella stagione successiva sarà quando uno dei suoi club vince la Champions o la Europa League e, allo stesso tempo, non finisce in una posizione in campionato o nella coppa nazionale che gli garantisce in automatico un posto in una competizione Uefa. Una federazione con, per esempio, 4 posti in Champions League può incrementare a cinque il numero dei posti se un suo club vince la Europa League nella stagione precedente. Se questo club risulta già qualificato alla Champions grazie al campionato, allora la federazione rimane con quattro posti in Champions. Se questa squadra, invece, risulta qualificata alla Europa League grazie al posizionamento nel campionato nazionale, allora i club partecipanti alla Champions salgono a cinque, mentre due, e non tre, parteciperanno alla Europa League".

Riportando ai giorni d'oggi, ma soprattutto alla classifica d'oggi, le parole del segretario, andiamo ad analizzare qual è la situazione.

Considerando la Juve oramai prima in classifica, procediamo per gradi. Il secondo ed il terzo posto, tenendo conto delle velleità delle squadre che attualmente vanno dal settimo al decimo posto, dovrebbero essere fuori portata. Si parla quindi della rincorsa ad un posto in Europa League, che secondo i regolamenti Uefa vanno di diritto alla quarta e la quinta in campionato, con il sesto posto aggiudicato alla squadra vincitrice della Coppa Nazionale. Stando alla classifica attuale, e considerando tre delle quattro semifinaliste tutte già qualificate, l'unica che potrebbe trarre suddetto vantaggio è la Fiorentina, che vincendo la Coppa Italia, accederebbe in Europa League. 

Qual è allora la speranza per le ritardatarie? 

L'unica speranza del Milan così come quella di Inter, Genoa e Torino, rimane quella di recuperare punti su Fiorentina, Sampdoria e Napoli, ed ottenere il famigerato sesto posto.

Tuttavia, anche questo traguardo potrebbe non bastare, vista la situazione della Coppa Italia, che potrebbe portare a cinque squadre qualificate direttamente dal campionato più una grazie alla finale. Qualora Fiorentina, Napoli o Lazio dovessero rimanere fuori dalle prime sei in campionato, con una delle quattro inseguitrici che coronasse la rimonta, il sesto posto europeo andrebbe alla vincitrice della Coppa. Praticamente un miraggio. Dieci partite per un sogno, chiamato a questo punto sesto o addirittura quinto posto. Sicuramente non il settimo, che resterà utopia fino a quando l'Italia non recupererà un posto europeo scavalcando l'Inghilterra nel Ranking