Al Massimino il Catania batte l'Avellino per 1 a 0. Nel primo tempo, dopo l'accenno di Maniero all'8' da una parte e le buone occasioni di Arini al 15' e al 40' dall'altra, è l'errore di Fabbro (possibile fallo dubbio)  a decidere la partita: al 42' l'arbitro Baracani assegna il rigore per intervento irregolare del difensore irpino su Calaiò che si presenta sul dischetto e spiazza Frattali per il decisivo vantaggio. I Siciliani, nonostante i cambi per infortunio di Sauro al 30' e di Odjer al 69', sostituiti rispettivamente da Capuano ed Escalante, resistono bene ai tentativi dei Lupi nella ripresa. Soumare spreca malamente i palloni a sua disposizione, grazie anche alla complicità proprio di Capuano a salvare sulla riga al 74', e Rosina tiene in ansia la difesa avversaria con le sue iniziative. L'opportunità più clamorosa del secondo tempo per i Rossoazzurri è il palo colpito da Castro al 79' e la partita, dopo la gran parata di Terraciano su Castaldo all'85', finisce col spegnersi nei suoi concitati 5 minuti di recupero in cui le due squadre non combinano nulla di rilevante.