Alzi la mano chi aveva pronosticato questi risultati. I Playoff di Serie B si aprono col doppio botto: se la vittoria del Pescara sul campo del Perugia era apparsa per certi versi clamorosa, lo è molto di più quella di un incredibile Avellino in trasferta contro lo Spezia. 120 minuti giocati, perchè dopo 90 il punteggio era fisso sull'1-1: al 97' la svolta, con il gol decisivo di Comi che manda avanti gli irpini, che ora si giocheranno la finale contro il Bologna, che può anche cominciare a tremare da ora, perchè i ragazzi di Rastelli hanno dato prova della loro forza e soprattutto del loro cuore, giocando in 10 dal 42' e vincendo comunque una partita difficilissima.

LA CRONACA

La gara comincia subito a infiammarsi nei primi minuti: le squadre si affrontano a viso aperto e a centrocampo è lotta vera. Il primo tentativo degno di nota è un destro deviato di Kvrzic che viene deviato e termina di poco sopra la traversa, mentre dall'altra parte, sempre da fuori, ci prova Visconti, senza creare grosse difficoltà a Chichizola. La grande occasione capita però al 25': Situm vola a destra e crossa al centro dove Nené non riesce a toccare in porta per un soffio. Oltre al danno, anche la beffa per l'attaccante brasiliano, che si infortuna al ginocchio ed è costretto a lasciare il campo a Giannetti.

Si fa sempre più viva la gara, e non solo negli animi dei giocatori: Zito ci prova al volo da lontanissimo e per poco non centra la porta. Recrimina lo Spezia al 35' per un presunto fallo su Giannetti che va giù in area, ma Gavillucci decide di lasciar proseguire. Il neo-entrato attaccante ha però un ottimo impatto sulla gara e pochissimi minuti dopo ci riprova in girata in area, trovando la pronta risposta di Frattali. La reazione dell'Avellino non si fa attendere: prima Sbaffo ci prova da fuori trovando una deviazione che fa sfilare la palla a lato del palo, poi trova il gol del vantaggio con Zito, che abbandonato sul secondo palo appoggia in rete di testa un cross di Almici. Gli irpini si ritrovano in vantaggio, ma chiudono il primo tempo con l'uomo in meno: Arini si prende due gialli nel giro di 7 minuti e lascia i suoi in 10.

Parte più aggressivo lo Spezia nella ripresa, forte dell'uomo in più: Giannetti è sempre il più attivo, ma dietro soffre e Zito per poco non infila lo 0-2 col sinistro. Il numero 3 irpino è provvidenziale al 55', quando aggancia nella propria area un cross pericolosissimo di Migliore e salva tutto. I padroni di casa giocano meglio sfruttando le fasce e al 61' potrebbero agguantare il pareggio con un destro di prima all'incrocio di Brezovec dal limite dell'area, ma Gavillucci annulla tutto per un fallo in gioco pericoloso di uno spezzino in area. Un altro croato, Situm, sfiora il gol due minuti dopo: il suo colpo di testa è però respinto a mano aperta da Frattali in tuffo. Il portiere è provvidenziale anche sul sinistro da fuori di Migliore: tiro potente e preciso sul palo lontano, ma la reattività dell'estremo difensore nega il gol allo Spezia.

L'Avellino prova a resistere anche se incerottato (Zito, Frattali ed Ely subiscono colpi abbastanza duri, ma restano in campo), ma la pressione dello Spezia è altissima e al 71' Brezovec trova il tanto cercato gol del pareggio: azione insistita, Pisacane ribatte un tiro di Giannetti, la palla vaga in area e il croato ci arriva col destro, battendo il portiere e firmando l'1-1, stavolta regolarmente. L'inferiorità numerica si sente, il mediano croato è mattatore, ma Pisacane, un minuto dopo il gol, è provvidenziale nel salvataggio. I ritmi si rallentano, ma Brezovec no: sul suo destro da fuori deve distendersi Frattali per salvare l'Avellino. Succede poco nell'ultimo quarto d'ora: l'ultima occasione dei regolamentari è di Giannetti, ma la sua incornata esce di un soffio. L'1-1 al 90' vuol dire supplementari.

Gli irpini raccolgono le forze e facendo leva sulle sponde di Comi e sulle accelerazioni di Zito provano a farsi vedere in avanti: l'attaccante ci prova prima di testa, trovando le braccia di frattali, ma al 97' è il più pronto a ribadire in porta un pallone vagante a seguito di un corner, riportando incredibilmente avanti l'Avellino. La reazione ligure è affidata al solito destro di Brezovec, Frattali si allunga e senza problemi la fa sua. Attimi di paura però in panchina per D'Angelo, uscito al 90' per un colpo: il giocatore resta cosciente ma viene accompagnato in barella fino all'ambulanza per accertamenti. In campo si continua a giocare, ma lo Spezia non riesce a incidere nel primo quarto d'ora supplementare.

L'ultima carta di Bjelica è l'esperto trequartista De Las Cuevas, che entra nel mini-intervallo e ci prova subito con un colpo di testa, non troppo pericoloso e centrale. Gli spezzini si riversano nella metà campo avversaria ed Ely salva tutto dopo tre minuti di gioco: il solito Brezovec prova la battuta in area, ma il brasiliano si immola e respinge. L'Avellino si difende solo con il cuore e con le ultime forze rimaste, lo Spezia manca di lucidità e non crea occasioni vere e proprie: la vittoria è irpina, e il Bologna attende.

LE PAROLE DEL POST-GARA

Gianmario Comi è decisivo: entra e segna, con impatto immediato. Ecco le sue parole al termine della gara: "Prima della partita, dopo la doppietta col Brescia, avevo detto che ci sarebbe servito cuore. Un complimento ai tifosi e alla squadra, c'è gente che fino a pochi anni fa giocava in Serie D. Abbiamo corso, abbiamo tanto cuore: è questo il segreto dell'Avellino". Al gol aveva esultato mimando un taglio di capelli: "Nel girone d'andata prima della partita col Crotone li avevo tagliati e avevo segnato, lo stesso è successo col Brescia e anche oggi...".

Nenad Bjelica esce sconfitto, ma tutto sommato soddisfatto e soprattutto fiero dei suoi ragazzi: "Voglio fare gli auguri all'Avellino per il loro percorso e ringraziarli per tutta la stagione. Era una partita come tante, una squadra abbastanza tosta, aggressiva ed esperta: per questo hanno vinto. Noi abbiamo dato tutto, non è facile giocare con tanta pressione. Chiedo sempre ai miei ragazzi di dare tutto e oggi lo hanno fatto. Sono molto contento di chi ha giocato, non solamente oggi". Voto al campionato: "Direi tra 7 e 8, penso che avremmo meritato la promozione diretta e siamo solo 4 punti dietro, non sappiamo come li abbiamo persi. Siamo un po' frustrati, ma il calcio è così". Qualche leggera critica sul rigore non concesso: "Contro il Varese accadde la stessa situazione contro di noi, ma quello fu rigore...". E sul futuro: "Ho un anno di contratto, penso di continuare. Qui sto bene e provo molte emozioni, voglio proseguire".

Massimo Rastelli è soddisfatto, tant'è che negli spogliatoi ha avuto un piccolo malore, dal quale si è ripreso: "Sto bene, ho giocato anche io... D'Angelo ha preso un colpo, mi han riferito che secondo lui si è rotto una costola, non dovrebbe essere nulla di molto grave ma è stato portato d'urgenza in ospedale". C'erano sensazioni positive già alla vigilia in casa Avellino: "Eravamo fiduciosi, ma farlo in questo modo, vedendo 10 guerrieri, è fantastico. Sono fiero di questi ragazzi che hanno scritto una pagina di storia del calcio Avellinese". Questione tattica: "Noi dovevamo vincere, anche in 10 ho preferito mantenere le due punte cercando di cambiare qualcosina negli altri reparti. Ci hanno permesso di rifiatare nei momenti di difficoltà". Ed ora testa al Bologna: "Tutte le squadre ci rispettano e noi rispettiamo loro, abbiamo caratteristiche uniche e dobbiamo metterle in campo".