Ennesimo terremoto per il calcio italiano. Mattinata choc per il Catania, con gli arresti del presidente Pulvirenti, il vice Pablo Cosentino e l'ex direttore sportivo Daniele Delli Carri, con l'accusa di presunte gare comprate.

La Digos ha notificato il provvedimento degli arresti domiciliari questa mattina, oltre ai vertici della società etnea, sono state arrestate altre quattro persone su richiesta della Dda della Procura locale, 2 procuratori sportivi e 2 gestori di scommesse . A quanto pare non sembrano ci siano indagati appartenenti ad altre società sportive.

Sono in corso perquisizioni da parte della polizia a Roma, Chieti, Campobasso e Catania per l'indagine nei confronti dei dirigenti accusati di aver comprato le vittorire della squadra nel campionato appena concluso. L'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, in collaborazione con la polizia postale, con accuse ben precise: frode in competizioni sportive e truffa.

In sostanza i dirigenti etnei avrebbero acquistato partite, alterando il campionato di Serie B, per evitare al Catania l'incubo della restroccesione in Lega Pro, lotta in cui è stato immischiato per la maggior parte del campionato. Si attendono aggionramenti sulla questione in quanto, appare chiaro che ci sono molti lati oscuri sulla vicenda e, soprattutto, se il Catania avesse acquistato delle partite risulta palese che debbano obbligatoriamente essere coninvolte altre società o tesserati del campionato cadetto.