Il Catania ha fatto nuovamente parlare di sè in negativo con l'arresto del suo presidente Antonio Pulvirenti e di altri suoi dirigenti, causa un presunto scandalo di partite comprate, il tutto allo scopo di ottenere la salvezza nella serie Bwin 2014/2015.

Gianbattista Vico ha parlato di corsi e ricorsi storici. La società etnea nella sua storia non è stata certo immune da scandali ed ha pure l'aggravante della recidività. Purtroppo di "Clamoroso al Cibali" (citando Sandro Ciotti) non c'è stata solo la vittoria sull'Inter nel 1960/61. Nel 1953 il Catania concluse secondo in serie B a 2 punti dal Legnano. La società etnea fece però ricorso alla Lega Nazionale Professionisti per chiedere la vittoria a tavolino della partita contro il Padova. Quest'ultima era terminata con la vittoria dei veneti 1-0, ma il lancio di oggetti dagli spalti provocò il ferimento di un guardalinee. La stessa Lega diede ragione ai siciliani, la CAF ribaltò la decisione e poi alla fine il Consiglio Federale ritornò alla decisione iniziale. Si disputò così il 28 luglio 1953 a Firenze lo spareggio tra Legnano e Catania, in cui gli etnei prevalsero 4-1, salendo in serie A. I rossazzurri retrocedettero alla fine del campionato 1953/54, causa un illecito sportivo. Nel campionato di serie A 1983/84 il Catania fece parlare di sè in negativo, non solo per lo scarso rendimento della squadra sul campo ma anche per le intemperanze del pubblico, ad esempio nella partita casalinga contro il Milan e poi in quella contro l'Avellino (giocata in campo neutro a Messina per la squalifica del Cibali).

Nel 1993/1994 i rossazzurri sarebbero dovuti ripartire dall'Eccellenza poichè la situazione economica societaria non permetteva l'iscrizione alla serie C1; Antonio Matarrese presidente FIGC li radiò. Grazie al ripescaggio il Catania ripartì dai dilettanti. Nel 2002/2003 il Catania sarebbe dovuto retrocedere in serie C1. Gli etnei presentarono ricorso perchè Luigi Martinelli non avrebbe dovuto giocare nel Siena durante il match contro i siciliani, terminato 1-1. La CAF dopo il secondo grado di giudizio diede la vittoria ai siciliani a tavolino, fu ordinata la disputa dello spareggio Napoli-Venezia. Il CONI rispedì il Catania in C1 ma poi il Tar di Catania restituì ai rossazzurri i 2 punti persi e la salvezza. Fu poi accolto un reclamo del Venezia contro la posizione di Vito Grieco, analoga a quella dello stesso Martinelli, in una partita persa dai lagunari 2-0 contro i siciliani. Il caos aumentò con i ricorsi al TAR di altre squadre e la situazione fu risolta istituendo il campionato di serie B 2003/2004 a 24 squadre, tra queste c'era pure il Catania.

Evidentemente questi esempi non hanno insegnato nulla ad Antonio Pulvirenti e agli altri dirigenti. La cadetteria non è un campionato facile. Purtroppo però il flusso di denaro nel calcio è enorme e non si riesce a trovare un antidoto per controllarlo, ponendo fine alla monotonia degli scandali. A questo punto come verrà scritto il calendario della serie Bwin 2015/2016? Chi verrà eventualmente ripescato? Sarà un'altra estate anomala e non dal punto di vista metereologico.