Da Parma a Modena, la strada è breve. Antonio Caliendo ha scelto Hernan Crespo per far ripartire il suo Modena e l'attaccante argentino, dopo l'esperienza con il Parma primavera, ha risposto presente. 

In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante di Parma, Milan, Inter e tante altre ha spiegato le differenze tra questa prima esperienza tra i grandi e quella con i ragazzi dello scorso anno: "Servirà un altro approccio e, da un certo punto di vista, è forse più facile. Un ragazzo, a volte, fai fatica a motivarlo, a fargli capire l’importanza del momento. Con un adulto, con un uomo che deve portare a casa la pagnotta, probabilmente è più semplice. Sono prontissimo e non ho paura di bruciarmi. Ai dirigenti, al presidente Caliendo e al direttore sportivo Taibi, ho detto: “Voi datemi la macchina, tocca a me svilupparla”. Un po’ come succede in Formula Uno".

Sul modulo tattico da mettere in campo Crespo dichiara di essere un allenatore elastico, niente integralismi per quanto riguarda il modulo: "Mi fanno ridere gli allenatori che partono dicendo “giocheremo con il 4-3-3 o con il 4-4-2 o con il 3-5-2” e magari non sanno ancora quali elementi avranno a disposizione. Il mio approccio è diverso: io osservo il materiale, poi decido quale modulo adottare".

Infine, ovviamente, lui che di allenatori ne ha avuti tanti, parla dei suoi mentori: "Tre nomi: Ancelotti, Mourinho, Bielsa. Sono stati tutti e tre miei allenatori. Da Mourinho cerco di prendere l’aspetto della motivazione, come ti carica lui non ti carica nessun altro. Ancelotti lo ammiro per il rapporto che riesce a costruire con i suoi ragazzi, tutti gli vogliono bene e danno il duecento per cento. Bielsa, invece, è fantastico quando si tratta di migliorare tecnicamente e tatticamente un giocatore. Io, quando ero con lui in Nazionale, ho imparato tantissimo".