Il presidente della Federcalcio non nasconde ancora una volta la sua preoccupazione per la situazione finanziaria in cui versano le società di calcio italiane. Carlo Tavecchio aveva lanciato un campanello d'allarme nei giorni scorsi, quando aveva manifestato il suo timore per gli investimenti di Milan ed Inter, conoscendo bene la difficoltà di bilancio di entrambe le società milanesi.

Quello che sta accadendo in questi giorni nel calciomercato, infatti, mostra un duplice stato d'animo molto contrastante. La Serie A è al momento il campionato che ha speso di più, in questa prima fase, ma allo stesso tempo è quello con i principali problemi finanziari. Dunque se da un lato è grande l'entusiasmo di rivedere il massimo campionato italiano tornare ai vertici, dall'altro la preoccupazione per le conseguenze è elevatissima.

Consapevole di questo scenario è il presidente della FIGC, che attraverso La Gazzetta dello Sport, ha dichiarato: "Da quando sono arrivato al timone della Federazione non ci sono stati problemi di gestione, abbiamo preso una serie di norme per evitare altri casi Parma che però non possono partire sin da subito. Saranno vigenti tra quattro anni ma, stando ad oggi, si sarebbero iscritte al campionato di A solo in cinque. Noi facciamo le regole ma l'attuazione spetta alla Lega: se dobbiamo fare tutto noi, voglio anche il miliardo e 200mila euro di diritti tv". 

Dichiarazioni molto dure e allarmanti quelle di Tavecchio che rincara la dose: "Abbiamo già avvertito le società che dal prossimo anno, se non rispettano alcuni, parametri, saranno considerate fuori. Ci sono anche grandi club in difficoltà, non possiamo più permetterci un altro caso Parma. Con questo piano quinquiennale salveremo il calcio, se poi però spunta all'improvviso un illecito sportivo allora noi non possiamo farci nulla". A proposito della giustizia sportiva, ha annunciato l'istituzioni di tre Procure Dilettanti per agevolare il lavoro di Palazzi: "Ho creato una Procura Dilettanti con tre sedi a Roma, Milano e Napoli, quando sarà operativa il procuratore Palazzi non avrà più alibi. Speriamo di chiudere i processi sportivi in atto entro la fine di agosto. Da parte nostra abbiamo l'obbligo di rispettare la data d'inizio della Serie A concordata con l'UEFA, la B e la Lega Pro potranno anche iniziare a settembre".

Infine, Tavecchio spiega il suo obiettivo e non si sbilancia su una sua ricandidatura alle prossime elezioni: "Avere tre leghe è davvero inutile, ne basta una d'elite e un'altra che unifichi la Serie B e la Lega Pro: sarebbe ottimo scendere a 18 squadre per ogni competizione, per un totale di 72 società professionistiche. Non so se mi ricandido, vedrò al momento giusto cosa fare. Di sicuro se poi vogliono un 40enne che guadagna 1440 euro al mese allora non sono adatto, allo stato attuale delle cosè però lo sono e semmai a non esserlo sono altri".

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