28 Gennaio 2015. Il direttore generale dell’Ischia Isolaverde, Pino Iodice, pubblicherà la registrazione della telefonata (divenuta storica) tra lui e Claudio Lotito in merito al programma dei contributi destinati alle squadre e la ripartizione dei diritti televisivi. Le frasi, pesanti, di Lotito passeranno alla storia recente del calcio italiano, oltreché beffarde per il presidente della Lazio data la realizzazione del suo “incubo”. << Ho detto ad Abodi (presidente Lega Serie B n.d.r.): dobbiamo cambiare. Se me porti su il Carpi... una può salì... se mi porti squadre che non valgono un c... noi fra due o tre anni non ci abbiamo più una lira. Perché io quando a vado a vendere i diritti televisivi - che abbiamo portato a 1,2 miliardi grazie alla mia bravura, sono riuscito a mettere d'accordo Sky e Mediaset, in dieci anni mai nessuno - fra tre anni se ci abbiamo Latina, Frosinone.. chi c**** li compra i diritti? Non sanno manco che esiste, Frosinone. Il Carpi... E questi non se lo pongono il problema! >> In quel momento la squadra di Stellone, complice un grandissimo girone d’andata condito da un 4 a 1 a Latina nel primo derby tra le due compagini in Serie B, stazionava in zona playoff ancora inconscia che nonostante il business il calcio è ancora un sport che regala grandi emozioni. Nonostante una flessione ad inizio girone di ritorno i leoni gialloblu riescono a rimontare a suon di vittorie. Determinante sarà la vittoria nello scontro diretto, in casa, contro il Bologna che lancerà i laziali al secondo posto in solitario. Il 16 maggio 2015, davanti al pubblico del Matusa gremito in ogni ordine di posto, i ciociari battono 3 a 1 il Crotone e raggiungo la prima storica promozione in Serie A (con una giornata d’anticipo). Neanche i più ottimisti avrebbero creduto in un simile risultato, il Frosinone da neopromossa riesce nel doppio salto di categoria. Ora bisognerà fare i tripli salti mortali per mantenere la categoria, ma se qualcuno ignorava di conoscerli: da quest’anno bisognerà fare i conti anche col Frosinone.

La storia – 1912 nasce l’Unione Sportiva Frusinate. Dopo vari cambi di nome, e anni passati a militare tra i dilettanti, nel 1971-1972 lo Sporting Club Frosinone disputa il primo campionato di Serie C. I laziali mantengono la categoria fino alla stagione del 1974-1975, la squadra chiude ultima il girone C, e viene retrocessa in Serie D, ma grazie alla riforma dei campionato prenderà parte al campionato di Serie C2 del 1978-1979. Il Frosinone rimarrà nell’ultima lega professionisti per solo un anno, poi di nuovo Serie D e anonimato. Nel 1990 la squadra viene radiata dalla FIGC e deve ripartire dall’interregionale, per la mancata fideiussione sarà indagato Antonio Matarrese, reo di aver avvantaggiato i fallimenti di club avversari per avvantaggiare il ripescaggio del Bisceglie calcio e altre società vicine al suo bacino elettorale. Il Frosinone passerà gli anni novanta salendo e scendendo di categoria, basti pensare che ad inizio secolo (solo 15 anni fa) la squadra laziale chiudeva quinta il campionato di Serie D. Il miracolo di questi 15 anni parte da lì. Dopo la promozione, per ripescaggio del 2000-2011, nel 2003-2004 il Frosinone stravince il proprio girone di Serie C2 e nel capoluogo del frusinate verrà festeggiata la prima storica promozione in Serie C1. Quell’anno si contraddistinse un giovane portiere brasiliano di genitori italiani: Massimo Zappino. Zappino militerà tre anni, rimanendo anche come titolare della porta del Frosinone anche in Serie B prima di andarsene a Parma. Eh si, perché il Frosinone non si accontenta della C1 perché già al secondo anno si punta a un nuovo salto. In panchina arriva Ivo Iaconi, già due promozioni in Serie B, e nonostante il girone B sia arricchito dalla presenza di una fuoriserie come il Napoli, il club riesce a tenere testa ai partenopei pur chiudendo secondi in classifica. Ai playoff, dopo aver eliminato la Sangiovannese, c’è da affrontare il Grosseto. 0 a 0 in Maremma, 1 a 0 in casa nonostante un infortunio occorso a Zappino nel secondo tempo. A Frosinone è gioia: finalmente Serie B. E il campionato di Serie B da affrontare sarà un campionato storico arricchito dalla presenza della vecchia signora appena retrocessa in seguito a calciopoli. Proprio in un Juventus Frosinone, 1 a 0 per i bianconeri a Torino, Alex Del Piero segnerà il 200 gol con la sua storica maglia. La squadra chiude il girone d’andata a metà classifica e riesce a guadagnare punti importanti nel ritorno. Nonostante 4 sconfitte nelle ultime 4 giornate, contro le “impari” di blasone Juventus, Napoli, Brescia e Genoa, la squadra riesce a centrare una storica salvezza al primo anno di cadetteria. Al secondo anno la squadra chiude dodicesima, altro campionato dove la salvezza è stata raggiunta senza soffrire, nella stessa stagione esplode Francesco Lodi nelle file della formazione canarina. La terza stagione è quella della conferma, la squadra riesce a raggiungere la permanenza in Serie B solo alla penultima giornata ma sarà una salvezza che significherà quarto campionato di Serie B. Nel corso della stagione esploderà l’attaccante brasiliano Eder, 14 gol per lui con la maglia gialloblu nel campionato 2008-2009. Nella stagione 2009-2010 il Frosinone è anche capolista solitario per la prima volta nella sua storia, tra la settima e la decima giornata, e nonostante un girone d’andata chiuso nella zona playoff la squadra sarà risucchiata nella zona caldissima della classifica (complice un girone di ritorno in crollo verticale) e si salverà solo all’ultimo. La prima retrocessione arriverà l’anno successivo, dopo 5 campionati di serie B il Frosinone ritorna in Lega Pro. Serviranno tre stagioni di purgatorio prima di ritornare in Serie B. Nel 2012-2013 arriva in panchina Roberto Stellone che nonostante il settimo posto l’allenatore viene riconfermato. Il campionato 2013-2014 finisce con la sconfitta nello scontro diretto con il Perugia che vedrà gli umbri promossi in Serie B e i laziali condannati ai playoff. Il Frosinone arriverà in finale contro il Lecce dopo aver eliminato Salernitana ai quarti di finale e Pisa in semifinale. Nonostante i giallorossi siano più blasonati, retrocessi dopo lo scandalo scommesse dalla Serie A alla Lega Pro, la squadra di Stellone riesce ad impattare 1 a 1 sia all’andata che al ritorno. Serviranno i tempi supplementari, capitan Frara e poi Viola ed il 3 a 1 è servito. Dopo tre anni il Frosinone torna in Serie B, il resto è leggenda.

L’allenatore - Roberto Stellone. Romano di nascita, classe 1977 anche suo padre Gaetano è stato un calciatore. Attaccante completo, impiegato da centravanti e spesso anche da seconda punta. Cresciuto calcisticamente nella Lodigiani (negli anni ’90 la terza squadra di Roma), nel 1998 viene acquistato dal Parma ma non riuscirà mai a debuttare in massima serie. Ci riuscirà col Napoli nel 2000-2001 esordendo con il gol nella sconfitta interna per 2 a 1 contro la Juventus, dopo aver conquistato la promozione con i partenopei l’anno precedente, ma a causa di un infortunio nel corso della stagione colleziona solo altre due presenze in campionato e due in coppa Italia. La sua avventura con il Napoli, conclusa nell’estate del 2003, è sancita da 33 goal in 102 partite tra tutte le competizioni. Nel 2003-2004 torna in Serie A, con la maglia della Reggina, ceduto la stagione successiva al Genoa in Serie B. Sarà la stagione della consacrazione, in coppia con Diego Milito segnerà 18 reti in 29 gare contribuendo alla promozione del grifone (poi revocata in seguito ad uno scandalo di partite comprate). In seguito alla retrocessione in Serie C del Genoa passa al Torino dove otterrà la terza promozione in Serie A. Stellone rimane in granata fino al 2008-2009 quando il club retrocederà in Serie B, lui rescinde e firma con il Frosinone. Due stagioni in B con il club laziale ed il ritiro dal calcio giocato il 28 giugno 2011 in seguito alla retrocessione del Frosinone in Serie B. Dopo essersi ritirato da giocatore, diventa allenatore della squadra Berretti del Frosinone. Il 14 giugno 2012, in seguito all’esonero di Francesco Moriero, diventa allenatore della prima squadra. Nella sua prima stagione da allenatore del Frosinone centra un settimo posto, ma nella stagione successiva arriva già la promozione in Serie B. Facendo virtù delle promozioni in Serie A conquistate da giocatore riesce nel doppio salto di categoria consecutivo raggiungendo il secondo posto in Serie B nel recente campionato 2014-2015. Ora che è arrivato in una categoria dove non vi sono previste promozioni, il sogno impossibile si chiamava salvezza. << Faremo di tutto, è il nostro obiettivo. Sarebbe bellissimo per la squadra ma soprattutto per la società e i nostri tifosi. >> Parola dello specialista dei sogni.

La squadra – Il modulo di Stellone è il 4-4-2. Nonostante l’impianto tattico e il blasone suggeriscano un assetto iper-difensivo, il Frosinone si è contraddistinto in Serie B per aver sempre giocato in maniera offensiva e a viso aperto contro ogni avversario. Inevitabilmente, la dirigenza si è mossa sul mercato per puntellare le varie zone del campo con giocatori in grado di mantenere la categoria affiancati dagli eroi di questi anni. In porta dovrebbe esserci Nicola Leali, talentino della Juventus in prestito al Cesena in A la scorsa stagione, che dimostrerà di poter mantenere la categoria come i colori che indosserà la prossima stagione. In alternativa Zappino il portiere delle prime storiche promozioni in C1 e in B, oltreché il titolare della passata stagione. Solo ad inizio campionato capiremo le reali gerarchie di Stellone, ma il portiere under 21 parte in leggero vantaggio. La difesa è stata puntellata da 3 acquisti, Stellone dovrebbe giocare con: Rosi (dal Sassuolo) come laterale destro, lo svincolato Diakitè ex Lazio e Cagliari) e il confermatissimo Blanchard (superlativo campionato di B) centrali di difesa, con Mattia Ciofani primo sostituto, mentre a sinistra ci sarà il ballottaggio tra Criviello e il nuovo arrivo Pavlovic. Il centrocampo è stata la zona che beneficerà di più dei nuovi innesti. Ai confermati Soddimo (già debuttante in A con la maglia del Pescara) e Gucher, si sono aggiunti Chisbah e il talentino giallorosso Verde che ha già assaporato più volte la Serie A con la Roma nella passata stagione. In attacco manca l’ultimo tassello del mercato gialloblu. Bisogna trovare un giocare giovane in grado di alternarsi a Dionisi. I profili tracciati dalla dirigenza vanno verso Samuele Longo, proprietà dell’Inter e ultimo campionato passato in prestito a Cagliari, e Marcello Trotta promettente under 21 scuola Manchester City ora di proprietà dell’Avellino. L'affare Longo sembra in dirittura d'arrivo, l'acquito del giovane Inter escluderebbe Trotta ma bisogna aspettare l'ufficialità dell'operazione prima di poterlo affermare. Chiunque verrà acquistato sarà sparring-partner dell’eroe indiscutibile degli ultimi due anni: l’altro Ciofani. Bomber Ciofani. Daniel arriva a Frosinone nel 2013, 17 gol e promozione in Serie B. La passata stagione 13 pesantissimi gol che hanno regalato un sogno. E’ il pupillo di Stellone, il quale ha ammesso ironicamente che il giocatore è molto più forte di lui quando era un attaccante professionista, ormai adottato a icona dal Matusa. Lo stesso Daniel ha ammesso pochi giorni fa che: << Il debutto col Torino per noi è la gara più affascinante e più emozionante visto che sarà la prima volta del Frosinone in A, nel nostro stadio, al Matusa, dove abbiamo costruito le nostre fortune >>

La chiave tattica – Il 4-4-2 di Stellone è interpretato dall’allenatore romano in chiave offensiva. Fondamentale sarà la buona copertura dei due terzini, come altrettanto fondamentale nel gioco di Stellone sono i due esterni di centrocampo. Soddimo già conosce i dettami del mister, importante sarà l’apporto di Daniele Verde il ’96 classe Roma. Il lavoro del giovane esterno sarà la chiave di volta per la squadra ciociara, dalle sue prestazioni passeranno i buoni risultati per il club. Importante nel gioco di mister Stellone i gol della coppia d’attacco, indipendentemente da essa quale sia. Nell’11 del Frosinone è richiesto un centravanti col fiuto del gol supportato da una seconda punta brava nel dribbling quanto nella finalizzazione. Dionisi e Ciofani si sono intesi a meraviglia nella passata Serie B, bisognerà vedere cosa otterrà dal mercato il club frusinate e come si amalgameranno i due giocatori in Serie A. Se il cuore contasse molto nel calcio allora la chiave tattica del club sarebbe la voglia di spaccare dei suoi due attaccanti.

Le aspettative – Il Frosinone, insieme al Carpi, sarà la sessantaquattresima squadra a disputare il campionato di calcio di Serie A. La città è in fibrillazione per la data da segnare sulla pelle per le prossime generazioni: 22 agosto 2015. Al Matusa scenderà il Torino per quella che sarà la prima gara di Serie A nella storia del Frosinone. E’ tutto pronto in città, anche il Matusa stesso che a tempo di record (data la voglia di una provincia intera di disputare il campionato di Serie A) raggiungerà i 15 mila posti. Il tifo difficilmente non retrocederà mentre per quanto riguarda il campo bisognerà valutare. Stellone predica calma, un gradino alla volta il Frosinone ha sorpreso tutti. La rosa è stata rinforzata, nel rispetto delle proprie casse societarie, con acquisti mirati. Manca un bomber che possa garantire almeno 12-15 gol per la salvezza, ma il mix tra nuovi arrivati e i vecchi leoni potrebbe rivelarsi proficuo. Mantenere la categoria sarebbe un sogno che vale tutte le promozioni ottenute fin’ora, l’obiettivo pare irrealistico ma la squadra lotterà. Poi se una concatenazione d’eventi, sfortunati, a squadre superiori sulla carta potrebbe facilitare il lavoro di Stellone e i suoi ragazzi. Bisognerà fare più punti possibili con le avversarie di pari livello e cercare, se possibile, di togliersi qualche sfizio storico con qualche grande di Serie A. Già alla terza giornata ci sarà la Roma per il primo inedito derby laziale, ci sarà da “ridere” (ci scommettiamo) quando a Frosinone arriverà la Lazio di Claudio Lotito. La città è pronta rinfrescare la memoria del numero uno biancoceleste. Frosinone è in Serie A.