Un'affermazione a questo livello nell'estate Viola non era ancora arrivata. Francamente il divario tecnico fra il Barcellona di Luis Enrique e la nuovissima Fiorentina di Paulo Sousa assomigliava a qualcosa di insormontabile, seppure si trattasse di un'amichevole.

Ieri sera la Fiorentina ha invece tenuto benissimo testa ai campioni d'Europa in blaugrana (almeno nel primo quarto d'ora), avendo la meglio con il punteggio di 2-1. Protagonista assoluto Bernardeschi, autore di una doppietta con la maglia che fu di Baggio ed Antognogni in quel del Franchi. L'estroso attaccante esterno viene schierato nel tridente alle spalle di Babacar insieme a Joaquin ed Ilicic, ed in sei minuti manda in visibilio i propri tifosi ed in bestia Luis Enrique. Il tecnico del Barça rimprovera la poca reattività alla sua difesa (ahia, Vermaelen) sulla doppietta appena firmata dal Berna. Il primo gol arriva su cross di Borja Valero, dopo il tunnel di quest'ultimo ai danni di Busquets. Bernardeschi in area svetta indisturbato e mette dentro.

Nel giro di sei minuti Bernardeschi mette dentro anche il secondo gol. Sempre azionato da una sortita sulla sinistra dei palleggiatori fiorentini. Stavolta l'assist-man è di un frizzante Joaquin e per spingere la sfera dietro ter Stegen serve un piattone e non un colpo di testa. E dire che il Barça non è mica schierato con le riservissime: ci sono Inesta e Rakitic, appunto Busquets e ter Stegen, Pique e pure Luis Suarez. Sarà proprio l'uruguayano ad accorciare le distanze prima che sopraggiunga l'intervallo: siamo al 19° quando il tocco sotto-porta dell'attaccante catalano fissa il punteggio sul 2-1. Evidentemente la strigliata di Luis Enrique è servita. Dal gol di Suarez in poi il Barça tornerà ad essere il vero Barcellona.

Roncaglia, schierato difensore centrale in attesa di Astori, balbetta non poco. Il 4-2-3-1 offensivo della Fiore comporta probabilmente poca efficienza quando bisogna rubar palla ai Rakitic ed agli Iniesta. E' il croato a creare maggiori pericoli con le sue invenzioni. Suarez (ancora) e Jordi Alba avranno invece la colpa di non mettere in pratica il vicinissimo 2-2 catalano. Nel secondo tempo, prima che i cambi spezzino inevitabilmente il concitato ritmo della gara, Barcellona ancora migliore: Munir el Haddadi, Pedro, Sandro Ramirez ed ancora Suarez si porteranno tutti nuovamente in prossimità del 2-2, fallendo. Anche per colpa di un Tatarusanu davvero in forma che per nulla teme la concorrenza di Sepe.

Spazio anche a Giuseppe Rossi, nella seconda parte della gara, con appalusi e cori da ogni settore dello stadio ad accoglierlo. Pepito sembra quello che puntualmente ci ricordiamo di ammirare quando imbocca l'autostrada di un nuovo infortunio: brillante, bellissimo da vedere. Talmente abituato agli stop and go che quando torna sembra non sia mai mancato. Al 58° l'occasione per portare il punteggio sul 3-1 con un tiro al volo che finirà purtroppo fuori. Debutto non ufficiale anche per Mario Suarez, nel secondo tempo piazzato davanti alla difesa con il solo Borja Valero prima e con l'aiuto di Vecino poi (la Viola passa al 4-3-3): lo spagnolo è apparso ancora indietro di condizione