Un esordio guadagnato dopo tanta gavetta, quello di Roberto Stellone. La Serie A l'ha vissuta in campo, da attaccante, ora è tempo di provarci in panchina, su quella del Frosinone, dopo una meritatissima promozione ottenuta lo scorso anno. "Sarà una gara di sacrificio come le sranno tutte - esordisce Stellone in conferenza stampa, prima del match di domani contro il Torino - Ci saranno dei momenti in cui bisognerà difendersi in 11 e momenti in cui spostare il baricentro più in avanti. Dovremmo essere bravi a capire quando sarà il momento di attaccare o di aspettare. Il Torino è squadra che fa del palleggio la sua qualità migliore".

Tanti nuovi innesti, ma fiducia anche a un vecchio nucleo, quello che l'ha portato fino a lì. Indicazioni importanti dunque per quanto riguarda la formazione: "Confermerò gli undici che sono scesi in Coppa Italia. Daniel Ciofani ha lavorato bene con la squadra e verrà in panchina. Il 5-3-2 ha dei vantaggi rispetto al 4-4-2 e sono il palleggio e il possesso. Il Torino ha proprio quelle peculiarità e noi dobbiamo essere bravi nelle situazioni di non possesso. Ho preparato la partita sapendo le loro caratteristiche e le loro qualità. È normale che ci sarà da soffrire e quando avrà la palla il loro portiere dobbiamo costringere a rinviare e non giocare dal basso. Noi giocheremo sempre a viso aperto. Sappiamo benissimo che sulla carta siamo una delle candidate a retrocedere, ma sappiamo che con le nostre caratteristiche riusciremo a sovvertire il pronostico. Secondo me scendere in campo per provare a vincerla porterà più punti rispetto a scendere in campo per provare a non prenderle. Dobbiamo essere intelligenti a capire quando dovremo attaccarli alti e quando bisognerà difendersi in undici".

Quello di domani è per il tecnico un match dall'alto contenuto emotivo, specialmente se si pensa al suo passato: "Il Torino ha una grande storia e negli ultimi anni ha trovato un allenatore che gli ha dato una grande filosofia di gioco. Reputo Ventura uno degli allenatori più bravi in Italia. Ho grande stima verso di lui. Il Torino poi è una grande società che negli anni è cresciuta molto. Sarà poi particolarmente emozionante giocare contro una squadra in cui ho giocato. Dobbiamo però affrontare la gara con la rabbia e la determinazione che ci ha accompagnato in questi ultimi anni".

Tensione per l'esordio? Quella non manca di certo, ma il Frosinone non vuol fare la comparsa nella massima serie. "La partita si prepara da se visto che è l’esordio in Serie A. Dobbiamo essere sereni e tranquilli in qualsiasi cosa succeda. Il compito nostro sarà quello di non perdere troppe partite di fila. Soprattutto in questo momento dobbiamo andare poco dietro al risultato ma dobbiamo valutare soprattutto le prestazioni. Il Matusa sarà la nostra arma in più. Firmare per un pareggio? No, mai. Non firmerei mai per un pareggio ma certamente dipenderà molto anche da come si metterà la gara. Ci sono tantissime cose da valutare in una gara. Ma in principio non firmerei mai per un pari. Partiamo sempre per vincere".