Nel calcio di oggi sono in pochi a conoscere a menadito giocatori e strutture societarie come Pierpaolo Marino. L'ex direttore sportivo dell'Atalanta, che da un mese è disoccupato, ha parlato della Serie A che sta nascendo ai microfoni di Tuttosport, analizzando le vicende di mercato che hanno caratterizzato le squadre della massima serie. Il sessantenne nativo di Avellino ha incoronato le due milanesi come le regine della sessione estiva, anche se ha alcuni dubbi sull'ultimo colpo effettuato dai rossoneri. 

"Oscar del mercato? L'Inter ha effettuato grandi investimenti mirati. Avrei detto il Milan, però l'operazione Balotelli proprio non mi è piaciuta. Se invece avessero preso Ibrahimovic avrei assegnato ai rossoneri l'oscar con lode. A questo punto dico Inter che ha quasi preso Perisic e sta per prendere Lavezzi".

Oltre al nuovo che avanza, con giocatori ed assetti tattici e societari in fase di rimodernamento, Marino premia ed elogia anche l'operato del Torino, squadra che oltre a cedere Darmian ha mantenuto assetto societario, gestione tecnica e soprattutto si è rinforzata in tutti i reparti: "Il Torino può essere la scheggia impazzita della Serie A, è una squadra che negli ultimi anni sta mostrando una crescita progressiva, ha un progetto consolidato da tempo. La continuità tecnica e dirigenziale fa la differenza".

Società ma non solo. I granata hanno preso dall'Atalanta i 'suoi' pupilli Baselli e Zappacosta, ma è sul primo che l'attenzione di Marino si focalizza, paragonandolo ad un altro talento da lui scoperto: "Baselli è un predestinato, l'ho sempre sostenuto. Per qualità tecniche in rapporto all'età mostrava la stessa maturità che aveva Hamsik a 19-20 anni. Poi ero convinto che potesse fare subito bene perché aveva bisogno di esprimersi in un ambiente diverso da quello che lo aveva calcisticamente allevato fin da bambino, dove soffriva anche un po' la convivenza con Cigarini. Ventura è un numero uno nel plasmare i giovani, se si mettono a sua disposizione. Quindi ero forse l'unico che ci ha sempre creduto fino in fondo".

Parole di elogio anche per l'altro neo granata: "Vedrete che anche Zappacosta verrà fuori e dimostrerà tutto il suo valore, contribuendo alle fortune del Torino. Bruno Peres? Avere un giovane di grande prospettiva e un esterno di caratura già internazionale rappresenta un valore aggiunto per il Torino, di certo non un problema".