"Contro Malta e Bulgaria si può mettere il sigillo sulla qualificazione. Ma ci sono quattro partite in tutto ancora da giocare e nel nostro cuore e nelle nostre gambe rimane l'obiettivo di vincerle tutte. Se non ci riusciremo significherà che qualcun altro avrà fatto meglio, ma il nostro obiettivo rimane quello". Queste le parole di Antonio Conte pronunciate nella sala stampa di Coverciano in vista degli impegni della sua Nazionale, che sarà impegnata contro Malta e Bulgaria nelle qualificazioni al prossimo Mondiale. 

Riguardo alla formazione ed allo schieramento tattico che l'ex bianconero metterà in campo, questa la risposta: "Non voglio dare vantaggi agli avversari. Malta è cresciuta tanto dal punto di vista tattico rispetto agli ultimi anni. Nelle ultime partite chiunque ci abbia giocato contro ha fatto fatica, anche perchè è una squadra che difende con otto effettivi. Noi stiamo lavorando su diverse soluzioni tattiche e sicuramente cercheremo di trovare il sistema migliore per mettere in difficoltà Malta".

Sull'annosa questione che concerne i pochissimi italiani impegnati con le squadre di club, l'ex Juve risponde così: "Io mi concentro sulle risorse che ho, per ottenere il massimo. Ma è chiaro che il perdurare, in alcune situazioni, di giocatori nel giro azzurro che non giocano è inevitabile ci sia un grosso rischio che non vengano richiamati. Ma solo per una questione di onestà e rispetto nei confronti di chi gioca. E' chiaro che dispiaccia ai giocatori e dispiaccia a me, ma è ovvio che se un giocatore non gioca, o mi fa due minuti, non può pensare di venire in Nazionale. Penso non sia importante dire se sia molto o poco ciò che ho a disposizione. Stiamo crescendo come gruppo. Abbiamo lavorato dall'anno scorso, con un gruppo di ragazzi seri e professionali. Si può affacciare qualcuno, ci può essere l'integrazione di qualche ragazzo che ha giocato gli Europei U21. Dobbiamo lavorare. Abbiamo del materiale e dobbiamo cercare di fare un bellissimo vestito".

Si torna alla Juventus, per parlare della situazione legata a Simone Zaza: "Simone sa benissimo che andando alla Juventus ha scelto una sfida importante. Lui è stato un titolare della Nazionale italiana e un titolare della Nazionale italiana deve ambire ad andare alla Juventus. Se non gioca, però, è un problema. Roma-Juve? Sono due squadre forti, come lo sono state in questi ultimi anni - ha detto il CT azzurro - Ieri è stata una bella partita, con un bel pubblico, sono due squadre che certamente lotteranno per vincere lo Scudetto. Lo stato d'animo dei protagonisti della sfida? Loro sanno bene che quando si arriva in Nazionale si chiude il discorso campionato. E' quello che voglio e pretendo dai miei calciatori. Dobbiamo concentrarci esclusivamente sul discorso qualificazione agli Europei. E' naturale che chi ha vinto sua più contento di chi ha perso, ma ciò che ci serve ora è tuffarci solo nell'esperienza azzurra".

Conte ha osservato da vicino il big-match dell'Olimpico, analizzando il posizionamento di Florenzi come terzino e di De Rossi come difensore centrale, e rispondendo così alla domanda che gli chiedeva se pensa di poter ripetere l'esperimento: "Ho parlato con Alessandro. E ho visto che lui è molto contento, gli piace questa soluzione tattica. Sono convinto che possa farlo, deve lavorare per migliorare la fase difensiva. Poi anche con me, quando abbiamo giocato contro l'Inghilterra ha fatto l'esterno. Diciamo che quest'esperimento che sta facendo nella Roma può essere poi utile anche in chiave nazionale".

Nel frattempo, Sebastian Giovinco ha lasciato il ritiro di Coverciano. Il calciatore del Toronto era reduce da un infortunio rimediato nella gara di sabato contro il Montreal, che impedirà all'ex Juve e Parma la partecipazione ed il ritorno a disputare nuovamente delle gare ufficiali con la maglia della Nazionale.