Nell’emozionante posticipo di lusso dellla domenica la spunta il Bari. I padroni di casa infatti, dopo 90’ tutto sommato divertenti, portano a casa tre punti vitali per la rincorsa playoff e  lasciano (forse) alle spalle le precedenti opache prestazioni. Continua, invece, il momento no dell’Avellino di Tesser che, nonostante l’ottimo gioco espresso, esce dalla sfida senza punti e con una situazione di classifica ormai tutt’altro che felice.

Le due formazioni si affrontano a viso aperto fin dall’inizio: al 4-3-3 barese, infatti, fa da contraltare il 4-3-1-2 irpino. I primi minuti sono un assolo dei padroni di casa che, al 12’, passano meritatamente in vantaggio con Defendi dopo un erroraccio di Zito e al 15’ recriminano per un fallo in area su De Luca. Dopo i primi quindici minuti, però, l’Avellino si risveglia e mette immediatamente alle corde gli avversari: al 21’ sfiora il gol con Trotta, al 24’ è Tavano ad impegnare Guarna. Gli ospiti sembrano finalmente in palla ed infatti al 27’, dopo un bello scambio con i propri uomini offensivi, agguantano il pari con Insigne. Continua il monologo irpino fino al 40’, quando è De Luca a spezzare la trama del gioco, impegnando Frattali.

La partita ricomincia subito in maniera scoppiettante: al 45’ l’Avellino sfiora il gol con Trotta, al 48’ ci prova senza successo la ‘zanzara’ De Luca. Dopo quindici minuti di pausa, in cui le due formazioni tirano leggermente il fiato, è Trotta ancora una volta a far sussultare lo stadio: il suo tiro, però, è ben controllato da Guarna. Il match svolta al minuto 67, quando Nicola sostituisce un evanescente Sansone con Alessandro Rosina. Al fantasista numero 18 bastano due minuti di riscaldamento per entrare subito in partita: al 69’ infatti, con una pennellata fatata, imbecca De Luca che, come un falco, entra in area e trafigge Frattali. L’Avellino, dopo il gol subito, si spegne e con lui la partita. Poche le emozioni fino al 90’, con il Bari che rischia addirittura di dilagare al 93’, quando l’attaccante Maniero è fermato solo dal palo.

Una partita vibrante, tra due rose imprevedibili e dall’alto tasso tecnico. Il Bari ha meritato la vittoria per come ha saputo addormentare la gara anche se, ai punti, sarebbe stato l’Avellino a vincere. Il calcio però non è la boxe e, se non riesci a concretizzare, alla fine non vinci. C’è ancora tanto da lavorare per gli irpini, il modulo è quello giusto ed il campionato ancora lungo. Non bisogna però, sprecare ulteriori occasioni, per non rischiare di perdere il treno playoff troppo presto, facendo sfumare già nel girone di andata l’obiettivo minimo prefissato dalla società. Discorso simile anche per il Bari: i pugliesi sono fortissimi ma devono dimostrarlo sul campo. Scivoloni come quello contro il Crotone devono essere banditi se si vuole puntare una volta per tutte alla promozione. Il campionato infatti, proprio in quest’ultima giornata, ha dimostrato tutta la sua imprevedibilità ed ogni occasione, quindi, deve essere sfruttata nel miglior modo possibile. Sicuramente queste due formazioni riusciranno a sbocciare definitivamente, dimostrandosi temibili concorrenti per la lotta al sogno chiamato Serie A.