Carpi e Torino è' l' anticipo del sabato alle 18, per la settima giornata del campionato di Serie A. La formazione, neo promossa, si trova in fondo alla classifica con appena due punti. Dopo il deludente inizio di Campionato la dirigenza del Carpi ha esonerato Castori ed ha affidato la conduzione tecnica a mister Sannino, il quale ha parlato nell'odierna conferenza stampa: "Vorrei e vorremmo vedere un Carpi consapevole di quello che siamo. Siamo ultimi in classifica e vogliamo muoverla, tutti devono avere una sola idea e quella voglia, sacrificandosi, di lasciare da parte quello che è stato e di iniziare una nuova avventura, un nuovo campionato. Affrontiamo una squadra che è seconda in classifica, ma pur con tutte le difficoltà che ci possono essere dobbiamo avere la voglia giusta di invertire questo trend. In questi pochi giorni abbiamo cercato di limare qualche situazione e migliorare alcune cose, dobbiamo essere compatti in campo e dare la possibilità a tutti di essere aiutati. Del Toro non sono tifoso ma simpatizzante per quello che ha rappresentato nella storia del calcio italiano e per l’alone che si porta dietro dai tempi del Grande Torino. Ma con Ventura non sono solo una squadra operaia ma anche di qualità, con giocatori cresciuti tantissimo e stanno meritando il secondo posto in classifica””.

Il neo tecnico degli emiliani si prepara così al debutto: "Il Carpi è una favola per tutta Italia e tutta Europa, ne ha parlato tutto il mondo. Ho preso il posto di una persona amata e rispettata e mi trovo in una situazione che va sì somatizzata ma anche messa alle spalle perché il nostro mestiere mi impone di dare una linea alla squadra. Ho trovato ragazzi disponibili, che hanno un’anima, e credo che se tutti riusciranno a capire che il campionato è così difficile che c’è bisogno di tutti potremo anche salvarci all’ultimo minuto dell’ultima giornata ma sarebbe una cosa straordinaria. Quando parlo del poco tempo a disposizione è per cercare di non caricare i ragazzi di troppe cose che poi appesantiscono. Ma pretendo che in campo si faccia quello che dico io, dovranno farlo nel modo migliore possibile cercando di aiutarsi. Il Torino fa del palleggio la sua arma migliore, facendo girare palla fino a quando non trovano il pertugio per colpire e noi dovremo essere bravi a capire quando aspettare e quando osare qualcosa in più. Dovremo essere un blocco che si muove insieme, soffrendo tutti insieme”.

Sannino non si sbilancia sugli 11 che andranno in campo domani: “La formazione ce l’ho già in testa, ma mi tengo sempre qualche ultimo dubbio da sciogliere perché scegliere un giocatore piuttosto che un altro può cambiare qualcosa a livello di equilibri. Quelli che andranno in campo, ma anche in tribuna e in panchina, dovranno essere un corpo unico per convogliare tutte le nostre forze verso un solo obiettivo”.A Martinho ma anche a Pasciuti e a tutti gli altri che non hanno ancora giocato, ho detto che quando meno se lo aspettano può arrivare una chance. Ho trovato ragazzi che vogliono essere tutti protagonisti e devono avere la consapevolezza di poterlo essere. Certe volte bastano cinque minuti per cambiare una stagione di un calciatore. E questo vale per tutti”.