"Da due anni è una partita sentita, da quando sono qui loro hanno vinto una partita in più, però negli anni abbiamo sempre chiuso il campionato sopra di loro, l’importante è la corsa e mi piacerebbe chiudere anche quest’anno più in alto di loro". Andrea Mandorlini presenta così il derby di Verona di domani sera che, come ogni anno, esula dai temi comuni delle altre gare stagionali. Stavolta, tuttavia, il suo Hellas non partirà con i favori del pronostico contro il Chievo dei miracoli di Rolando Maran, che conta ben otto punti in più in classifica. 

"Sarà una partita difficile e dura, per la storia siamo noi i favoriti, mentre la classifica lo sono loro, hanno 11 punti e noi solo 3. Il derby è una partita particolare, tutti ci tengono a vincerla e in linea di massima non ci sono favoriti. Un commento sul Chievo? Stanno facendo bene, complimenti a loro. Però ogni squadra ha le sue caratteristiche e noi non siamo secondi a nessuno".

Mandorlini analizza successivamente la situazione legata agli infortuni ed alla preparazione della gara. Queste le motivazioni del mister dei veronesi, che si aspetta una prestazione solida e convincente: "Veniamo da una settimana particolare e ci sta visto il nostro momento. La formazione a grandi linee ce l’ho in mente, molto dipenderà se Pazzini recupererà in tempo. Manca ancora la rifinitura, quindi non mi sbilancio. Mi è piaciuta la prestazione contro la Lazio, dispiace per il risultato, la partita era incanalata sulla nostra vittoria. Il derby sarà una partita importante dal punto di vista nervoso, vorrei una prestazione importante dai miei".

Dal gruppo ai singoli. Questo lo stato di salute dei giocatori veronesi, con Siligardi che non è ancora certo di essere a disposizione di Mandorlini, cosi come Sala e Pazzini: "E’ tra i convocati, si è allenato con noi da ieri, sembrava che non ce la facesse ma è riuscito a recuperare. Sala? Ha fatto una buonissima partita con la Lazio, per noi è un valore aggiunto perché può ricoprire diversi ruoli, è un calciatore universale. Pazzini? Convocato anche lui, dare man forte allo spogliatoio è importante, ma pensiamo che sarebbe meglio vederlo in campo. Sta convivendo con il dolore, stringe i denti, vedremo, tutto è possibile".

Parole di elogio, inoltre, sia per Viviani che per Helander, due dei volti nuovi dell'Hellas di quest'anno: "Viviani sta facendo grandi prestazioni, si vede che fa fatica ma indubbiamente la sua situazione migliorerà come quella di tutti. Helander? Sono molto soddisfatto, avevo visto dall’inizio le sua qualità. Ha avuto la sua possibilità, l’ha sfrutta bene ed è giusto dargli continuità. Siamo stati noi a credere in lui, mentre lui è stato bravo a farsi trovare pronto".

Infine, il mister dei veronesi da manforte alle parole di Luca Toni in settimana, che ha cercato di spronare la squadra a sbloccarsi dai tre punti in classifica: "Luca ha detto bene, dobbiamo fare meglio, bisogna sempre pensare a migliorarsi. Abbiamo i nostri problemi ma questo non importa, c’è una partita da giocare. Abbiamo dimostrato di poter fare bene, ora dobbiamo fare meglio. Giusto guardare classifica? Non sono queste le cose che mi fanno paura, certo che dobbiamo guardarla a e fare di tutto per migliorarla".

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