Lo stadio Olimpico riapre alla Nazionale. Dopo la brillante vittoria in Azerbaijan che ha consegnato all'Italia di Antonio Conte il pass per gli Europei di Francia 2016, gli azzurri saranno impegnati martedì sera nell'ultima gara valevole per le qualificazioni contro la Norvegia. Partita tutt'altro che facile, con l'Italia che non vuole fare brutta figura davanti al pubblico romano. Per l'occasione, questo pomeriggio, Carlo Tavecchio ha presenziato, assieme ai due beniamini locali Antonio Candreva della Lazio e Alessandro Florenzi della Roma, alla conferenza stampa di presentazione della sfida e di tutte le iniziative promosse dalla FIGC nell’ambito del programma ‘Roma Città Azzurra. 

Prende subito la parola Carlo Tavecchio, che ovviamente è chiamato a rispondere sul rinnovo di Conte: "Abbiamo una filosofia che è quella legata a una contrattualistica che ha delle tempistiche. Solo nel calcio si rinnovano contratti prima che scadano. Non va bene. Un mese prima della scadenza, o giù di lì, tratteremo la questione. Abbiamo la speranza di tenere Conte e se vorrà stare per noi questo è il suo posto migliore. Siamo servi di tutti ma schiavi di nessuno".

Dopo Tavecchio è il momento di Alessandro Florenzi, al quale viene chiesto cosa significa indossare la maglia della Nazionale: "Deve essere tatuata sulla pelle, è come una seconda maglia al di là del club che si ha a cuore. Sarà un grande onore giocare una gara importante. Sul 4-4-2? Con l'Azerbaijan li abbiamo messo in difficoltà oltre alle occasioni create ma anche per il gioco espresso. Siamo pronti però a giocare con tutti i moduli".

Dalla Roma alla Lazio, con Antonio Candreva che sottolinea l'importanza del primo posto nel girone: "Ci teniamo a chiudere il girone al primo posto, anche per la questione del sorteggio. Come ha detto Alessandro, è un onore indossare la maglia dell'Italia nella propria città, anche se la prima volta non è andata bene visto che abbiamo perso con l'Argentina. Martedì avrò un'altra chance. Il modulo? Ne abbiamo usati tanti, dal 3-5-2 al 4-3-3 al 4-4-2, ma non andiamo in confusione. Abbiamo scelto quest'ultimo per Baku per mettere in difficoltà l'Azerbaijan. Non è semplice preparare partite internazionali con così poco tempo, ma noi lo facciamo sempre con la massima disponibiltà e penso che in campo si veda".

Con il pass per l'Europeo già staccato è tempo di pensare al ruolo che gli azzurri possono recitare in Francia. Questo il parere dell'ala laziale: "L'Italia è una nazione importante e in queste competizioni se la gioca sempre per arrivare in fondo. Le altre nazioni ci temono, e dunque è giusto prepararsi sempre per vincere”. Per concludere, una battuta sul ballottaggio con il collega giallorosso per un posto sula fascia destra: “Siamo in nazionale e non c’è nessuna rivalità. Alessandro è un grande giocatore che gioca benissimo in tutti i ruoli. L’importante è il gruppo, remiamo tutti dalla stessa parte”. Alla stessa domanda, Florenzi ha risposto così: “Rivalità fra Roma e Lazio per il ruolo? No, non è assolutamente così. Non ci sono problemi: sia io che Antonio possiamo dare un contributo importante per la Nazionale”.