Sfida delle grandi occasioni tra Vicenza e Cesena al Menti, tra due formazioni in piena zona playoff  ed obbligate a vincere. Troppo in palio e, come spesso accade, novanta minuti poco esaltanti. Due sole reti (Caldara e Galano) e match mai decollato.

Padroni di casa scesi in campo con un offensivo 4-3-3, speculare il modulo del Cesena di Drago. Occasione subito ghiotta per i biancorossi al 4’, con Giacomelli che finta di sinistro e manda a lato il primo tiro della gara. Più Vicenza in questi primi minuti, con Giacomelli ancora pericoloso dopo due minuti e con Urso che all’8’ protesta per un penalty non concesso. Il Cesena è in bambola e non riesce ad interrompere la trama vicentina: al 16’ Galano  mette fuori, al 22’ è sempre il numero 19 a riprovare, senza successo, la conclusione. Ormai il Vicenza è padrone del campo e non consente alcuna conclusione agli ospiti, salvati al minuto venticinque da Gomis. E’ incredibile, però, la legge del calcio: dopo una miriade di occasioni mancate, infatti, il Vicenza subisce la beffa del gol subito di Caldara al 27’, ma non si arrende all’idea di dover uscire immeritatamente sconfitto dalla gara. Spingono, infatti, i padroni di casa con Galano che, dopo un’occasione mancata al 38’, riesce a portare il risultato sull’1-1 dopo tre minuti, insaccando alle spalle di Gomis dopo un tiro-cross di Cinelli. Primo tempo che si chiude in pari, con il Vicenza che però avrebbe sicuramente meritato di più.

Secondo tempo che parte a forti tinte romagnole, con Caldara che tenta senza fortuna la doppietta su colpo di testa al 53’ e con Ragusa che, un minuto dopo, batte Vigorito ma in posizione di fuorigioco. La gara sembra equilibrata, seppur leggermente tendente verso il Vicenza: un segnale sconfortante per il Cesena, squadra attrezzata per la promozione diretta ma schiava di un gioco poco fruttuoso ed oggettivamente brutto. La seconda frazione non decolla, le due squadre si studiano senza riuscire a sfondare e le occasioni latitano. Al 71’ tenta Garritano che, però, tira di poco a lato. Le emozioni aumentano in una specie di crescendo verso fine gara, alternandosi equamente ambo le parti: all’84’ ci prova Giacomelli, esattamente un minuto dopo imita l’avversario, ugualmente senza successo, Garritano.  Gara che si conclude senza ulteriori emozioni, deludendo chi sperava in una serie più avvincente di emozioni.

Il Cesena continua a non convincere e, dopo i recenti risultati, sembra aver perso il feeling con la vittoria. Un problema spinoso per Drago, soprattutto in questa fase decisiva della stagione, in cui è importante cementificare in vista del finale di campionato. Buona gara invece per il Vicenza di Marino, vecchia volpe del panorama italiano e capitano di una formazione che potrebbe essere la vera ‘outsider’ fra le tante inseguitrici ai posti playoff.  Migliore del match per il Vicenza, Galano. Per il Cesena, Caldara.