Un Cagliari schiacciasassi annienta per 3-0 (reti di Giannetti e doppietta di Joao Pedro) un impotente seppur gagliardo Ascoli, più volte pericoloso. Padroni di casa scesi in campo con il consueto 4-3-1-2, modulo equilibrato ma capace di esaltare le qualità dei singoli interpreti, mentre gli ospiti rispondono con un chiusissimo 4-5-1.

Partita inizialmente calma, con le due formazioni che si studiano prima di iniziare ad offendere con maggiore incisività. Il primo spunto è targato Pisacane, con un bel tiro-cross smanacciato dal portiere piceno al 18’. L’Ascoli però è pimpante, qualità tipica della squadre di Mangia, nonché pronto a rispondere alle azioni avversarie con ripartenze improvvise: al 24’ infatti, dopo una bella azione di Bellomo, è Cacia a concludere fuori di un soffio. Cagliari però troppo forte che, dopo questa incertezza difensiva, inizia a prendere pieno possesso della gara, gettando le basi per il vantaggio con intensità crescente. Al minuto ventisei Melchiorri colpisce la traversa, due minuti dopo è lo stesso attaccante a fare da sponda per Giannetti che trafigge un non irresistibile Svedkauskas. L’Ascoli va in bambola  al 30’ finisce sotto di un’altra rete: azione di Joao Pedro, uscita bassa del portiere piceno che però travolge il trequartista cagliaritano e rigore per i padroni di casa. Penalty battuto dallo stesso giocatore che se l’è procurato e partita in cassaforte con il 2-0 già nel primo terzo di gara. Troppo forte il Cagliari quando attacca con le proprie bocche da fuoco, poco sicuro l’Ascoli in copertura. Primo tempo che si chiude dopo due minuti di recupero e senza ulteriori emozioni.

Seconda frazione che inizia così come era finita la precedente, con il Cagliari cioè vicinissimo al tris dopo un bel tiro di Giannetti al minuto cinquanta. L’Ascoli però ha il merito di non arrendersi, iniziando ad attaccare con regolarità: al 57’ Bellomo impegna Storari con un bel piazzato, sei minuti dopo è ancora il portierone cagliaritano ad esaltarsi sul tiro del centrocampista piceno. Sulla ribattuta, poi, pallone buttato alto da Giorgi ed occasione mancata per gli ospiti.  E’ il momento migliore per i piceni che costringono, grazie ad una bella parata su Bellomo al 75’, Storari agli straordinari. Se il Cagliari non avesse un portiere del genere, forse ora si parlerebbe di un altro risultato. La legge del calcio è però inflessibile e, al gol mancato, corrisponde irrimediabilmente un gol subito: minuto ottantasei, azione personale di Joao Pedro supportato da Farias e palla alle spalle di Svedkauskas. E’ il colpo di grazia alla gara, conclusasi dopo tre minuti di recupero.

Il Cagliari è una macchina perfetta: segna tanto, domina per novanta minuti e non prende gol. Quando poi la difesa non riesce a contenere l’offensiva avversaria, ci pensa Storari a chiudere la saracinesca. Nulla da dire all’Ascoli, tanto impegno per una formazione che ha rischiato più volte di segnare ma che ha dovuto piegarsi alla formazione più forte della serie B. Segnali positivi, però, per la lotta-salvezza: la mano di Mangia inizia a vedersi. Migliore in campo per il Cagliari, uno su tutti, Joao Pedro. Per l’Ascoli complimenti ad un insidiosissimo Bellomo.