Cade l'Avellino sotto i colpi di Di Carmine e Parigini: ora i playoff sono un lontano miraggio. Vittoria per il Perugia che invece entra in zona calda, in ottava posizione, e forse si può sognare.

4-3-1-2 solito per l’Avellino, più offensivo il Perugia con il suo 4-3-3. Pressing subito alto degli irpini che, spinti dal pubblico di casa, sfiorano il gol nei primi minuti con Mokulu che mette però incredibilmente fuori al 6’. Padroni di casa sicuramente meglio messi in campo, con un Perugia che per ora si limita a controllare le offensive avversarie: al 10’ infatti è Volta a deviare la conclusione a botta sicura di Trotta. L’inerzia della gara cambia però repentinamente come il tempo ad aprile e minuto dopo minuto sale il Perugia, al contrario dell’Avellino che gioca solo di rimessa. La prima azione firmata grifo vede Del Prete, al minuto diciannove, concludere a lato. Nonostante il bel gioco, però, non è decisivo l’attacco del Perugia, né i padroni di casa riescono ad impensierire Rosati, rendendo il match poco emozionante ed abbastanza monotono. Il gioco viene spesso fermato soprattutto per i vari interventi di una certa durezza sempre però nel rispetto delle regole. Dopo un lungo periodo di controllo da parte del Perugia, lampo improvviso di Trotta al minuto trenta e palla, però, deviata da un difensore. La conclusione dell’attaccante irpino sveglia i suoi che sfiorano la marcatura con Mokulu al 35’. Il gol è però nell’aria ed arriva proprio dopo pochi istanti: sempre minuto trentacinque, rinvio poco efficace della difesa del Perugia e botta imprendibile di Gavazzi da venti metri. Gol fondamentale per i padroni di casa, sia per il momento in cui è arrivato che per l’importanza stessa del vantaggio. Primo tempo che termina senza altre emozioni.

Secondo tempo che comincia subito con un'emozione: minuto quarantanove e pareggio perugino con Di Carmine. E' un brutto colpo per l'Avellino, nel pallone dopo la rete subita e falcidiato da altri due infortuni che costringono Tesser ad esaurire i suoi tre cambi già a metà secondo tempo. Perugia invece che aumenta i giri del proprio motore, conscio del ghiotto e favorevole momento. Pressione produttiva, quindi, cheporta al raddoppio ospite con Parigini al 65'. Finalmente si sveglia l'Avellino che non ci sta a subire una debacle del genere e che subito si affaccia pericolosamente nell'area avversaria con il neo entrato Tavano al 66'. Dal corner successivo, poi, sfiora la rete Visconti. E' una buona fase per gli irpini, consci di dover assolutamente ribaltare il risultato e vicinissimi al pari con Trotta al 70'. Non ci sono però fortiemozioni da registrare e lo stesso Perugia non offende, preferendo controllare un risultato comunque prezioso. Ancora una volta sottotono l'Avellino, spesso protagonista di prestazioni assolutamente al di sotto delle loro possibilità. La partita comunque scivola via senza ulteriori emozioni. Lampo nel grigiore della ripresa, però, il tiro di Tavano all'87'. Entrati negli ultimi minuti di gara, si accende l'Avellino, spesso protagonista di ribaltoni proprio nei minuti finali: all'89' occasione importante per il sempre pericoloso Trotta, Rosati mette a lato con un miracolo. L'ultimaemozion del match è però ospite, con la traversa di Parigini al 91'. Gara che si conclude dopo 4 minuti di recupero con il Partenio che fischia i suoi.

Occasione sprecata per l'Avellino, in casa e contro una diretta concorrente. Ora i playoff sono lontani, Tesser farebbe bene infatti a guardare più che altro le formazioni dietro in classifica per evitare una corsa alla salvezza assolutamente ingiustificabile per una rosa di questo livello tecnico. Bel colpo invece del Perugia, rilanciato per obiettivi diversi dalla mera permanenza in B. I grifoni sembrano essere tornati la formazione temibile della scorsa stagione. Il cammino intrapreso è quello giusto.