Il Barcellona davanti a tutti per una notte. Gli uomini di Luis Enrique espugnano La Rosaleda per 2-1 dopo un match ostico e non particolarmente bello. Dopo 63'' secondi il Barca va in vantaggio grazie al secondo gol consecutivo (tra campionato e coppa) di Munir. Il Malaga però preme e al 32' trova il pari con Juanpi. Il Barcellona però domina il secondo tempo e al 52' Messi, in sforbiciata, consegna la vittoria ai Blaugrana che adesso conducono con un punto di vantaggio sull'Atletico Madrid e cinque sul Real.

Luis Enrique, che deve fare i conti con qualche defezione di troppo in rosa (out gli infortunati Neymar, Rafinha e Jordi Alba e lo squalificato Piqué), ricorre comunque ad un moderato turnover lasciando in panchina Dani Alves e Rakitic. Al posto di questi ultimi, le due new entry blaugrana, Aleix Vidal e Arda Turan. Davanti, Munir completa il tridente con Messi e Suarez. Gracia apporta due cambi obbligati, e uno tecnico, rispetto alla gara di 7 giorni fa col Siviglia: sulla fascia sinistra, al posto di Boka squalificato, gioca Miguel Torres, mentre come quarto a destro di centrocampo spazio a Juanpi, che va a ricoprire la casella lasciata libera da Amrabat, ceduto al Watford. Al centro della difesa Weligton in coppia con Angeleri, mentre Albentosa si accomoda in panchina.

Pronti via e il Barcellona passa dopo un minuto e tre secondi: Suarez scappa via ad Angeleri in area, poi mette dentro un tiro-cross forte e teso che Kameni respinge come può. La palla rimane lì, ma ci si avventa Munir, che appoggia a rete con un putt golfistico da mezzo metro, 0-1.

Il Malaga accusa il colpo e porva ad uscire dal guscio al 9': colpo di tacco tentato da Charles, respinto goffamente in corner da Vermaelen. Sulla battuta conseguente del calcio d'angolo si accende una mischia, che alla fine viene risolta proprio dall'ex difensore dell'Arsenal. Al 14' l'occasione è più ghiotta: saetta di mancino scagliata da Castro su cui è prontissimo Bravo ad intervenire per mandare sul palo. Il Malaga però continua a pressare la ballerina difesa del Barcellona e al 32' arriva il pari: disimpegno palleggiato ai limiti dell'autolesionismo per i blaugrana  che regalano palla sulla trequarti a Charles, che poi la consegna con efficacia a Juanpi, letale nel battere Bravo. Sul tiro del 28 biancoazzurro anche una deviazione sfortunata di Mascherano.

Al 44' occasione sprecata da Messi che  non riesce a mettere dentro in tap-in il tiro di Munir respinto prontamente da Kameni. Grande l'intervento in estirada di Torres a cancellare il destro del 10 blaugrana. Il primo tempo si conclude con il giusto 1-1. 

Cambio all'intervallo per Luis Enrique: in campo Mathieu al posto di Vermaelen, che era stato ammonito sul finire della prima frazione.

Nella ripresa entra in campo  un altro Barcellona e si vede subito con possesso palla  più rapido e velocità nei passaggi, cosa che era mancata nella prima frazione. Gli undici di Luis Enrique ne beneficiano e al 53' si riportano avanti con una  fiammata di Messi che ridà colore ad una prestazione finora davvero opaca. Bravo il Pallone d'oro a correggere a rete in acrobazia il bel suggerimento di Adriano, dopo lo svarione di Miguel Torres, 1-2. Al 73' padroni di casa vicino al pari: rinvio sgangherato di Mascherano, la palla giunge a Camacho che non ci pensa due volte e conclude a rete. Para Bravo, poi Cop manca il tap-in. 

Il Barcellona non sta a guardare e all'81' fallisce il colpo del ko: Controllo magnetico col mancino di Messi , che fa il suo ingresso in area di rigore ma anziché battere Kameni usando il destro va per la soluzione con l'esterno sinistro. Palla sull'esterno della rete. All'83' si gioca il tutto per tutto Gracia: dentro Duda, fuori Weligton. All'88' splendido riflesso di Kameni a dire ancora di no a Messi, che era stato bravo a coordinarsi velocemente e a calciare immediatamente verso la porta. Vicino al gol del ko il Barcellona.

Il Malaga ci prova timidamente ma ormai non c'è più tempo. Il Barcellona si impone grazie alle reti di Munir e Messi. In mezzo il gol di Juanpi. La squadra di Luis Enrique, in attesa della sfida di domani dell'Atletico con il Siviglia, si porta momentaneamente in vetta alla classifica e adesso testa immediatamente a mercoledì quando al Camp Nou ci sarà il ritorno dei quarti di Coppa del Re con l'Athletic Bilbao

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Alessio Evangelista
Mi chiamo Alessio Evangelista, sono nato e tutt'ora vivo a Pescara in Abruzzo. Mi sono diplomato quest'anno presso l'ITIS A.Volta di Pescara con la votazione di 80/100. Le mie passioni sono il calcio e la Formula 1