Senza se, senza ma: Napoli e Juventus oramai hanno sbaragliato la concorrenza, quasi definitivamente, di Fiorentina, Inter, Roma e Milan, che hanno ceduto il passo davanti alla marcia inarrestabile delle squadre di Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri. Che l'andazzo del campionato andasse nella direzione bianco-azzurra-nera lo si era capito dopo le prime dieci giornate, quando entrambe le squadre avevano iniziato a macinare gioco, punti e, in un modo o in un altro, spettacolo.

Al timone due toscani, così uguali per certi versi, così diversi per tanti altri: al di là di qualsivoglia scaramanzia e di ogni palese gioco di scarica barile da parte dei protagonisti, andiamo a guardare i numeri che, ad oggi, quando mancano nove giorni alla sfida dell'anno, stanno condizionando il campionato. 

Iniziamo, in ordine rigorosamente di classifica, dal Napoli di Maurizio Sarri. 

0 - Come le sconfitte al San Paolo dei partenopei. Il catino di Fuorigrotta è finalmente tornato ad essere decisivo come negli anni di Maradona. Fino ad oggi, gli azzurri, non hanno mai ceduto il passo, fatta eccezione per le sfide contro Sampdoria e Roma (sfortunate entrambe), soprattutto contro le piccole, da sempre spauracchio ultimo da superare per certificare maturità e consapevolezza della propria forza. Poi c'è quel coro, che ha cementato le speranze e la voglia di una città, trascinandosi anche la squadra al suo interno: un vortice di passione che potrebbe risultare decisivo nelle restanti sfide casalinghe contro Carpi, Milan, Chievo, Genoa, Hellas Verona, Bologna, Atalanta, Frosinone. 

7 - Come le vittorie consecutive della squadra di Sarri. Clamoroso il dato per le proporzioni con le quali sono arrivate queste affermazioni, soprattutto dopo un periodo di flessione (sconfitta  a Bologna, pareggio contro la Roma): si sono piegate, in rapida successione, dall'Atalanta alla Lazio, sotto i colpi di Higuain e compagni, che non fanno distinzioni di trattamento. Una striscia vincente che mancava dal lontano 87-88, quando Maradona e compagni persero il titolo nelle ultime giornate a favore della Juventus: occasione per riscattarsi e riscrivere la storia? 

10 - Come i gol e gli assist di Lorenzo Insigne. Sempre più maturo, sempre più decisivo. Il talento di Frattamaggiore continua a stupire, in lungo ed in largo, ed in occasione dell'assistenza per il gol dello 0-2 di Callejon è diventato il primo calciatore in Europa a raggiungere la doppia cifra per realizzazioni e cioccolatini offerti ai compagni, che ovviamente ringraziano. E' la stagione della definitiva consacrazione?

23 - Un gol a partita: semplice, lineare, pulito. Gonzalo Higuain non sbaglia più un colpo e, una volta archiviato il suo primo titolo di capocannoniere della carriera, proverà a rimpinguare il suo bottino per superare Nordahl e, chissà, trascinare il suo Napoli verso un traguardo storico. Destro, sinistro, testa e, ieri, anche di petto: come si ferma il Pipita? 

52 - Come i gol segnati dal Napoli, migliore attacco per distacco, del campionato. Higuain, ovvio, ma non solo: è tornato prepotentemente al gol Callejon, Insigne sta diventando un fattore ad ogni giornata, oltre ai vari Hamsik, Mertens e Gabbiadini, armi sempre pronte a disposizione della faretra del mister toscano per decidere la gara in corso d'opera. L'attacco venderà anche i biglietti, ma sta trascinando il Napoli in vetta al campionato. 

Dai cinque numeri del Napoli, a quelli della Juventus di Massimiliano Allegri, che insegue a due lunghezze dai partenopei. 

13 - Inevitabile da non menzionare: come le vittorie consecutive dell'armata bianconera. Impressionate, spaventosa, la rincorsa dei quattro volte Campioni d'Italia che, dopo la sconfitta di Sassuolo ed il pareggio oramai certo contro il Torino sembravano abdicare, fin troppo facilmente, al trono. Invece no, l'orgoglio dei Campioni non è da sottovalutare. Mai. 

15 - Come i gol subiti dalla migliore difesa del campionato. Un trend confermato dopo le ultime quattro stagioni, che attestano il quartetto difensivo composto da Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini (a rotazione Caceres, Rugani e gli altri), come il miglior pacchetto arretrato della Serie A. Lo era ieri, lo è oggi, lo sarà probabilmente fino a quando qualcuno dei protagonisti non abdicherà, anche se non è detto che non verrà sostituito a dovere. L'assetto oramai consolidato del 3-5-2 prima contiano, poi allegriano è un leit motiv che, in ottica Scudetto, sarà sicuramente un fattore. Se l'attacco del Napoli può vendere biglietti, l'ermeticità della difesa della Juve è sicuramente una qualità vincente. 

11 - Legato al punto precedente, sempre alla difesa, il nuovo numero sottolinea i cosiddetti clean sheet tanto cari al calcio d'Oltremanica. Undici, infatti, sono le volte che Gianluigi Buffon non si è dovuto chinare nella sua porta a raccogliere la sfera. Un dato che tende a fortificare ancor di più il dato sopracitato. Nella striscia positiva di tredici successi, inoltre, ben otto volte la Juventus non ha subito gol, il che rende ancor più preziosa e qualitativamente esaltante questa cavalcata forse trionfale. 

24 - I gol del reparto avanzato della Juventus, che mai come quest'anno sono stati decisivi. Da Dybala a Mandzukic, da Morata a Zaza: negli ultimi cinque anni, infatti, mai l'incidenza in percentuale sui gol totali era stata così alta. 18 di essi provengono dalla coppia titolare (Dybala-Mandzukic), ma l'avere alle spalle due riserve di lusso quali lo spagnolo e il Lucano significa non soffrire di carestia in un reparto a dir poco fondamentale per i bianconeri in quest'annata, poichè la perdita di Vidal e Pirlo in mezzo, seguite dall'accentramento di Marchisio, hanno come conseguenza una perdita di almeno 10 gol derivanti dalla mediana. Ma, se l'attacco gira, tutto sorride... Forse.

37 - Il numero di maglia di quello che potrebbe essere l'uomo in più dei bianconeri in questo ultimo scorcio di campionato. Di fatto, un nuovo acquisto arrivato dal mercato di gennaio: Roberto Pereyra è mancato, eccome se è mancato, con la sua garra e con la sua duttilità tattica ad Allegri. Trequartista, all'occorrenza mezzala, all'occorrenza tuttofare: l'ex Udinese è pronto a tornare a disposizione di Allegri per la sfida dell'anno: che risulti decisivo il tucumano? 

Prima della sfida di sabato prossimo, però, Carpi e Frosinone sulla strada di Napoli e Juventus. Azzurri al San Paolo, bianconeri al Matusa: entrambe affronteranno le neo promosse dopo il pareggio dell'andata (0-0 i partenopei, 1-1 allo Stadium i piemontesi). Due partite che, se affrontate con il giusto piglio (come dovrebbe essere presumibilmente), aggiungeranno tre punti alla cavalcata di entrambe le squadre. Gare, però, tutt'altro che facili da affrontare, perché la presenza ingombrante della sfida Scudetto sarà inevitabilmente presente nelle menti delle due squadre: chi riuscirà a pensarci il più tardi possibile, avrà un altro vantaggio. Per il resto, godiamoci questa bellissima sfida!