I duetti con Messi sulla fascia destra del Barcellona sono di categoria superiore, l'intesa fra Dani Alves e il fenomeno argentino è davvero ad altissimi livelli. La gestione dell'azione e della giocata è quasi sempre perfetta, ma anche ai microfoni di Onda Cero il brasiliano non se la cava male.

Nel programma "Al primer toque" il brasiliano ha parlato a lungo di tanti argomenti in qualche modo legati al mondo blaugrana che lui vive da ormai diversi anni. Si parte da Neymar, al centro di tante voci di mercato: "Neymar va via? Quando stava per andarsene in altre squadre, gli dissi di guardare la storia, osservare i brasiliani che sono passati per Barcellona e vedere se in altri club hanno fatto tanto bene quanto da noi. Qui i brasiliani hanno sempre avuto relazioni straordinarie, lui è l’erede di Messi e non c’è nessuno capace di fare ciò che fa. Ha giocato con il Barca, ha vinto e raggiunto obiettivi, e continua a farlo. Quando crei ammirazione crei anche invidia, è compreso nel pacchetto: tutto viene manipolato e distorto, si montano dei casi senza alcuna necessità."

Un altro passato da Barcellona è stato Pep Guardiola, prossimo allenatore del Manchester City: "Pep diventerà ciò che vuole diventare, è come Neymar: sa reinventarsi, ha il dono della gestione. Dovunque è andato ha sempre fatto bene e credo sarà così anche in futuro; è stato al Bayern ma non credo gli sia piaciuto molto, a lui piace rivoluzionare tutto fin dal principio e lì non c’era questa possibilità." Come quando è arrivato al Camp Nou. Una cosa, forse, non è riuscito a rivoluzionare, la rivalità con il Real Madrid. E pensare che Dani Alves sarebbe potuto essere protagonista al Bernabeu con la camiseta blanca: "Mourinho, Ancelotti, Zidane: non importa chi sia l’allenatore, il Real è sempre lì a dar fastidio, è una squadra che è stata creata per competere e non ti puoi mai rilassare. Io confido nei miei compagni, se stiamo bene possiamo fare cose importanti. Non ho mai dimenticato che sono stato a un passo dal Real Madrid, ma il destino ha voluto diversamente."