Un altro pareggio che lascia l'amaro in bocca, un altro punto conquistato che sa di mediocrità, quella mediocrità che il Sassuolo sperava di essersi messo alle spalle una volta per tutte con una grande prima parte di campionato. I neroverdi non vincono più e pareggiano ancora, 1-1 sul campo del Chievo, prolungando a 7 la striscia di partite senza vittorie. 9 delle ultime 10 e 11 delle ultime 13 si sono concluse con un pareggio e una sconfitta, le ultime due volte che la squadra di Di Francesco è uscita vincitrice sono state due trasferte, l'1-0 sul campo dell'Inter il 10 gennaio e il 3-1 sul campo della Sampdoria del 6 dicembre. In mezzo, il vuoto. Tante delusioni, occasioni sprecate che hanno ostacolato la corsa al sogno europeo, che sembrava essere sempre più vicino.

Ieri a Verona è stata una partita nervosa, interpretata non benissimo da un Sassuolo che poteva nettamente fare di più in fase di finalizzazione: troppo spesso è mancata la precisione nell'ultimo passaggio, nell'ultima conclusione a pochi passi dalla porta, negli ultimi 16 metri. L'unica conclusione veramente pericolosa è stata quella terminata in porta alle spalle di Bizzarri, quel destro clamoroso di Sansone, non nuovo a questo tipo di colpi. Senza dubbio tecnicamente alla squadra di Di Francesco in mezzo al campo manca qualcosa, perchè Duncan è uno stantuffo irrefrenabile, ma non ha i piedi fatati, così come Magnanelli, equilibratore vero. Missiroli non può ovviare da solo a questa mancanza nonostante l'ottima sagacia tattica.

In avanti è rimasto decisamente troppo in ombra un Berardi che sta per entrare nei tre mesi più importanti della sua carriera, quelli nei quali si gioca il futuro alla Juventus e forse anche l'Europeo, perchè se dovesse tornare quello degli ultimi due anni sarebbe impossibile non chiamarlo tra i 23, essendo l'unico offensivo dotato di qualità e fantasia. Per ora, però, sta mancando. Vero, per salvarsi quello che sta facendo questa squadra basta e avanza, mancherebbero pochissimi punti, però dopo quel bellissimo inizio di campionato era decisamente lecito aspettarsi quel quid in più dalla squadra di Di Francesco, che spera di ritornare in rampa di lancio. Ma, intanto, vede il treno per l'europa partire.