Prima sconfitta europea per il Sassuolo di Di Francesco. A Genk, l'undici neroverde cede al cospetto della formazione sapientemente diretta da Maes. Due reti nei primi venticinque minuti indirizzano la gara e consentono ai padroni di casa di attendere per poi colpire ribaltando il campo. 

Il tecnico ospite - al termine - ammette le difficoltà dei suoi, ma sottolinea una decisione arbitrale negativa per il Sassuolo. Possibile rigore - in avvio di ripresa - per un fallo su Pellegrini, con il punteggio ancora sul 2-0. 

"Per noi era una partita importante, ci dispiace per la sconfitta ma guardo avanti con positività. Peccato perchè c'era un rigore per noi sul 2-0, un fallo su Pellegrini nettamente dentro l'area al 50': se fossimo andati sul 2-1 sarebbe stata un'altra partita e potevamo creargli tante difficoltà".

Di Francesco evidenzia l'abilità del Genk nel recuperare palla e pungere in contropiede, contro un Sassuolo sì ben disposto, ma privo della necessaria lucidità per scalfire il muro difensivo belga. Dopo il doppio svantaggio, difficile trovare giusti spazi per ri-accendere la partita. 

"Loro sono stati più bravi ad attaccare la porta e anche se spesso abbiamo avuto il pallino del gioco nelle nostre mani non siamo stati brillanti negli ultimi venti metri. Poi, quando vai sotto 2-0, rischi qualcosa in più e loro sono veramente bravi nelle ripartenze".

Inevitabilmente, la stanchezza presenta il conto. Di Francesco deve far di conto con numerose assenze - talune pesanti, vedi Berardi - e la rosa, ridotta all'osso, accusa un naturale calo fisico. Nel week-end, impegno di cartello in A, il Sassuolo fronteggia, alla Scala del Calcio, il Milan. Sfida di tenore diverso, una gara d'attesa, più adatta al Sassuolo attuale. 

"Un match difficilissimo già di per sè. Purtroppo in questo momento abbiamo anche una rosa risicata. Non mi piace piangermi addosso, ma è evidente. Dobbiamo recuperare tutte le energie per fare una grande gara: scenderemo in campo per fare del nostro meglio, diversamente dalla sfida di oggi saranno loro a dover concedere qualche ripartenza".

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Johnathan Scaffardi
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