Diciassette giorni dopo l'episodio del carro armato alla Festa della Dea, la Procura Federale della FIGC prende provvedimenti e deferisce il centrocampista dell'Atalanta Giulio Migliaccio alla Commissione Disciplinare per quanto accaduto. Il centrocampista nerazzurro si trovava a bordo di un tank della Seconda guerra mondiale che ha schiacciato due automobili dipinte con i colori sociali di Brescia e Roma, le due squadre più odiate dai supporter bergamaschi. Non sono bastate le scuse del calciatore, il quale aveva ammesso di non essersi reso conto di quanto stava avvenendo sotto di lui. L'entrata del carro armato è un evento che si ripete annualmente alla Festa della Dea, un ingresso trionfale per molti degli ospiti di queste serate, però il mezzo si era sempre limitato a compiere la sua rumorosa entrata in scena.

Non solo: il provvedimento preso dalla Procura Federale colpisce anche la società Atalanta, deferita per responsabilità oggettiva. A questo punto i tifosi sperano in un'ammenda, ma dal piglio che ha preso la vicenda non è completamente da escludere il rischio di partire per il terzo anno consecutivo con una penalizzazione: l'handicap per tre stagioni consecutive sarebbe un record nella storia del calcio italiano. Un provvedimento del genere appare tuttavia esagerato, anche alla luce del fatto che l'Atalanta nei due precedenti casi ha pagato per i ben più gravi illeciti sportivi di Cristiano Doni. Di certo l'atmosfera, a meno di un mese dal via del campionato, comincia a surriscaldarsi.