La Sampdoria sta risorgendo dalle sue ceneri: dopo un primo tempo da dimenticare, con tanto di fischi e avvisaglie di prime contestazioni da parte del popolo blucerchiato, gli uomini di Delio Rossi superano l'Atalanta e ottengono la prima vittoria casalinga in campionato, la seconda di fila dopo il successo in trasferta a Livorno. Una partita dai due volti che interrompe la striscia positiva dei nerazzurri di Colantuono, fermi a tre successi di fila.

Dopo quaranticinque minuti i tifosi sampdoriani si alzano dai loro sedili parecchio nervosi per aver visto una squadra inconcludente e mai pericolosa. L'Atalanta fiuta le difficoltà dei blucerchiati e impone quel gioco fluido e veloce che ha fatto la sua fortuna nelle ultime settimane. Denis stoppa in area e appoggia dietro per Carmona, ma il cileno svirgola la conclusione. La maggior parte delle iniziative bergamasche provengono dalla sinistra, dove Del Grosso scodella palloni in mezzo interessanti: su uno di questi al quarto d'ora Moralez non controlla e Da Costa abbranca la sfera. Capitan Bellini si deve arrendere a un problema muscolare e viene sostituito da Nica: il rumeno è alla seconda presenza stagionale, dopo la fugace apparizione nella prima giornata a Trieste. Alla mezz'ora la prima macchia nella direzione del giovane fischietto Irrati: Denis mette in rete di testa a gioco fermo per un presunto offside di Del Grosso che aveva servito l'assist, ma la posizione del terzino era in linea con la retroguardia sampdoriana. L'unico tentativo dei padroni di casa è dell'ex Gabbiadini, ma l'azione era iniziata da un errore di Carmona. Il nervosismo della Sampdoria traspare dagli errori di Palombo che sbaglia almeno due o tre passaggi e poi rivolge al pubblico insoddisfatto l'eloquente gesto del silenzio: un'instantanea del momento nero dei blucerchiati, se l'idolo della curva si rivolta in quel modo. Eder viene ammonito da Irrati per un'entrata da dietro su Cigarini, ma il cartellino doveva essere più arancione che giallo. Cigarini conferma l'ottima prova contro la Lazio sfoderando un lancio in verticale alla Pirlo per l'inserimento di Raimondi, ma la traiettoria a scendere del suo colpo di testa si infrange sulla traversa.

Nell'intervallo avviene, lontana dagli occhi indiscreti del pubblico, la metamorfosi della Sampdoria: Delio Rossi tocca le corde giuste e la squadra rientra in campo con uno spirito completamente diverso. Il tiro al volo di Gabbiadini terminato a lato di poco fa capire all'Atalanta che la musica è destinata a cambiare. Poco a poco la gara sfugge di mano agli uomini di Colantuono: Consigli blocca l'insidioso tiro dalla distanza di Eder, ma Gabbiadini reclama non a torto per una trattenuta sospetta da parte di Yepes ai suoi danni. L'occasione capitata tra i piedi di Obiang è l'antipasto del vantaggio sampdoriano: sugli sviluppi di un corner Mustafi trova la deviazione vincente sulla quale Cigarini interviene con il braccio prima che il pallone termini la sua corsa in rete. Irrati assegna il calcio di rigore ed espelle Cigarini, poi nel giro di pochi secondi cambia idea e attribuisce al difensore tedesco il suo primo gol in Italia: consequenzialmente cambia la sanzione nei confronti del centrocampista atalantino, tramutando l'espulsione in ammonizione. La storia dell'Atalanta è destinata a incrociare il cartellino rosso: lo riceve Nica, autore di un fallo sull'avversario lanciato a rete. Due dubbi su questa decisione di Irrati: la distanza dalla porta era ben lontana dal configurare la chiara occasione da gol e inoltre non era stato adottato in precedenza lo stesso provvedimento nei confronti di Eder, autore di un intervento molto simile nel primo tempo. Colantuono si affida a Livaja e a De Luca per rinforzare l'attacco, ma l'Atalanta ha smarrito la convinzione del primo tempo, probabilmente colpita dall'inattesa reazione degli avversari. L'opportunità per pareggiare capita a Denis, ma il Tanque mette fuori sulla torre aerea di Yepes. Soriano in contropiede fallisce il gol che avrebbe chiuso la partita.